Manuel Minuesa de Lacasa

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Manuel Minuesa de Lacasa (Saragozza, 21 giugno 1816Madrid, 10 luglio 1888) è stato un tipografo e editore spagnolo operante a Madrid nel XIX secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Manuel Minuesa de Lacasa, alias Minuesa de la Casa, nato a Saragozza, si trasferisce molto presto nella capitale spagnola, dove si dedica all'attività di tipografo. Nel 1836 sposa la madrilena Joaquina de los Rios e nel 1847 fonda insieme ad Antonio Martinez la tipografia Señores Martinez y Minuesa, stabilita in calle de la Cabeza al numero 34.[1]

La società prospera, finché viene sciolta alla fine del 1851 per impiantare una tipografia in calle de la Cabeza n. 40. Nello stesso anno, Mineusa sposa in seconde nozze Maria Encarnacion Picaza y Marina, essendo rimasto vedovo nel giugno precedente.[2] Sul finire della decade del 1850 sposta il suo stabilimento in calle Valverde n.5 a Madrid e intanto evolve la sua attività da tipografo a editore, iniziando a pubblicare romanzi storici di cui spesso possedeva anche i diritti.

Nel 1861 l'espansione della sua attività gli impone di comprare l'edificio al n. 9 della calle de Januelo che si compone di cinque piani. Sarà la sede definitiva della tipografia Stampa di Manuel Minuesa. Nel piano nobile risiede con i suoi familiari, mentre dedica il resto ad alloggi in affitto dove abitano anche alcuni impiegati della tipografia fino al 1870.

Nel 1862 si associa a J. Reche e A R. Fernandez De las Cuevas fondando la società Reche y Compañia, dedicata al commercio del legno[3] e nel 1867 con quest'ultimo si associa di nuovo per ampliare gli affari della tipografia firmando importanti contratti per la concessione di stampa e diffusione dei loro prodotti con la Compagnia della Ferrovia di Madrid, Saragozza, Alicante e della Spagna settentrionale. Si dedica anche al commercio delle attrezzature tipografiche[4]

Alle attività di tipografo, editore e commerciante affianca anche quella del prestito sottoscrivendo crediti ipotecari[5] che gli procurano un veloce arricchimento approfittando della legge di confisca dei beni sia civili che ecclesiastici promossa da Madoz del 1º maggio 1855.

Nel 1872 fece parte del governo municipale di Madrid, partecipò alla Commissione permanente incaricata di Polizia Urbana, e fu responsabile unico del Commissario di illuminazione pubblica di Madrid.[1]

Nel 1873 Manuel Minuesa de Lacasa si associa al tipografo e editore Jose Maria Mares[6] la tipografia di calle de Januelo si converte così in un centro diffusore della cosiddetta letteratura di cordel, ossia poemi popolari. Insieme perseguono anche la lucrosa attività del prestito ipotecario.

Manuel Minuesa de Lacasa muore a Madrid, 17 maggio 1891. I figli Manuel, Emilio, Tomas continuano l'attività del padre.

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Manuel Minuesa de Lacasa sposa in prime nozze Joaquina de los Rios il 3 marzo 1836. Dal matrimonio nacquero:

  • Manuel Minuesa de los Rios (Madrid, 7 settembre 1836 – Madrid, 17 maggio 1891[7]), tipografo e editore a Madrid, era sposato con Agustina Rodriguez Estremera y Marin, morta a Madrid il 17 maggio 1915[8], senza discendenza essendo la loro unica figlia morta il 15.12.1886[9].
  • Tomas Minuesa de los Rios (Madrid, 13 settembre 1839 – 10.7.1902[10]), tipografo e editore a Madrid, era sposato con Antonia Bel y Madrigal (... – Madrid, 7 marzo 1902[11]). Dal matrimonio nacquero: Joaquina, Manuel, Antonia, Agustin e Eduardo[12] I figli proseguirono la sua attività con il nome "Imprenta de los hijos de Tomas Minuesa de los Rios".
  • Lucio Antonio Minuesa de los Rios (Madrid, h. 1849 – ...), l'unica notizia che lo riguarda è la vendita giudiziaria della casa sita in via San Bernardo n.106, a Madrid, stimata 62.537,92 pesetas a favore di Pablo Martinez y Gonzalez.[13]
  • Emilio Minuesa de los Rios (Madrid, 1850 – Madrid, 3 settembre 1912), tipografo e editore a Madrid, sposato con Martina Luengo ebbe sei figli e altri quattro con Carmen Peña dopo essere rimasto vedovo[12].

