Lucio Furio Camillo (console 338 a.C.)

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Lucio Furio Camillo
Console della Repubblica romana
Nome originaleLucius Furius Camillus
GensFuria
Consolato338 a.C., 325 a.C.

Lucio Furio Camillo (... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un politico e generale romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto console nel 338 a.C. con Gaio Menio Publio[1].

Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini. Presa Pedo, i due consoli espugnarono ogni singola città latina del Lazio che si era ribellata, ottenendo la definitiva sconfitta dei Latini e la fine della guerra latina. Per questa loro impresa, ai due consoli, fu concesso l'onore del trionfo e nel foro furono collocate statue che li raffiguravano a cavallo[1].

Fu eletto console nel 325 a.C. con Decimo Giunio Bruto Sceva[2]. Mentre a Decimo fu affidata la campagna contro i Vestini, a Lucio fu affidata quella contro i Sanniti, che però non fu in grado di condurre, in quanto gravemente malato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Quinto Publilio Filone
e
Tiberio Emilio Mamercino
(338 a.C.)
con Gaio Menio Publio
Gaio Sulpicio Longo
e
Publio Elio Peto
I
Lucio Papirio Cursore
e
Gaio Petelio Libone Visolo III
(325 a.C.)
con Decimo Giunio Bruto Sceva
Lucio Papirio Cursore
Secondo anno dittatoriale
II