MACS J0329.7-0211

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MACS J0329.7-0211
Ammasso di galassie
MACS J0329.7-0211 (Telescopio spaziale Hubble)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneEridano
Ascensione retta03h 29m 41.6s
Declinazione-02° 11′ 47″
Distanza4,781 miliardi a.l.  
Redshiftz = 0,458
Velocità radiale134.907 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso di galassie
Altre designazioni
MACS J0329.6-0211, MACS J0329.7-0212, [ATZ98] A006, MCXC J0329.6-0211, RX J0329.6-0211, 1RXS J032940.8-021152, MCS J0329.6-0211
Mappa di localizzazione
MACS J0329.7-0211
Categoria di ammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 03h 29m 41.6s, -02° 11′ 47″

MACS J0329.7-0211 è un ammasso di galassie situato in direzione della costellazione di Eridano alla distanza di oltre 4,7 miliardi di anni luce dalla Terra (light travel time).

È stato uno dei 25 ammassi di galassie studiati con il Telescopio spaziale Hubble nel corso di una campagna di osservazioni denominata Cluster Lensing And Supernova survey with Hubble (CLASH)[1] nel corso di un periodo di tre anni e mezzo (2010-2013)[2].

Nel 2011 è stata individuata, grazie all'effetto di lente gravitazionale, una galassia remota la cui immagine ci è giunta amplificata e quadruplicata[3]. Questa galassia nana ha un redshift stimato di z ~ 6,2 che equivale ad una distanza percorsa dalla luce di 12,818 miliardi anni luce (distanza comovente di 27,760 miliardi di anni luce)[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cluster Lensing And Supernova survey with Hubble (CLASH), su archive.stsci.edu. URL consultato il 23 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
  2. ^ (EN) L. D. Bradley, A. Zitrin e D. Coe, CLASH: A Census of Magnified Star-forming Galaxies at z 6-8, in The Astrophysical Journal, vol. 792, n. 1, 1º gennaio 2014, p. 76, DOI:10.1088/0004-637X/792/1/76. URL consultato il 23 luglio 2016.
  3. ^ a b (EN) A. Zitrin, J. Moustakas e L. Bradley, CLASH: Discovery of a Bright z 6.2 Dwarf Galaxy Quadruply Lensed by MACS J0329.6-0211, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 747, n. 1, 1º gennaio 2012, pp. L9, DOI:10.1088/2041-8205/747/1/L9. URL consultato il 23 luglio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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