Luisella Pavan-Woolfe

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Luisella Pavan-Woolfe

Luisella Pavan-Woolfe (Trieste, 29 dicembre 1950) è una diplomatica italiana. Dal 2015 è direttrice della sede italiana del Consiglio d'Europa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luisella Pavan-Woolfe ha studiato negli Stati Uniti, Norvegia, Danimarca e si è laureata in Scienze Politiche magna cum laude presso l'Università di Padova. Qui divenne successivamente assistente di diritto anglo-americano.

Dal 1975, in qualità di funzionaria della Commissione europea, ha sviluppato nuove politiche e legislazioni nei settori della protezione dell'ambiente, della parità tra donne e uomini e delle persone con disabilità. Come direttrice del Fondo sociale ha gestito fondi a sostegno della formazione professionale, dell'occupazione e dell'istruzione nell'Unione europea.

È stata la prima direttrice per le pari opportunità ad essere nominata dalla Commissione Europea nel 2005[1]. In questa veste è stata responsabile degli sviluppi delle politiche dell'Unione europea nei settori del genere e della lotta contro ogni forma di discriminazione.

Nel 2007 è stata nominata rappresentante presso il Consiglio d'Europa[2]. Come membro dello staff del Servizio europeo per l'azione esterna, ha aperto la prima delegazione dell'Unione europea al Consiglio d'Europa. Ha lavorato a Strasburgo come ambasciatrice dell'UE presso il Consiglio d'Europa e capo delegazione dal 2010 al 2014[3]. Il suo mandato ha coperto i campi dei diritti umani e della governance democratica nell'Europa allargata.

Dal 2015 è a Venezia in qualità di direttrice della sede italiana del Consiglio d’Europa[4]. Qui il suo lavoro si focalizza nei settori dei diritti culturali quali diritti umani e componente essenziale di sistemi democratici; del patrimonio culturale come fonte di identità e fattore determinante nella riconciliazione e prevenzione dei conflitti[5].

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

È autrice di numerosi articoli su tematiche europee e libri sulle interrelazioni tra questioni sociali e politiche per l'occupazione nell'UE oltre che sul patrimonio culturale.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

È stata insignita del premio Marisa Bellisario nel 1998[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]