Kālī Pūjā

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Kālī Pūjā
Tiporeligiosa
Datala luna nuova del mese di Kartika[1]
Celebrata inIndia
ReligioneInduismo
Oggetto della ricorrenzaKālī
Data d'istituzioneIII secolo

La Kālī Pūjā, nota anche come Śyāmā Pūjā o Mahāniśā Pūjā[2], è una festività originaria del subcontinente indiano dedicata alla dea indù Kālī. Viene celebrata il giorno della luna nuova del mese indù Kartika.

Leggenda[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda, un tempo i demoni disturbavano la pace dei cieli. Gli dei - incapaci di sconfiggerli e cacciarli - si recarono sull'Himalaya per chiedere aiuto a Siva e Durgā. Quest'ultima generò dalla sua fronte la dea Kālī, la quale sconfisse i demoni e fece una ghirlanda con le loro teste. Nella foga della battaglia Kālī perse il controllo e iniziò ad uccidere tutto ciò che la circondava, compresi gli dei stessi. Questi ultimi chiesero nuovamente aiuto a Siva il quale si distese a terra, proprio di fronte a Kālī. Quando lei appoggiò un piede sul suo petto riacquistò la ragione, tirando fuori la lingua dalla bocca per lo stupore[1].

La dea è quindi spesso raffigurata mentre calpesta il consorte, con una ghirlanda di teste e la lingua fuori dalla bocca[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un artigiano mentre costruisce una statua di Kālī a Kumortuli, Calcutta.

Si crede che la festività risalga al XVI secolo, quando fu celebrata per la prima volta dal saggio Krishnananda Agamavagisha[3][4]. Il testo sacro Kalika Mangalkavya della fine del XVII secolo menziona una festività annuale dedicata a Kālī, probabilmente proprio la Puja[5]. Divenne infine famosa nel XVIII secolo grazie al re Krishnachandra di Krishnanagar[6] e si diffuse ampiamente nel XIX secolo, quando il santo Ramakrishna divenne popolare tra i bengalesi.

Celebrazioni[modifica | modifica wikitesto]

La Kālī Puja si celebra all'interno della festività di Diwali. Viene festeggiata in Bengala, Orissa e Assam[2], mentre lo stesso giorno nel resto dell'India si celebra la Durga Puja. Durante la festa i fedeli onorano la dea sotto forma di sculture di argilla nei pandal, santuari temporanei[2]. L'adorazione e i festeggiamenti proseguono per tutta la notte con spettacoli teatrali e fuochi d'artificio. Vengono offerti alla dea fiori di ibisco rosso, dolci, riso e lenticchie[2]. L'adorazione può avvenire anche con la vestizione rituale di Kālī nella sua forma di Adya Shakti Kali[7]. La tradizione prevede anche il sacrificio rituale di animali[1][8].

Ricorrenze minori[modifica | modifica wikitesto]

Un pandal.
Idolo della dea Kali tenuto vicino a Nimtala ghat per Visarjan o Immersione nelle acque del fiume Hooghly

Sebbene la popolare celebrazione annuale di Kālī Puja nel mese di Kartika sia la più importante, esistono delle celebrazioni minori: la Ratanti Kālī Puja e la Phalaharini Kālī Puja. La prima è celebrata su la quattordicesima notte di luna calante del mese di Māgha, mentre la seconda la quattordicesima notte di luna calante del mese di Jyeshtha. In molte famiglie bengalesi e assamesi, Kālī è adorata quotidianamente[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Mukherjee & Others 2013, pp. 3-4.
  2. ^ a b c d (EN) Kali Puja 2020: Date, tithi and all you need to know about Shyama Puja, in India Today, 11 novembre 2020. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  3. ^ (EN) Kali Puja 2020: Date, time and significance of festival celebrated in parts of eastern India, in First Post, 12 novembre 2020. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  4. ^ (EN) Decoding why Bengal celebrates Kali on Diwali, in Indian Express, 7 novembre 2018. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  5. ^ (EN) Saronyo Lal Mukherjee, Behind the terrifying visage..., in The Statesman. URL consultato il 24 ottobre.
  6. ^ McDermott 2001, p. 173.
  7. ^ McDaniel 2004, p. 250.
  8. ^ (EN) Why stopping animal sacrifice looks tall order in this village, in Times of India, 27 ottobre 2017. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  9. ^ McDermott 2011, p. 309.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) K. Mukherjee, B. Bandyopadhyay, A. Chakravarty, New Age Purohit Darpan: Kali Puja - Second Edition, 2013.
  • (EN) Rachel Fell McDermott, Mother of My Heart, Daughter of My Dreams, Oxford University Press, 2001, ISBN 9780198030713.
  • (EN) Rachel Fell McDermott, Revelry, Rivalry, and Longing for the Goddesses of Bengal, Columbia University Press, 2011, ISBN 9780231129183.
  • (EN) June McDaniel, Offering Flowers, Feeding Skulls: Popular Goddess Worship in West Bengal, 2004, ISBN 978-0195167900.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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