Marco Cecilio Metello (figlio di Lucio)

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Marco Cecilio Metello
Pretore della Repubblica romana
Nome originaleMarcus Caecilius Metellus
GensCaecilia
PadreLucio Cecilio Metello
Questura214 a.C.
Edilità209 a.C.
Tribunato della plebe213 a.C.
Pretura206 a.C.

Marco Cecilio Metello (latino: Marcus Caecilius Metelli; ... – ...; fl. III secolo a.C.) è stato un politico romano dell'epoca repubblicana, figlio di Lucio Cecilio Metello.

Fu catturato dopo la sconfitta nella battaglia di Canne contro Annibale, nel 216 a.C.; il comandante dell'esercito era Lucio Emilio Paolo.

Tornato a Roma fu eletto questore nel 214 a.C.. Poco dopo subì un processo da parte dei censori per aver tentato di abbandonare la Repubblica, fuggendo dall'Italia, dopo la disfatta di Canne.[1] Fu tribuno della plebe nel 213 a.C., per poi diventare edile nel 209 a.C. e pretore nel 206 a.C..

Fu inviato nel 205 a.C. come ambasciatore alla corte di Attalo I. Fu inoltre uno dei primi filelleni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Livio, XXIV, 18.3-4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Fonti storiografiche moderne[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuel Dejante Pinto de Magalhães Arnao Metello and João Carlos Metello de Nápoles, "Metellos de Portugal, Brasil e Roma", Torres Novas, 1998

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]