Maltrattamenti contro familiari o conviventi

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Delitto di
Maltrattamenti contro familiari o conviventi
FonteCodice penale italiano
Libro II, Titolo XI, Capo IV
Disposizioniart. 572
CompetenzaTribunale monocratico, Tribunale collegiale (ipotesi di lesione gravissima), Corte d'Assise (ipotesi di morte)
Procedibilitàd'ufficio
Arrestoobbligatorio
Fermonon consentito (primo comma), consentito (secondo e terzo comma)
Penareclusione da 3 a 7 anni o da 4 a 15 anni (se ne deriva una lesione grave o gravissima) 12 a 24 anni (se ne deriva la morte)

«Chiunque [...] maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte, è punito con la reclusione [...].».[1]

Nel diritto penale italiano, il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi è disciplinato dall'art. 572 del codice penale. Dopo la riforma introdotta con la legge n. 172 del 1º ottobre 2012 tale articolo punisce con la reclusione da due a sei anni chi, fuori dei casi indicati nell'art. 571 c.p., maltratta una persona della famiglia o comunque convivente o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte. Se dai maltrattamenti deriva una lesione personale grave si applica la reclusione da quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima si applica la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte si applica la reclusione da dodici a ventiquattro anni.[2] Si tratta di un reato abituale (per il quale l'autore deve compiere più comportamenti maltrattanti)[3] e doloso (l'autore, quindi, deve intenzionalmente maltrattare la vittima). Nel caso in cui invece il ricevente dei maltrattamenti abbia meno di quattordici anni, allora la reclusione è aumentata a discrezione dell’autorità giudiziaria.

Il reato è perseguibile d'ufficio.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Articolo 572 Codice penale (R.D. 19 ottobre 1930, n.1398) in brocardi.it
  2. ^ Legge 1 ottobre 2012, n. 172, articolo 4, in materia di "Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno."
  3. ^ Pietro Semeraro, La tipicità nei maltrattamenti contro familiari e conviventi, Cassazione Penale, 2020.
  4. ^ Maltrattamenti contro familiari e conviventi, su altalex.com. URL consultato il 20 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Colesanti e Lorena Lunardi, Il maltrattamento del minore. Aspetti medico-legali, giuridici e sociali, Milano, Giuffrè, 1995, ISBN 978-88-140-5448-8.
  • Monica Mazza, Maltrattamenti ed abuso dei mezzi di correzione, in Enciclopedia Giuridica, vol. 14, Roma, Treccani, 1990.
  • Pietro Semeraro, La tipicità nei maltrattamenti contro familiari e conviventi, Roma, Cassazione Penale, 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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