Giuseppini del Belgio

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I Giuseppini del Belgio (in latino Institutum Iosephitarum Gerardimontensium) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla C.I.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Constant van Crombrugghe, fondatore della congregazione

La congregazione venne fondata nel 1817 a Geraardsbergen, nelle Fiandre Orientali, dal canonico Constant van Crombrugghe come comunità di laici per l'educazione dei figli del popolo: nel 1830 venne eretta in congregazione laicale di diritto diocesano da Jean-François Van de Velde, vescovo di Gand, che ne nominò superiore generale Van den Bossche.[2]

Nel giro di pochi anni si evolse per diventare un'istituzione di educazione e di istruzione secondaria rivolta soprattutto ai figli della borghesia. Nel 1837 i religiosi dell'istituto adottarono il nome di "Giuseppini" e fondarono a Melle un pensionato di lettere moderne: le loro divennero scuole intermedie tra quelle dei lasalliani e i collegi di lettere antiche.[2]

Nel 1840, alcuni membri cominciarono a prepararsi al sacerdozio e nel 1842 il vescovo Louis-Joseph Delebecque diede loro un regolamento, avviando la trasformazione dell'istituto in congregazione clericale: il 26 settembre 1863 la congregazione ottenne da papa Pio IX il decreto di lode.[2]

Nel 1869 i Giuseppini aprirono la prima filiale in Inghilterra, poi altre in Repubblica Democratica del Congo.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

I Giuseppini si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù, al ministero sacerdotale e alle missioni ad gentes.[1]

Oltre che in Belgio, sono presenti nel Regno Unito, negli Stati Uniti d'America e in Africa (Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Camerun);[3] la sede generalizia è a Geraardsbergen.[1]

L'istituto, alla fine del 2004, contava 14 case con 113 professi, 84 dei cui sacerdoti.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ann. Pont. 2007, pp. 1479-1480.
  2. ^ a b c d DIP, vol. IV (1977), coll. 1344-1356, voce a cura di J.A. Jorissen.
  3. ^ The Josephites. Around the world, su josephiteweb.org. URL consultato il 19-11-2009 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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