Visualizza wikitesto di Isole Falkland

{{nota disambigua||Falkland (disambigua)|Falkland}}
{{Dipendenza
 | nomeCorrente = Isole Falkland
 | linkBandiera = Flag of the Falkland Islands.svg
 | paginaBandiera = Bandiera delle Isole Falkland
 | linkStemma = Coat of arms of the Falkland Islands (variant).svg
 | paginaStemma = Stemma delle Isole Falkland
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{{Lista
 | ''Desire the Right''
 | Desidera il giusto
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 | stato = {{GBR}}
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 | presidente = [[Carlo III del Regno Unito|Carlo III]]
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 | primoMinistro = Andy Keeling
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 | nomeAbitanti = falklandesi<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/falklandese/|titolo=falklandese|sito=Treccani}}</ref>, malvinesi
 | valuta = [[Sterlina delle Falkland]] (1 FK£ = 1 [[sterlina britannica|GB£]])
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 | note =
|lingua=Inglese}}
Le '''Isole Falkland''' ({{inglese|Falkland Islands}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈfɔːklənd/|en}}; {{spagnolo|Islas Malvinas}}) o '''Malvine'''<ref>{{EI |nome = Falkland, o Malvine |nomeurl = o-malvine-falkland |autore = Flavio Fiorani |anno = 1992 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref> (oggi antiquato ''Maluine'' {{IPA|/maluˈine/|it}}<ref name=DOP>{{DOP|lemma=Malvine|id=1052062}}</ref>) sono un [[Territori d'oltremare britannici|territorio d'oltremare]] del [[Regno Unito]] il cui capoluogo è [[Stanley (Isole Falkland)|Stanley]].
Si tratta di un [[arcipelago]] dell'[[oceano Atlantico]] meridionale rivendicato dall'[[Argentina]], che lo considera parte integrante del proprio territorio nazionale.

Nel 1982 la [[Processo di riorganizzazione nazionale|dittatura militare argentina]] occupò l'arcipelago - precedentemente occupato dal Regno Unito nel 1833 - dando origine a un conflitto con il [[Regno Unito]] noto come ''[[Guerra delle Falkland]]'', che vide il Paese sudamericano sconfitto.

== Etimologia ==
=== ''Falkland'' ===
Il nome ufficiale in [[lingua inglese]] ''Falkland'' deriva dal capitano inglese [[John Strong]] che nel 1690 chiamò lo stretto tra due isole "[[stretto di Falkland|Falkland Sound]]", in onore dell'ufficiale di bordo Anthony Cary, quinto visconte di Falkland, che a sua volta prende il nome dal paese di [[Falkland (Fife)|Falkland]] (''Fáclann'') in [[Scozia]]; il nome è poi passato ad indicare le isole principali oltre che lo stretto<ref name=autogenerato1>{{Cita web |lingua = en |url = http://www.argentinaindependent.com/currentaffairs/analysis/the-falklandsmalvinas-a-history/ |titolo = The Falklands/Malvinas: a History |accesso = 3 aprile 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160406034011/http://www.argentinaindependent.com/currentaffairs/analysis/the-falklandsmalvinas-a-history/ |dataarchivio = 6 aprile 2016 |urlmorto = sì }}</ref>.

=== ''Malvine'' ===
Il nome ''Malvine'' (in [[lingua spagnola|spagnolo]] ''Malvinas'', utilizzato in [[Argentina]] e in tutti i Paesi ispanofoni<ref>{{Cita libro |lingua = es |url = http://lema.rae.es/dpd/?key=Malvinas |voce = Malvinas |titolo = [[Diccionario panhispánico de dudas]] |edizione = 1 |città = Madrid |editore = Real Academia Española y Asociación de Academias de la Lengua Española |anno = 2005 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>) deriva dal nome in [[lingua francese]] ''Îles Malouines'' coniato nel 1764 dal navigatore francese [[Louis Antoine de Bougainville]]; il nome deriva dal fatto che i primi colonizzatori europei delle isole si riteneva fossero provenienti dalla cittadina francese di [[Saint-Malo]] ([[Bretagna]]), e detti quindi ''Malouin''; a sua volta il nome della cittadina francese derivava da san [[Maclovio]] - in francese ''Malo'' o ''Maclou'' - un monaco peraltro di natali britannici (''Mac Low'', dal [[Galles]])<ref name=autogenerato1 /><ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://etimologias.dechile.net/?Malvinas |titolo = Etimología de Malvinas |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>.

