Klementyna Czartoryska

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Klementyna Czartoryska
Giuseppe Giacomo Battig, Ritratto di Klementyna Czartoryska (post 1845); olio su tela, 117×90 cm, Museo distrettuale, Tarnów.
Principessa di Czartoryski
Stemma
Stemma
Nome completoKlementyna Maria Teresa
NascitaKorec', 30 settembre 1780
MorteGumniska, 2 marzo 1852 (71 anni)
Luogo di sepolturaStary Cmentarz, Tarnów
DinastiaCzartoryski
PadreJózef Klemens Czartoryski
MadreJózef Klemens Czartoryski
Consorte diEustachy Erazm Sanguszko
FigliDorota
Roman Stanisław
Władysław Hieronim
Religionecattolicesimo

La principessa Klementyna Maria Teresa Czartoryska (Korec', 30 settembre 1780Gumniska, 2 marzo 1852) è stata una nobile polacca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Klementyna era la figlia del principe Józef Klemens Czartoryski, e di sua moglie, Dorota Barbara Jabłonowska.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1795 partì con il padre per la Sassonia. Nel 1798 sposò Eustachy Erazm Sanguszko (26 ottobre 1768-2 dicembre 1844), figlia di Hieronim Janusz Sanguszko. Ebbero tre figli:

Il marito non gli era molto fedele tanto che ebbe una relazione con Julia Lubomirska[1]. Nel 1810 lasciò definitivamente la Sassonia, quando il marito partì per la Volinia senza consultare il governo del Ducato di Varsavia e fu accusato di diserzione. Klementyna iniziò una corrispondenza con le autorità spiegando il comportamento del marito e successivamente mitigò gli effetti del suo isolamento politico e sociale. Dal 1813 si stabilì a Slavuta. Dedicò il suo tempo alla ristrutturazione della residenza di famiglia e alla creazione di una biblioteca, la cui base era la collezione ereditata da suo padre, che poco prima della morte di Klementyna, la biblioteca era costituita da 6 000 volumi.

Dopo la morte improvvisa della figlia Dorota, fece erigere la Chiesa di S. Dorotea a Slavuta. Riuscì a impedire la confisca dei beni di famiglia per la partecipazione di suo figlio Roman alla rivolta di novembre, e cercò anche di liberare suo figlio dall'esilio, usando a questo scopo la sua vecchia conoscenza con l'imperatrice Alexandra. Negli anni 1832-1835 scrisse un diario che venne pubblicato a stampato nel 1927.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte del marito nel 1844, si trasferì al Palazzo Sanguszko a Gumniska, dove continuò le sue opere di beneficenza. È stata sepolta nel vecchio cimitero di Tarnów, nella tomba di famiglia.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Józef Czartoryski Jan Karol Czartoryski  
 
Magdalena Konopacka  
Stanisław Kostka Czartoryski  
Teresa von Dönhoff Władysław von Dönhoff  
 
Konstancja Sluszczanka  
Józef Klemens Czartoryski  
Jakub Zygmunt Rybiński Jurgis Rybinskis  
 
Beata Rowińska  
Anna Rybińska  
Helena Joanna Potocka Jerzy Potocki  
 
Aleksandra Rosciszewski  
Klementyna Maria Teresa Czartoryska  
Stanisław Wincenty Jabłonowski Jan Stanisław Jabłonowski  
 
Jeanne Marie de Béthune  
Antoni Barnaba Jabłonowski  
Dorota Bronisz Piotr Bronisz  
 
Marianna Szołdrska  
Dorota Barbara Jabłonowska  
Pawel Karol Sangusko Hieronim Sanguszko  
 
Konstancja Sapieha  
Anna Sanguszko  
Barbara Urszula Duninówna Jakub Dunin  
 
Marianna Grudzińska  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J. M. Marszalska, Eustachy Erazm Sanguszko i Julia z Lubomirskich Potocka na tle wydarzeń 1794 roku, Tarniny, 1998.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5847151778226218130002 · WorldCat Identities (ENviaf-5847151778226218130002
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie