Limax maximus

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Grande limaccia grigia
Limax maximus
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumMollusca
SubphylumConchifera
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseTectipleura
SuperordineEupulmonata
OrdineStylommatophora
SottordineHelicina
InfraordineLimacoidei
SuperfamigliaLimacoidea
FamigliaLimacidae
SottofamigliaLimacinae
GenereLimax
SpecieL. maximus
Nomenclatura binomiale
Limax maximus
Linnaeus, 1758

La grande limaccia grigia (Limax maximus Linnaeus, 1758) è un mollusco gasteropode terrestre della famiglia Limacidae.[1]

Limax maximus è una delle limacce più comuni e grandi, poiché raggiunge i 15/20 cm.[2][3] Questa limaccia (come tutte le altre) si distingue dalle chiocciole per l'assenza del guscio esterno (nonostante anch'esse possiedano un piccolo guscio sotto il mantello, che si mantiene per vari mesi dopo la morte dell'animale[4]): queste le rende più vulnerabili ma anche più agili e veloci. Questa limaccia è di colore giallo-grigio o marrone, contraddistinta da delle strisce nere che a volte si uniscono in 2 o 3 paia che percorrono tutto il corpo[3]

Queste limacce hanno bisogno di umidità costante, perché si possono disidratare molto facilmente, difatti la disidratazione è una delle principali cause di morte di questi animali[2]. Proprio per questo, durante il giorno sono interrate al riparo dei raggi del sole, ed escono solo di notte o quando piove. Questo animale produce solitamente due tipi di muco: uno denso e appiccicoso che serve per difendersi e per non cadere dalle superfici verticali, mentre l'altro, acquoso, ha la funzione di mantenere il corpo umido. Entrambi i tipi di muco sono incolori e brillanti. C'è un terzo tipo di muco usato per la riproduzione.[senza fonte]Preferisce vivere in habitat modificati dall'uomo come giardini, serre o aree boschive.[3]La durata della loro vita è di circa 3 o 4 anni.[3]La radula (struttura boccale) è composta da 150 file di denti. I giovani sono estremamente simili agli adulti ma con dimensioni inferiori e privi degli organi riproduttivi.[5]

Alimentazione

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Si nutrono principalmente di piante, funghi, e anche materia in decomposizione e talora altre lumache[2][3]. È famosa per la sua grande voracità, che la spinge a infestare orti, per questa ragione è temuta dal settore agricolo.[2]

Sono ermafroditi incompleti: hanno organi genitali maschili e femminili, ma ci vogliono due esemplari per far avvenire la riproduzione. L'accoppiamento (che può durare ore) consiste in giri su loro stesse. Dopodiché le lumache si arrampicano su un albero dal quale rimangono sospese su un filo di muco. Dalle gonopore i due animali fanno uscire i loro organi riproduttivi colore azzurro. L'accoppiamento consiste nel "attorcigliamento" degli organi riproduttivi esattamente come succede nelle altre specie di limacce[non chiaro]. Dopo 3-4 settimane dall'accoppiamento i Limax depongono circa 120 uova, in genere sotto il muschio.[6]Le uova sono ovali ed hanno un colore bianco-trasparente, hanno un diametro di circa 5mm-5,5mm.[3]

Limax Maximus con uova


Distribuzione e habitat

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Questa limaccia è nativa dell'Europa, ma è stata introdotta accidentalmente anche in altri paesi[4], come negli Stati Uniti d'America, Australia, Nuova Zelanda, Cile, ma anche Giappone e Sud Africa.[7] Si può trovare nelle cantine, nei giardini e sotto i sassi di prati incolti.

  1. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Limax maximus, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 27/10/2020.
  2. ^ a b c d Monica, Limax maximus: informazioni e caratteristiche, su Allevare.info, 26 aprile 2022. URL consultato il 27 aprile 2023.
  3. ^ a b c d e f Limax maximus | Terrestrial Mollusk Tool - Idtools.org, su idtools.org.
  4. ^ a b (EN) G Barker, Limax maximus (leopard slug), in CABI Compendium, CABI Compendium, 7 gennaio 2022, pp. 30825, DOI:10.1079/cabicompendium.30825. URL consultato il 27 aprile 2023.
  5. ^ (EN) G Barker, Limax maximus (leopard slug), in CABI Compendium, CABI Compendium, 7 gennaio 2022, pp. 30825, DOI:10.1079/cabicompendium.30825. URL consultato il 27 aprile 2023.
  6. ^ Clemens M. Brandstetter, La vita sessuale dei Limax (PDF), in NaturaMediterraneo Magazine n.7 - ottobre 2007.
  7. ^ (EN) Limax maximus Linnaeus, 1758, su www.gbif.org. URL consultato il 27 aprile 2023.

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