Joseph (modello)

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Joseph in un ritratto di Théodore Géricault del 1818 circa.

Joseph (Saint-Domingue, 1793 circa – Francia, post 1865) è stato un modello haitiano attivo in Francia[1].

Noto in francese come "le Nègre" ("il negro") o "le Maure" ("il moro") dal 1818 al 1865 posò come modello per vari artisti francesi,[2] in particolare Théodore Géricault, che lo ritrasse per tre volte ne La zattera della Medusa.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Come per altri modelli originari dalle colonie francesi di quell'epoca (come Laure, che posò per alcuni dipinti manetiani) non si conosce il suo cognome. Joseph lasciò la sua isola natale, Saint-Domingue, nel 1804, durante l'indipendenza di Haiti. Dopo essere sbarcato a Marsiglia, svolse vari mestieri a Parigi prima di diventare un acrobata nella compagnia di Madame Saqui nel 1808. Vari pittori notarono il suo fisico atletico, che evocava sia i miti del selvaggio dell'epoca che gli eroi dell'antichità.[3]

Uno studio per La zattera della Medusa ritraente la schiena di Joseph.

Fu Géricault, del quale divenne amico,[1] che lanciò la sua carriera di modello a partire dal 1818, dando i suoi tratti a tre personaggi de La zattera della Medusa, come l'uomo di schiena posto in guardia che agita una veste. A partire dal 1832, Joseph fu uno degli unici modelli di sesso maschile alla scuola di belle arti parigina: essendo un modello professionista, riceveva un salario di 45,89 franchi.[3] In breve tempo egli divenne molto famoso tra gli artisti francesi e di lui si diceva che avesse "un grande carisma".[4][5]

Uno studio di nudo di Joseph realizzato da Théodore Chasseriau.

Per conto di Ingres, il suo allievo Théodore Chassériau dipinse vari studi di Joseph nel 1838.[6] Ingres infatti immaginava un'opera che non sarà mai realizzata, un Gesù che scaccia Satana (Jésus chassant Satan) nel quale Joseph avrebbe prestato i suoi tratti al demone.

Nel 1865, Adolphe Brune lo dipinse invecchiato in un dipinto che porta il suo nome e il suo soprannome (Joseph le Nègre).[3][7] Con il passare degli anni, Joseph posò sempre di meno, ma aiutò il suo amico Charles Gleyre nel suo studio. Non si conosce la sua data di morte, ma questa è da collocarsi dopo il 1865.

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

Lo scrittore congolese Bona Mangangu scrisse un omaggio poetico al modello intitolato Joseph le Maure, che inizia così:[8]

(FR)

«Je suis Joseph, le Maure. L’homme qui agite un chiffon blanc dans le Radeau de la Méduse, le modèle du peintre Théodore Géricault. Je suis celui que personne ne voit.»

(IT)

«Io sono Joseph, il moro. L'uomo che agita uno straccio bianco ne La zattera della Medusa, il modello del pittore Théodore Géricault. Sono colui che nessuno vede.»

Dal mese di marzo al mese di luglio del 2019, il museo d'Orsay a Parigi dedicò una mostra ai "modelli neri, da Géricault a Matisse", che ripercorre anche la storia di Joseph.[3][9]

Nel giugno del 2019, un gruppo di quindici storici e curatori, come Myriam Cottias e Catherine Coquery-Vidrovitch, chiese che continuasse il rinnovamento semantico iniziato nel dicembre del 2015 dal museo statale amsterdamiano, che aveva rimpiazzato dei termini offensivi ereditati dalle relazioni razziali dissimmetriche come "negro", "schiavo", "selvaggio", "moro" e "maomettano": quello stesso anno, il museo d'Orsay cominciò a riferirsi al modello chiamandolo "Joseph il moro" (Joseph le Maure), in quanto nel XXI secolo il termine "negro" viene visto con un'accezione negativa.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Qui était Joseph, modèle noir du Radeau de la Méduse ?, su France Culture, 22 marzo 2019. URL consultato il 2 maggio 2022.
  2. ^ (FR) Jean Nayrolle, Le nègre Joseph. Trois images du Noir, su hal-univ-tlse2.archives-ouvertes.fr, 2010. URL consultato il 2 maggio 2022.
  3. ^ a b c d e (FR) Joseph ou le renouveau du modèle noir au XIXe, su France Culture, 22 marzo 2019. URL consultato il 2 maggio 2022.
  4. ^ (EN) Albert Alhadeff, Theodore Gericault, Painting Black Bodies: Confrontations and Contradictions, Routledge, 7 aprile 2020, ISBN 978-1-000-03699-2. URL consultato il 2 maggio 2022.<nowiki>
  5. ^ Émile de La Bédollière, Le Modèle, 1840, volume VI.
  6. ^ (FR) Œuvre: Etude de nègre - Théodore Chassériau (Musées d'Occitanie), su archive.wikiwix.com. URL consultato il 2 maggio 2022.
  7. ^ (FR) Œuvre: Joseph, le nègre - Adolphe Brune (Musées d'Occitanie), su archive.wikiwix.com. URL consultato il 2 maggio 2022.
  8. ^ (FR) DIRE, la revue de Tiers Livre : Congo | Bona Mangangu, Joseph le Maure, su www.tierslivre.net. URL consultato il 2 maggio 2022.
  9. ^ Le modèle noir. De Géricault à Matisse Archivi, su ART IS AN ATTITUDE. URL consultato il 2 maggio 2022.
  10. ^ (FR) Les mots de l’esclavage : une vigilance nécessaire, su Libération. URL consultato il 2 maggio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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