Lorenzo Vismara

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{{{Nome}}}
Nazionalità
Altezza198 cm
Peso90 kg
 


Lorenzo Vismara (Saronno, 10 agosto 1975) è un nuotatore italiano.

Biografia

Lorenzo Vismara nasce a Saronno, provincia di Varese, il 10 agosto 1975, giorno di S. Lorenzo, da cui prende il nome.

Vive con i genitori Giuseppe ed Antonella e con fratello maggiore Ivan a Garbagnate Milanese. Il suo primo approccio con la piscina avviene all’età di sei anni e non si può certo definire felice: consigliato ad intraprendere un'attività natatoria per risolvere un problema di scoliosi, deve essere letteralmente trascinato in piscina dalla nonna. Con il suo primo istruttore, Sergio Cascianelli, inizia, tra un mal di pancia e l’altro, a muovere le prime bracciate nell’impianto del suo paese.

Nel settembre del 1985 viene istituito un settore pallanuoto cui Lorenzo si iscriverà insieme al fratello, sotto la guida di Cesare Rebuglio. In questa squadra disputerà i primi campionati giovanili con risultati che andranno migliorando col passare degli anni. Nel 1989 viene selezionato per la rappresentativa lombarda ai giochi della gioventù dove si classificherà al 4° posto.

L’anno seguente i due fratelli lasceranno, a causa di alcuni problemi con la società, la Garbagnate Nuoto per indossare i colori della Como Nuoto dove incontreranno Denas Kemeny, l’attuale allenatore della nazionale ungherese, e riusciranno a raggiungere le finali nazionali.

Nel 1991 fa esperienze alle direttive di Rudy Cattino in prima squadra, serie A2, e cominciano ad affiorare le sue doti di velocista tanto che i compagni inizieranno a chiamarlo "Voloire", dal nome di un aliscafo che presta servizio sul lago di Como. In quest'anno cominciano anche le convocazioni in nazionale giovanile con la quale disputerà, oltre a vari tornei internazionali, i campionati europei e mondiali junior e nel 1995 le universiadi di Fukuoka.

Nel 1993 aveva guadagnato la promozione in serie A1 con la Como Nuoto e l'anno seguente conquistava la coppa Comen dopo una soffertissima partita con la Solaris Sibenico terminata dopo 2 tempi supplementari. Ricoprirà il ruolo di difensore centrale fino alla stagione 1996/97 al termine della quale annuncerà il suo "addio" alla pallanuoto per dedicarsi a tempo pieno al nuoto, complice anche un serio infortunio alla spalla destra: la "sindrome del lanciatore", che però non gli avrebbe impedito di nuotare. Nel frattempo aveva già disputato alcune gare più per gioco e per scommessa col tecnico della squadra di nuoto Paolo Targa, detto "Tara", colui che in seguito sarebbe diventato il suo "Merlino", che per reale interesse. Al tempo Lorenzo si presentava alle gare quasi come un bagnante, con accappatoio colorato e ciabatte, lungi dall'essere conforme all'etichetta che prevede tuta e scarpe da ginnastica. Memorabile la finale dei 50 sl al trofeo Sette Colli del 1996 alla quale Lorenzo si presentò completamente depilato, cosa che mai avrebbe pensato di fare.

Nel 1997, grazie ai meriti sportivi conseguiti, per la prima volta veste la maglia della nazionale di nuoto nella tappa svedese della coppa del mondo e conseguentemente gli viene offerto di entrare a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Col passare del tempo il rapporto col tecnico muta da semplice collaborazione ad una vera e profonda amicizia che rende gli allenamenti meno pesanti e le trasferte dei momenti quasi goliardici: battute e bottiglie di vino messe in palio per determinate prestazioni contribuiscono a creare questo clima. La sua carriera non sarà però tutta in discesa: infortuni si alterneranno a brillanti e dapprima inaspettati successi. Tra i sinistri è certamente da annoverare un intervento chirurgico al giunto del rene sinistro, avvenuto nel novembre 1998, per correggere una malformazione congenita.

