Jordan Windle

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Jordan Windle
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Tuffi
Specialità Piattaforma 10 m
Squadra Università del Texas ad Austin
Longhorn Aquatics
Carriera
Nazionale
2017-Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Statistiche aggiornate al 18 settembre 2020

Jordan Pisey Windle (Sihanoukville, 13 novembre 1998) è un tuffatore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato a Sihanoukville in Cambogia. All'età di 18 mesi è stato adottato dal tuffatore Jerry Windle, che lo ha cresciuto come padre single.[1][2]

Con il padre ha scritto il libro illustrato An Orphan No More: The True Story of a Boy: chapter one, con prefazione di Greg Louganis. Si è espresso pubblicamente contro il razzismo e il bullismo omofobo.[3]

In carriera ha vinto sette titoli nazionali seniores (tre dai 10 metri, due nel sincro 10 metri, due nel sincro 3 metri misti).

Ha rappresentato gli Stati Uniti ai campionati mondiali di nuoto di Kazan' 2015, classificandosi al nono posto con Abigail Johnston nel concorso del trampolino 3 metri.

Ai mondiali di Budapest 2017, si è piazzato ventiseiesimo nella piattaforma 10 metri.

Alla Universiade di Napoli 2019 si è classificato sesto nel trampolino 3 metri.

Nel 2021, Windle è stato membro della squadra olimpica degli Stati Uniti che rappresentava gli Stati Uniti alle Olimpiadi del 2020 a Tokyo nella piattaforma da 10 metri maschile in cui si è classificato al nono posto. È il primo tuffatore di origine cambogiana a gareggiare alle Olimpiadi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • An Orphan No More: The True Story of a Boy: Chapter One

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Fate brought Texas' Jordan Windle to the U.S., he hopes it takes him to the Olympics, su Hookem.com. URL consultato il 18 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
  2. ^ (EN) The Incredible True Story Of Two Gay Dads And Their Diving Champ Son, su HuffPost, 14 marzo 2014. URL consultato il 18 settembre 2020.
  3. ^ (EN) Cyd Zeigler, After being bullied this national champ has stood up for gay athletes, su Outsports, 15 settembre 2020. URL consultato il 18 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]