Magico Primario

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Il Magico Primario è un movimento artistico di impronta post-modernista che trae il suo nome dall'omonima mostra del 1980 svoltasi a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.[1][2] Il movimento è stato teorizzato nel 1980 dal critico e storico d'arte Flavio Caroli.[3]

La corrente è caratterizzata dal recupero delle più varie esperienze figurative del XX secolo allo scopo di superare i concetti dell'Avanguardia e di rifondare l'arte moderna su valori concreti, tornando alla tradizione e alla figurazione. Come spiegato dallo stesso fondatore il termine Magico allude alla possibilità di una nuova Bellezza e Seduzione dopo le astinenze del Concettuale, mentre il termine Primario propone la ricerca delle entità archetipe da sempre annidate nel cuore dell'uomo.[4]

Parteciparono al movimento gli artisti Luciano Bartolini, Omar Galliani, Luigi Mainolfi, Aldo Spoldi, Salvo (Salvatore Mangione), Valerio Cassano, Luciano Castelli, Nino Longobardi, Luigi Giandonato, Gianfranco Notargiacomo, Marcello Jori.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Flavio Caroli, Magico primario: l'arte degli anni ottanta, Milano, Fabbri Editore, 1982.
  • Flavio Caroli, Dall'Altrove. Fra magico e primario, in AA. VV. "Dall'Altrove", catalogo a cura di Maria Luisa Trevisan, Urbana, Corradin Editore, 1997.
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