Maggioranza bulgara
Per maggioranza bulgara nel linguaggio giornalistico italiano si intende una maggioranza schiacciante di consensi non sostenuta però da un libero dibattito oppure come conseguenza di palesi elezioni farsa, cioè elezioni il cui risultato ha evidenti discrepanze dal volere popolare.
L'espressione deriva dalla situazione politica della Repubblica Popolare di Bulgaria (1946-1990), il più fedele alleato dell'Unione Sovietica, in cui il dibattito interno era inesistente.[1] Il termine ha spesso una forte carica negativa ed è talvolta usato in senso ironico.[2] L'espressione è usata con lo stesso significato anche fuori dal campo strettamente politico.
L'influsso della locuzione "maggioranza bulgara"[3] sui successivi usi dell'aggettivo "bulgaro" è stata affermata anche dalla Treccani a proposito di editto bulgaro.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bùlgaro, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 18 settembre 2024.«Nel linguaggio politico e giornalistico, con allusione al carattere particolarmente rigido e dittatoriale assunto in Bulgaria dal comunismo stalinista nella seconda metà del sec. 20°, autoritario, rigidamente dittatoriale o repressivo, oppure (in espressioni quali elezione, votazione b., e sim.) guidato o imposto dittatorialmente.»
- ^ Frequenze governo battuto alla camera, su siciliainformazioni.com, Sicilia informazioni (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2008).
- ^ Da Il Devoto-Oli: «[C]on riferimento alla politica chiusa e dogmatica, propria del paese ai tempi del blocco sovietico: percentuale bulgara, il risultato plebiscitario di una votazione; per analogia: maggioranza bulgara, elezioni bulgare».
- ^ Parole bulgare tra Berlusconi e Biagi, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 21 ottobre 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Testa, Bulgaro. Storia di una parola malfamata, Bologna, Il Mulino, 2019, ISBN 9788815283122.