== Geografia ==
L'arcipelago delle Falkland è formato dall'[[isola]] di [[Falkland Occidentale]] (''Gran Malvina/West Falkland''), dall'isola di [[Falkland Orientale]] (''Isla Soledad/East Falkland'') e da circa 200 isole minori, tra cui l'[[isola dei Leoni Marini]] (''Isla de los Leones Marinos/Sea Lion Island''). Il territorio delle due isole principali, separate dallo [[stretto di Falkland]] (''Estrecho de San Carlos/Falkland Sound''), è montuoso-collinare (le cime più alte sono: il [[Monte Adam (Falkland)|Monte Adam]] (''Monte Independencia/Mount Adam''), {{M|698|u=m}}, nell'isola Occidentale e il [[Monte Usborne]] (''Cerro Alberdi/Mount Usborne''), {{M|705|u=m}}, nell'isola Orientale), con fasce costiere pianeggianti, a tratti paludose. Le coste sono molto articolate.

=== Clima ===

Il [[clima]] presenta aspetti di transizione tra il tipo atlantico e quello subartico. L'[[escursione termica]] stagionale è limitata; la temperatura media giornaliera, durante i mesi centrali dell'inverno, si mantiene attorno ai {{M|2|u=°C}} mentre quella del mese di gennaio, il più caldo dell'anno, non supera gli {{M|11|u=°C}}, le precipitazioni sono tendenzialmente regolari e non si registrano minimi o massimi stagionali significativi, ma i quantitativi pluviometrici medi si mantengono da moderati a modesti, anche se possono variare da località a località a seconda della posizione dei rilievi rispetto alla costa e quindi dall'esposizione degli stessi alle correnti prevalenti (occidentali e meridionali). A causa della forte influenza delle temperature superficiali oceaniche (di qualche grado sopra gli {{M|0|u=°C}} anche nel pieno dell'inverno australe) le precipitazioni cadono prevalentemente sotto forma di piogge.

Le nevicate tuttavia sono relativamente frequenti e si possono verificare per gran parte dell'anno (diventando eccezionali solo nel periodo centrale dell'inverno australe), gli accumuli però sono di regola scarsi e il manto nevoso ha una durata breve e incostante, in genere limitata a pochi giorni lungo le coste, mentre la persistenza della neve può mantenersi a lungo solo sui rilievi più elevati e in generale solo al di sopra dei {{M|400|u=m}}. Nel complesso i regimi termici e precipitativi si presentano del tutto simili a quelli della vicina regione della [[Provincia di Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell'Atlantico del Sud|Terra del Fuoco]] distinguendosene solo per alcuni tratti di maggiore marittimità. I forti venti, le basse temperature medie giornaliere (inferiori ai {{M|10|u=°C}} per 10-11 mesi all'anno), la modestissima [[eliofania]], fanno sì che la stagione vegetativa sia molto breve e non consentono la crescita di vegetazione arborea.

== Storia ==
=== Storia antica e arrivo degli europei===
Recenti ritrovamenti dimostrano che le popolazioni indigene provenienti dalla [[Patagonia]] arrivarono sulle isole in tempi antichi. Ciò è verificato dalla presenza di reperti quali punte di [[freccia|frecce]] e resti di una [[Canoa (imbarcazione)|canoa]]<ref>{{Cita libro |lingua = en |titolo = The Captain's Steward: Falklands, 1982 |pagina = 305 |autore = Barrie Fieldgate |editore = Melrose Press |anno = 2007 |isbn = 1-905226-46-2}}</ref>.

Sulla scoperta da parte degli europei vi sono numerose ipotesi: nel 1520 il navigatore portoghese [[Esteban Gómez]], disertando la prima circumnavigazione di [[Ferdinando Magellano|Magellano]], avrebbe avvistato le isole<ref>{{Cita web |lingua = en |url = http://www.biographi.ca/009004-119.01-e.php?BioId=34383 |voce = Gomes, Estevão |titolo = Dictionary of Canadian Biography Online |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>; oltre a lui altri navigatori come [[Simón de Alcazaba y Sotomayor]] (prima del 1540), [[John Davis]] (che nel 1592 si limitò alla sola annotazione sulle carte nautiche) e [[Richard Hawkins]] avrebbero le credenziali per accreditarsi la scoperta dell'arcipelago. Solo 170 anni dopo, nel 1690, [[John Strong]] vi mise piede, denominandole Falkland in onore del politico [[Anthony Cary]], 5º [[Visconte Falkland|Visconte di Falkland]].

I primi coloni francesi giunsero nel 1763, guidati da [[Louis Antoine de Bougainville]]. Essendo quasi tutti dei ''malouins'', provenienti cioè dal porto di [[Saint-Malo]], le isole assunsero il nome francese di ''Îles Malouines'', da cui è poi derivata la denominazione usata dalla maggior parte delle [[lingue romanze]]. Già nel 1766, comunque, la colonia fu ceduta dalla [[Regno di Francia|Francia]] alla [[Impero spagnolo|Spagna]] dopo la sua partecipazione a fianco della Francia nella [[Guerra dei sette anni]] contro il [[Impero britannico|Regno Unito]], usciti poi vincitori dal conflitto.

===Rivendicazione argentina delle isole===
Le [[Province Unite del Río de la Plata|Provincias Unidas del Rio de La Plata]] (odierna Argentina), dichiarando la propria indipendenza nel 1810, rivendicarono la sovranità alle isole e l'Argentina si considerò in seguito (assieme con altri paesi residui ai possedimenti spagnoli) continuatrice dei territori spagnoli in quella parte del continente.
[[File:Puerto islas malvinas 1928.jpg|miniatura|sinistra|Le Falkland alla fine degli anni '20]]
Nell'anno 1820 il governo di Buenos Aires inviò una nave militare argentina sulle isole a prenderne possesso, subentrando alla Spagna. Successivamente, nel 1823, Luis María Vernet fu nominato governatore dell'arcipelago, ottenendo concessioni riguardanti diritti commerciali e industriali, quindi dai territori argentini giunsero autonomamente nelle isole dal 1825 alcuni gruppi di coloni, che praticarono in massima parte la pastorizia come mezzo di sostentamento. Il 10 giugno 1829 venne istituito il Governatorato con base sull'isola Soledad "[[Comandancia Política y Militar de las islas Malvinas]]", con giurisdizione sulle isole adiacenti al Cabo de Hornos, un ente di controllo che sorvegliava la regione di pesca marina, e la regolamentava<ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.mininterior.gov.ar/agn/escuela_malvinas_doc11.asp |titolo = Escuela de las Malvinas |editore = Ministerio de los Interior |accesso = 3 aprile 2016 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070213192813/http://www.mininterior.gov.ar/agn/escuela_malvinas_doc11.asp |dataarchivio = 13 febbraio 2007 }}</ref><ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.saber.golwen.com.ar/malvi.htm |titolo = Historia de las Islas Malvinas Argentinas |accesso = 3 aprile 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070406051924/http://www.saber.golwen.com.ar/malvi.htm |dataarchivio = 6 aprile 2007 |urlmorto = sì }}</ref>. Il 30 di agosto del 1829 Vernet proclamò la fondazione di Puerto Luis.

