Lucio o l'asino

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Lucio o l'asino
Titolo originaleΛούκιος ἢ Ὄνος
Altri titoliL'asino d'oro
Lucio trasformato in asino dalla fattucchiera
AutoreLuciano di Samosata probabilmente apocrifo
1ª ed. originaleI-II secolo d.C.
GenereRomanzo
Sottogenereromanzo greco, erotico
Lingua originalegreco antico
AmbientazioneGrecia
ProtagonistiLucio

Lucio o l'asino è un breve romanzo greco erotico del I-II secolo d.C.. Pervenutoci fra le opere di Luciano di Samosata, viene oggi ritenuto apocrifo; il suo autore viene spesso indicato, di conseguenza, come "Pseudo-Luciano". Gli eventi narrati nel romanzo presentano delle evidenti correlazioni con quelli del successivo Asino d'oro di Lucio Apuleio; è oggetto di discussione se lo Pseudo-Luciano sia stato fonte di Apuleio, o se entrambi abbiano attinto a una fonte precedente, forse un romanzo perduto di Lucio da Patrasso.[1]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

La vicenda si svolge in Grecia: il giovane Lucio si reca a Ipata, in Tessaglia, attratto dalla rinomanza magica della città. Qui viene ospitato dall'avaro Ipparco e sua moglie, la quale è una maga potente, dedita a pratiche occulte. Lucio, essendo molto interessato alle arti magiche chiede alla serva della casa, Palestra, di farlo assistere a una magia della sua padrona. Assisterà quindi a una particolare pratica: il trasmigrare dell'anima da un corpo all'altro. Una notte Lucio, nascosto dietro l'uscio della porta, è presente alla magia che inizia con il far incenerire due granelli d'incenso, questo procedimento viene accompagnato da una formula e, dopo questa, Lucio vede la maga prendere da uno scrigno un olio con cui cosparge interamente il suo corpo nudo, ha poi inizio la trasformazione in corvo. A quel punto anche lui prova il desiderio di volare nel corpo di uccello, ma Palestra, involontariamente, fa cospargere Lucio dell'unguento sbagliato, facendolo invece trasformare in asino, pur mantenendo la sensibilità e i pensieri umani. L'antidoto per tornare alla forma umana è mangiare delle rose. Non potendo farsi riconoscere, Lucio viene rapito assieme ad un altro asino e il suo stesso cavallo da un gruppo di ladri. Tenta invano di fuggire, sarà poi venduto ad un fornaio che lo userà coma asino da lavoro alla macina, in seguito cambierà diversi padroni, prima un ortolano poi dei cuochi. Lucio si trova poi a Salonicco, preda di un mercante che cercherà di esibirlo come animale ammaestrato e una donna lo affitterà per passarci la notte. A quel punto il suo padrone organizza a teatro uno spettacolo che dimostrerà le prestazioni sessuali dell'asino, in quest'occasione Lucio-asino trova delle rose da poter mangiare, tornando così alla sua forma umana e deludendo il pubblico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN182232126 · BAV 492/8915 · LCCN (ENn87127569 · GND (DE4230319-9 · BNF (FRcb121611669 (data) · J9U (ENHE987007596891405171
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