La vacanza (romanzo)

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La vacanza
AutoreDacia Maraini
1ª ed. originale1962
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneLitorale romano, estate 1943
Altri personaggiGiovanni, Mumuri, Nina, Mary, Pompeo, Armando, Scanno, Gigio, Carlo, Pica, Eros.

La vacanza è il romanzo d'esordio di Dacia Maraini, scritto tra il 1960 e il 1961, quando l'autrice è una giovane sposa, di circa ventitré anni. Con il marito Lucio Pozzi, studente d'architettura e promettente pittore, condivide a Roma una vita di Bohème, insieme ad amici pittori e intellettuali; alcuni di loro più tardi formeranno l'avanguardia del Gruppo '63 [1].

Genesi editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Dacia Maraini aveva già pubblicato alcuni racconti e realizzato, insieme ad alcune amiche, una rivista di letteratura dal titolo Tempo di letteratura; inizia a lavorare a La vacanza, pensando di scrivere un racconto, ma via via la narrazione prende una piega più ampia [1].

Invia il dattiloscritto per posta a numerosi editori, molti dei quali non rispondono, altri si limitano a dire "opera interessante, ma non rientra per il momento nei nostri programmi editoriali".

«In più, c'era quel particolare tono riservato alle donne: sì, bravina, ma che scrive a fare? Perché non se ne sta a casa?»

Solo la casa editrice Lerici risponde e si rende disponibile alla pubblicazione, ma pone una condizione: che Alberto Moravia ne scriva la presentazione [2].

Lo scrittore, amico della famiglia Maraini, accetta e scrive una presentazione in forma di lettera:

«[...] Vorrei soltanto soffermarmi sulla tua protagonista e dirne qualcosa da romanziere, ossia più da uomo di mestiere che da critico. Questo personaggio di adolescente è la cosa migliore del romanzo, la tua più felice e completa invenzione. Essa parla in prima persona e tuttavia non conosciamo i suoi pensieri, perché, probabilmente non li conosce lei stessa, cioè non li pensa. Questa contraddizione che dà al personaggio tutto il suo dinamismo sta ad indicare una completa alienazione. In altri termini hai creato un personaggio molto moderno, con giusta e poetica intuizione della sua singolare capacità di essere dentro e fuori le situazioni.»

e ancora:

«[...] Vorrei perciò parlare soprattutto della qualità del tuo talento letterario, almeno come mi è apparso sinora. Dunque tu sei soprattutto una scrittrice realista. Cosa intendo per realista? Intendo lo scrittore che ama la realtà per quello che è e non per quello che dovrebbe essere, cioè soltanto e appunto perché è realtà; e che non si ritrae di fronte ad alcun aspetto per quanto imprevisto di questa realtà.»

La presentazione di Moravia aiuta a vendere il libro, ma per l'autrice è fonte di discredito; per tutti i critici la situazione è chiara: una giovane ragazza pubblica, vende e fa carriera perché spinta da Moravia. Non si sente presa sul serio, ritiene che nessuno intraveda in lei un talento, una personalità [3].

Il libro avrà in breve quattro edizioni consecutive nel 1962.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il tema, approfondito anche nel romanzo successivo [4], è la gioventù nella fase dell'adolescenza.

L'io narrante è Anna, una quattordicenne che esce dall'odiato collegio di suore, insieme al fratello più piccolo Giovanni, per trascorrere le vacanze estive in famiglia. Il luogo è un piccolo paese marino vicino a Roma dove il padre e la sua giovane compagna si sono rifugiati per sfuggire ai bombardamenti. La narrazione occupa un arco temporale che va da giugno a ottobre 1943; finisce quando i ragazzi rientrano in collegio.

La storia è accompaganta dal rombi degli aerei degli Alleati, che sorvolano il litorale romano per andare a bombardare. Al vicino Bagno Savoia, Anna conosce ragazzi, uomini maturi e vecchi; li subisce e li provoca, attraverso loro cerca di scoprire i turbamenti del corpo, di capire la propria femminilità non ancora pienamente espressa; intanto spia e invidia quella della compagna del padre. La sua mente è pervasa dall'eros, con cui guarda e tenta di decifrare il decadente mondo che la circonda. Non le pesa essere guardata; si spoglia dietro richiesta, senza apparenti emozioni e sentimenti, di fronte a uomini inebetiti e squallidi, affacciandosi così all'età adulta attraverso esperienze sessuali di donna-oggetto.

Il coetaneo Armando, prima di partire con le truppe di Salò, cerca più volte con lei momenti di intimità; le sue contorsioni, i suoi spasimi, lasciano Anna fredda e distaccata. Fuggevoli incontri in spiaggia con bulletti di periferia sono vissuti con la rapidità e l'urgenza di chi deve riempire quel lembo di libertà prima del rientro in collegio. Nel tentativo di cogliere la chiave di lettura dell'amore, nella squallida povertà della periferia romana, Anna e suo fratello entrano in contatto anche con situazioni di pedofilia. Scanno, un vecchio dottore, manifesta un'intensa attrazione per il suo corpo: la desidera, la bacia, lei gli offre la sua nudità, restando arida, passiva; l'uomo osa solo toccarle i seni e subito si contrae con un'espressione mista di dolore e di piacere; poi le offre dei soldi, che lei accetta.

Anna si chiede se quello è l'amore. La sola risposta che trova è un grande senso di straniamento e vuoto,

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Dacia Maraini, La vacanza, prefazione di Alberto Moravia, Milano, Lerici, 1962.
  • Dacia Maraini, La vacanza, Milano, Bompiani, 1976.
  • Dacia Maraini, La vacanza, Torino, Einaudi, 1998.
  • Dacia Maraini, La vacanza, Milano, CDE, 1998.
  • Dacia Maraini, La vacanza, Milano, Euroclub, 1999.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Maraini 1976, p. V.
  2. ^ Maraini 1976, p. VIII.
  3. ^ Maraini 1976, p. IX.
  4. ^ Dacia Maraini, L'età del malessere, 1963.
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