===Arrivo dei britannici===
Successivamente fu la volta dei britannici che, nel 1833, occuparono le isole espellendo i militari argentini e il loro comandante designato, [[José María Pinedo]]<ref>Ferrer Vieyra: 159.</ref>. Dichiararono inoltre la propria sovranità su tutto l'arcipelago, occupando e rivendicando la sovranità anche sulle isole [[Georgia del Sud]] e le [[isole Sandwich Australi]], che erano disabitate<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/isole-sandwich-australi/|titolo=Sandwich Australi, Isole nell'Enciclopedia Treccani|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>. Una volta espulsa la guarnigione militare, restavano sull'isola principale una trentina di persone di origine varia (argentini, uruguaiani, brasiliani, uno scozzese). Dopo la conquista britannica, due di queste (un uruguaiano e un brasiliano) decisero di abbandonare l'isola, mentre tutti gli altri accettarono l'invito dei nuovi occupanti a rimanere (l'ultimo morì nel [[1871]])<ref>{{Cita web |lingua = es |url = https://internacional.elpais.com/internacional/2012/03/02/actualidad/1330707042_071928.html |titolo = El bloqueo refuerza el sentimiento antiargentino en las islas Malvinas |giornale = El País |data = 2 marzo 2012 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>.
===Prima guerra mondiale===
Nel 1914, durante la [[prima guerra mondiale]], fu combattuta la [[Battaglia delle isole Falkland|battaglia navale delle isole Falkland]] tra alcuni incrociatori [[Impero tedesco|tedeschi]] comandati dall'ammiraglio [[Maximilian von Spee]] e una preponderante [[Royal Navy|flotta britannica]], comandata dal viceammiraglio Sir [[Frederik D. Sturdee]]. I tedeschi avevano intenzione di passare dall'[[Oceano Pacifico]] all'[[Oceano Atlantico|Atlantico]], ma furono fermati e vinti dai britannici.
=== Guerra delle Falkland ===
{{vedi anche|Guerra delle Falkland}}
[[File:Infantes de marina argentinos en la toma de las islas Malvinas-3.jpg|miniatura|Soldati argentini durante l'occupazione delle isole]]
Il 2 aprile 1982 le isole furono occupate da una spedizione militare argentina inviata dalla [[dittatura militare]] al governo. Con risoluzione 502 del 3 aprile 1982, approvata a maggioranza, l'ONU chiese l'immediato ritiro dell'Argentina dalle isole.<ref name="icsm.it">{{Cita web |url = http://www.icsm.it/articoli/ri/guerrafalkland.html |editore = It.Cultura.Storia.Militare on-line |titolo = II GM: La Guerra delle Falkland (1982) |accesso = 3 aprile 2017}}</ref>

La reazione del governo britannico all'invasione fu assai decisa: il primo ministro [[Margaret Thatcher]] inviò navi da guerra, [[HMS Conqueror (S48)|un sottomarino nucleare]], aerei e truppe che in alcune settimane riconquistarono il territorio. Questa sconfitta contribuì alla crisi e alla fine della dittatura militare in [[Argentina]] (1976-1983).<ref name="icsm.it"/>

Oggi le isole sono uno dei territori non autonomi sottoposti alla supervisione del [[Comitato speciale di decolonizzazione]] (''Comité de descolonización'' o ''Special Committee on Decolonization'') delle Nazioni Unite, che ha lo scopo di controllare annualmente il rispetto delle azioni tese a evitare il colonialismo. A questo comitato, tuttavia, partecipavano nel 2017 solo 29 membri delle Nazioni Unite.

=== Vicende recenti ===
La misura principale presa dal governo britannico, {{chiarire|nel senso di escludere relazioni di subordinazione delle isole}}, è stato il ripristino e il perfezionamento, per i cittadini residenti, dello status di cittadini britannici a pieno titolo, senza ricorrere ad autonomia di governo. Per il resto, come reazione ai trascorsi, è stata sensibilmente aumentata la presenza militare britannica sulle isole e nei mari circostanti. Il [[Regno Unito]] rivendica per i cittadini delle isole, in grandissima parte di origine britannica, il [[Autodeterminazione dei popoli|diritto di autodeterminazione]].

