Lista civica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Una lista civica è una lista elettorale che si presenta alle elezioni (comunali, provinciali, regionali o parlamentari) senza essere espressione diretta di un partito politico. Il Dizionario Garzanti Italiano offre la seguente definizione: «lista elettorale presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali».

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Una lista civica è sostanzialmente un gruppo politico che a differenza dei partiti tradizionali assume una caratteristica di movimento d'opinione temporaneo e a dimensione locale. Dalle liste civiche sono nati movimenti politici locali, talvolta riuniti in occasionali o stabili federazioni nazionali. Dal punto di vista storico, in Italia le liste civiche sono state presenti dagli anni cinquanta, con nominativi disparati.

È da precisare che la divisione lista civica/partito politico è una categorizzazione[1] di tipo associativo e la Costituzione italiana, con l'art. 49, enuncia semplicemente la possibilità di ogni cittadino di «associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale»[2].

Caratteristiche comuni alla maggior parte delle liste civiche sono:

  • una denominazione alquanto generica che contiene un richiamo diretto alla realtà locale: ad esempio Alleanza XXX, Lista per XXX, Moderati di XXX, Riformisti per XXX, Per XXX con YYY, Uniti per XXX, Lista YYY sindaco, XXX amico/a dove XXX è il comune in cui la lista si presenta e YYY è il candidato sindaco.
  • l'assenza di un collegamento esplicito a un partito o a uno schieramento politico di riferimento (in alcuni casi però la lista civica ha una posizione politica ben precisa ed esplicita, generalmente dettata da politici con una significativa potenza mediatica).
  • la presenza in lista di candidati della società civile, ovvero personaggi noti e stimati nell'ambito locale (imprenditori, professionisti, sportivi, ecc.), ma che non si sono in precedenza impegnati nell'attività politica (l'uso di "nomi di richiamo" di questo tipo è frequente comunque anche nelle liste dei partiti per le elezioni nazionali).

Il fenomeno delle liste civiche è diffuso essenzialmente nei centri minori, a causa anche della legge elettorale maggioritaria a turno unico vigente nei comuni con meno di 15.000 abitanti, che obbliga i partiti a riunirsi in coalizioni e presentare insieme un'unica lista per avere maggiori possibilità di vittoria.

In questi comuni in genere si presentano solo due liste civiche, una di centro-destra e una di centro-sinistra. Tuttavia, talvolta accade che, proprio per il carattere apartitico e/o strettamente locale della lista civica, al suo interno possano essere presenti candidati appartenenti a partiti dalle posizioni diametralmente opposte su questioni di carattere generale e/o nazionale.

La tendenza in corso per la formazione di liste civiche ha come obiettivo l'attivazione di percorsi di partecipazione diretta dei cittadini su vari aspetti delle problematiche locali. Ciò non di meno da parte dei partiti tradizionali, i quali negli ultimi anni hanno proposto le primarie, al fine di scegliere i propri rappresentanti e programmi da presentare in lista.

Caratteristica in senso generale di una lista civica è un'organizzazione politica snella e con statuti a dimensione sia locale (il territorio come identità primaria) sia sovra-comunale e di recente con l'utilizzo delle possibilità offerte dalla rete.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica