Kishinouyeidae

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Kishinouyeidae
Calvadosia corbini
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Cnidaria
Classe Staurozoa
Ordine Stauromedusae
Sottordine Amyostaurida
Famiglia Kishinouyeidae
Uchida, 1929
Generi

Kishinouyeidae Uchida, 1929 è una famiglia di cnidari della classe Staurozoa[1] comprendente meduse sessili peduncolate ottenute dalla modificazione dell'esombrella. Il peduncolo delle Kishinouyeidae non è dotato di muscoli.

Il nome alla famiglia è stato dato in onore di Kamakichi Kishinouye, biologo marino giapponese, studioso di pesci e celenterati.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie delle Kishinouyeidae si distinguono per l'assenza di claustrum[2], come tutte le meduse del sottordine Eleutherocarpida d'altronde, e per l'assenza di muscoli nel peduncolo[3]. Questi cnidari vivono in forma bentonica, sono litoranee ed epifitiche (cioè ancorate alla vegetazione sommersa). L'ombrella caliciforme presenta 8 ciuffi marginali di tentacoli capitati ricchi di cnidociti e cellule mucipare tra le quali sono allocati i ropali.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende attualmente un solo genere:[1]

I seguenti generi in precedenza inclusi nella famiglia sono stati posti in sinonimia con Calvadosia:

  • Kishinouyea Mayer, 1910
  • Lucernariopsis Uchida, 1929
  • Sasakiella Okubo, 1917
  • Schizodiscus Kishinouye, 1902

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) MolluscaBase eds. (2020), Kishinouyeidae Uchida, 1929, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 5 dicembre 2020.
  2. ^ Il claustrum è un tessuto che divide transversalmente le quattro sacche gastriche, presente in particolare fra le meduse del sottordine Cleistocarpida.
  3. ^ (EN) M. Daly, M.R. Brugler , P. Cartwright, A.G. Collins, M.N. Dawson, D.G. Fautin, S.C. France, C.S. McFadden, D.M. Opresko, E. Rodriquez, S.L. Romano, J.L. Stake, The phylum Cnidaria: A review of phylogenetic patterns and diversity 300 years after Linnaeus (PDF), in Zootaxa, vol. 1668, 2007, p. 172. URL consultato l'8 dicembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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