Manuel Minuesa de Lacasa dopo essere rimasto vedovo nel giugno del 1850, sposa Maria Encarnacion Picazo Marina (Madrid, 20 novembre 1818 – Madrid, 24 gennaio 1882[14]) l'11 dicembre 1851; dal matrimonio nacque:

  • Eloisa Minuesa Picazo (Madrid, 1852 - Madrid, ?...) sposò il tipografo Jesus Gracia y Andrade da cui divorziò nel 1887[15][16].
  • Joaquin Minuesa Picazo (Madrid, 20 maggio 1865 – ...) cattedratico della facoltà di Diritto.

Dinastia di tipografi[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di Manuel Minuesa di Lacasa avvenuta a Madrid il 10 di luglio 1888, suo figlio Manuel Minuesa de los Rios prosegue l'attività del padre nella propria tipografia della calle Miguel Servet, n.13, fondata da lui nel 1880, mentre Joaquin eredita i diritti di autore dei "pliegos di cordel" che vende nel 1896 alla società mercantile Hernando y Compania. Anche i suoi fratelli Tomas ed Emilio sono tipografi e editori a Madrid.

Alla morte di Manuel Minuesa de los Rios nel 1891, la tipografia passa alla sua vedova Agustina Rodriguez Estremera y Marin fino alla morte di questa nel 1915 senza successori diretti. Sotto il nome di Figli di Emilio Minuesa de los Rio, l'attività di tipografo è stata continuata fino al 1980 nella calle dei Toledo, n. 24 a Madrid.

Titoli pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

  • Descripcion Della cañada Leonesa, da Valdeburon a Montemolin 1856;
  • Descripcion Della cañada Segoviana, da Carabias alla valle dell'Alcudia 1856;
  • Descripcion Della cañada Soriana, da Yangiuass alla valle dell'Alcudia 1857;
  • Descripcion Della cañada di Conca, da Tragacete e Peralejos alla valle dell'Alcudia, al campo di Calatrava e Linares 1860;[17]
  • Dizionario del diritto civile aragonese, per Manuel Dieste e Jimenez 1869;
  • Avventure di un pilota nel golfo di Guinea, per Antonio Quesada che pubblica sotto lo pseudonimo di Donacuige o Donaquige 1886.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • La Zarzuela (Madrid, 1856) periodico di musica, teatro, letteratura drammatica e arte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Pura Fernandez, p. 226.
  2. ^ Pura Fernandez, p. 227.
  3. ^ Pura Fernandez, p. 229.
  4. ^ Pura Fernandez, p. 230.
  5. ^ (ES) Archives Portaleuropa Archivo historico de la nobleza Escrituras de constitución de dos préstamos e hipotecas realizado por José María Ruiz de Arana Saavedra, (XIV) duque de Baena, (III) vizconde de Mamblas, a favor de Manuel Minuesa de la Casa, sobre una casa hotel en la calle Mendizábal en Madrid. 1886-6-26. Madrid (Madrid) / 1888-6-16. Madrid (Madrid)
  6. ^ José María Marés y Roca (Barcellona, 11.4.1804 – Barcellona, 1875), dal 1831 residente a Madrid, tipografo e editore di letteratura popolare dal 1845 fino al 1873-1875 periodo in cui la sede degli uffici di Mares y Company figura nel piede delle stampe in calle de Januelo n.19, laboratorio e residenza del suo socio Manuel Minuesa de Lacasa.
  7. ^ Diario oficial de avisos de Madrid 19-5-1891 pag.1: annuncio funebre di Manuel Minuesa de los Rios morto a Madrid il 17-5-1891
  8. ^ El Heraldo de Madrid 7.5.1915 pag.4: annuncio funebre di Agustin Rodriguez-Estremera y Marin vedova di Manuel Minuesa de los Rios morta il 17.5.1915
  9. ^ La Correspondencia de España 15.12.1886 pag.2: annuncio della morte a Madrid di una figlia di Manuel Minuesa de los Rios
  10. ^ El Correo Español 11.7.1902 pag.3: annuncio funebre di Tomas Minuesa de los Rios morto a Madrid il 10.7.1902.
  11. ^ Liberal, Madrid, 7.3.1902 pag.4: annuncio funebre di Antonia Bel y Madrigal morta a Madrid il 7.3.1902
  12. ^ a b Pura Fernandez, p. 235.
  13. ^ Diario oficial de avisos de Madrid 8.11.1894 pag.5 Lucio Antonio Minuesa de los Rios venta judicial
  14. ^ Pura Fernandez, p. 233.
  15. ^ (ES) Pura Fernandez: Los soldados de la Republica Literaria y la edicion heterodoxa en el siglio XIX pag.132
  16. ^ La Correspondencia de España 31.5.1887 pag. 2 annullamento del matrimonio di Eloisa Minuesa Picaza con Jesus Gracia y Andrade
  17. ^ Hilario Villalvilla – Jesus Sanchez-Corriendo – La Cañada Real Soriana a su paso por Madrid.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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