Nel 2002 ritorna alla ribalta dopo una stagione 2001 funestata da diversi problemi fisici che gli hanno impedito di mostrare il suo vero valore. Sale sul podio nei 50 sl ai campionati europei di Berlino ed è protagonista del bronzo nella staffetta 4x100 stile libero con Gelenda, Scarica e Cercato.

Pochi giorni dopo, in agosto, Vismara è incontenibile: ai campionati italiani Assoluti di Gubbio vince l'oro nei 100 stile libero (49"79), nei 50 stile libero (22"30) e nella 4x100 stile libero.

Infine a Warendorf, ai campionati mondiali militari, ancora in agosto 2002, vince la prova dei 100 stile libero, dei 50 stile libero e conclude in bellezza con l'argento assieme ai compagni di squadra delle Fiamme Gialle.

In vasca corta ha nel 2003 conquistato l'oro nei 100 SL, l'argento nei 50 e nella staffetta 4x50 SL agli Europei di Riesa, in Germania.

Nei campionati europei di Madrid nel 2004 si è aggiudicato la medaglia di bronzo oltre a quella d'oro della staffetta 4x100 stile libero.

Considera il suo miglior risultato il quarto posto nei 50 SL all'Olimpiade di Sydney del 2000.

Nel 2005 ennesimo trionfo di Lorenzo Vismara ai campionati assoluti estivi di Pesaro. Domina la gara dei 50 metri stile libero confermandosi anche per il 2005 sul gradino più alto del podio. Nei 50 sl, è al sesto titolo italiano estivo, a cui vanno aggiunti gli otto conquistati negli Assoluti primaverili e i tre in vasca corta. Un primato di longevità e di record che fa dimenticare, anche se solo in parte, le delusioni ai campionati mondiali di Montreal dove Lorenzo si è fermato nelle batterie. Vismara, rimane ancora il detentore del record italiano della specialità con il 22"06 fatto registrare nel 1999.

La stagione 2006 era partita con buone prospettive per Lorenzo, come sempre pieno di buoni propositi. Il 28 gennaio 2006 Lorenzo è il testimonial del Comune di Como per la manifestazione di riapertura, dopo un quinquennio di chiusura, della rinnovata piscina di Casate intitolata a due grandi campioni italiani e comaschi, Antonio Conelli e Cesare Mondini.

Ma la sfortuna si abbatte nuovamente dopo poche settimane. A fine febbraio un’infiammazione al trapezio, ovvero un banale torcicollo, ha messo k.o. Lorenzo che è stato costretto a rinunciare ai campionati assoluti che iniziavano a metà marzo 2006 nella piscina olimpica di Riccione.

Ripresosi, nel solo mese di maggio si ripresenta in gara e ai primi di agosto, convocato nella nazionale per i campionati europei di Budapest, conquista la medaglia d'oro nella staffetta 4 x 100. Una medaglia che lo ricompensa della sua generosità nell'impegnarsi sempre, con grande coraggio e spirito sportivo, anche quando è sottoposto, suo malgrado, a difficoltà fisiche inattese.

Pochi giorni prima degli europei, un po' in sordina, decide di sposarsi con Katia Immer che è in attesa di un bambino. Carlo nasce poche settimane dopo.

Un periodo estivo 2006 molto positivo per Lorenzo che, tuttavia, deve prendere atto di un responso di gara che, dopo oltre un decennio, lo vede fuori dal gotha internazionale dei migliori nei 50 stile libero, dopo essere stato protagonista in questa specialità a livello europeo a partire dei campionati europei di Istanbul dove si classificò al secondo posto e da allora è sempre salito sul podio dei campionati europei. Agli europei di Budapest 2006 è eliminato nelle batterie dei 50 stile libero: «Su questa distanza ho capito di non essere più competitivo a certi livelli» dichiara alla fine con dispiacere Lorenzo in una intervista.

La sua notoria grinta e tenacia nei campi di pallanuoto prima e tra le corsie poi gli hanno fatto guadagnare l'appellativo di "Guerriero comasco"

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