Locomotiva FS 193

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Locomotiva FS 193
Locomotiva a vapore
Una locomotiva dello stesso tipo delle FS 193 esposta nel Museo ferroviario della Slovenia a Lubiana.
Anni di costruzione 1860-1872
Anni di esercizio 1919-
Quantità prodotta 26 (immatricolate in Italia)
Costruttore Lokomotivfabrik der StEG
Wiener Neustädter Lokomotivfabrik (Sigl)
Dimensioni 14.254 mm x ???? x 2.950
Scartamento 1435 mm
Massa in servizio 37,9 t
Massa aderente 37,9 t
Rodiggio 0-3-0
Diametro ruote motrici 1.245 mm
Velocità massima omologata 45
Alimentazione carbone
Autonomia acqua 8,4 t  ; carbone 5,4 t
Numero di cilindri 2
Pressione massima 6,8

Le locomotive gruppo 193 erano locomotive a vapore per treni merci, di rodiggio 0-3-0, pervenute dopo il 1918 alle Ferrovie dello Stato in seguito allo smembramento del parco rotabili della rete austriaca della Südbahn[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Locomotiva SB 23.

Le locomotive provenivano dal parco rotabili della Südbahn che le aveva ordinate, soprattutto per la trazione dei treni merci, alla fabbrica di locomotive di stato austriaca StEG e successivamente dopo il 1860 anche alla Neustädter Lokomotivfabrik di Vienna e alla Maschinenfabrik di Esslingen raggiungendo la quantità complessiva di 205 locomotive entro il 1872. La serie inizialmente inquadrata nel gruppo 23, dopo il 1864 fu inserita nel nuovo gruppo 29. Le locomotive furono divise per ripagare i danni di guerra dopo la prima guerra mondiale. L'Italia ne ebbe assegnate 26 unità, quasi tutte di fabbricazione StEG, che vennero immatricolate nel gruppo 193 con numeri progressivi da 001 a 026[2].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le locomotive del gruppo ricalcavano un tipico progetto del tempo sviluppato sul modello delle locomotive francesi conosciute come "Bourbonnais" che si era rivelato costruttivamente affidabile e di grande semplicità.

Corrispondenza locomotive ex SB e numerazione FS[3][modifica | modifica wikitesto]

Numero e gruppo FS numero e gruppo SB fabbrica anno di fabbricazione demolizione o alienazione
193.001 29.799 StEg 1867 1928
193.002 29.800 StEg 1867 ?
193.003 29.801 StEg 1867 ?
193.004 29.802 StEg 1867 ?
193.005 29.803 StEg 1867 ?
193.006 29.804 StEg 1867 ?
193.007 29.806 Sigl 1867 ?
193.008 29.811 Sigl 1867 ?
193.009 29.812 Sigl 1867 ?
193.010 29.813 Sigl 1867 ?
193.011 29.784 StEg 1866 ?
193.012 29.785 StEg 1866 ?
193.013 29.786 StEg 1866 ?
193.014 29.787 StEg 1866 ?
193.015 29.805 Sigl 1867 1928
193.016 29.788 StEg 1866 1928
193.017 29.789 StEg 1866 ?
193.018 29.790 StEg 1866 ?
193.019 29.791 StEg 1866 1928
193.020 29.792 StEg 1866 ?
193.021 29.793 StEg 1866 ?
193.022 29.794 StEg 1866 ?
193.023 29.795 StEg 1866 1928
193.024 29.796 StEg 1866 1928
193.025 29.797 StEg 1866 1928
193.026 29.798 StEg 1866 1928

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica. In relazione alla prima guerra mondiale, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2009, ISBN 978-88-87372-74-8.

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