L'Argentina ha promosso in varie sedi alcuni pronunciamenti internazionali per la questione delle isole, alcuni di merito, altri di natura simbolica. Nel 2007 l'[[Uruguay]] negò l'accesso al porto di [[Montevideo]] a una nave militare britannica che era di pattuglia presso le Falkland, l'[[HMS Gloucester (D96)|HMS Gloucester]], e che aveva richiesto assistenza e rifornimento<ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.pagina12.com.ar/diario/ultimas/20-96026-2007-12-11.html |editore = Página/12 |titolo = Uruguay niega abastecimiento a buque de guerra inglés |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>. Il 19 febbraio 2010 il presidente venezuelano [[Hugo Chávez]] ha dichiarato che il Regno Unito deve restituire le Falkland/Malvine all'Argentina, aggiungendo "che l'occupazione britannica delle isole è antistorica e dovuta unicamente all'avidità dei britannici in quanto nel sottosuolo delle Malvine si trova un ricchissimo [[Campo petrolifero|giacimento di petrolio]] e gas naturale".<ref name="petrolio">{{cita news | lingua = es | url = http://www.eldiarioexterior.com/malvinas-chavez-exige-a-reino-17346_noticia.htm | titolo = Malvinas.- Chávez exige a Reino Unido devolver las Malvinas a Argentina porque están "violando el derecho internacional" | giornale = El Diario | accesso = 22 febbraio 2010 | dataarchivio = 24 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100224122151/http://www.eldiarioexterior.com/malvinas-chavez-exige-a-reino-17346_noticia.htm | urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita web |url = http://temi.repubblica.it/limes/falkland-malvinas-questa-volta-centra-il-petrolio/11220 |titolo = Falkland Malvinas: questa volta c'entra il petrolio |rivista = Limes |accesso = 3 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |lingua = en |url = https://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/2754307/Falkland-Islands-hold-oil-fortune.html |titolo = Falkland oilands |giornale = The Sun |accesso = 3 aprile 2016}}</ref> Il 3 luglio dello stesso anno le autorità della [[Siria]] si sono dette impegnate nel difendere il diritto di sovranità argentino sulle Falkland<ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.correodelorinoco.gob.ve/multipolaridad/argentina-y-siria-dieron-mutuo-respaldo-a-reclamos-sobre-malvinas-y-golan/ |titolo = Argentina y Siria dieron mutuo respaldo a reclamos sobre Malvinas y Golán |editore = Correo del Orinoco |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>. Inoltre, dall'agosto 2010 il [[Mercosur]], l'[[Unione delle nazioni sudamericane|Unasur]], l'[[Alleanza Bolivariana per le Americhe]], l'[[Organizzazione degli Stati americani]] e il [[Marocco]] appoggiano il reclamo argentino delle isole<ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.pagina12.com.ar/diario/elpais/1-140852-2010-02-23.html |editore = Página/12 |titolo = El país - Apoyo del continente por Malvinas |data = 23 febbraio 2010 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.prensa.argentina.ar/2010/08/07/10637-timerman-agradecio-al-canciller-de-marruecos-el-apoyo-por-malvinas.php |giornale = La Prensa |titolo = Timerman agradeció al canciller de Marruecos el apoyo por Malvinas |accesso = 3 aprile 2016 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140717193135/http://www.prensa.argentina.ar/2010/08/07/10637-timerman-agradecio-al-canciller-de-marruecos-el-apoyo-por-malvinas.php |dataarchivio = 17 luglio 2014 }}</ref>. Da parte sua il governo della Repubblica Argentina continua a ribadire la propria sovranità sulle isole, sia in forma ufficiale<ref>{{Cita web |lingua = es |url = https://cancilleria.gob.ar/es/politica-exterior/cuestion-malvinas|editore = cancilleria.gob.ar|titolo =Cuestión Islas Malvinas |accesso = 30 luglio 2021}}</ref> che nella comunicazione sui social media<ref>{{Cita web |lingua = es |url = https://www.dw.com/es/argentina-renueva-reclamo-por-las-malvinas-39-a%C3%B1os-despu%C3%A9s-de-la-guerra/a-57089445|editore = dw.com|titolo = Argentina renueva reclamo por Las Malvinas, 39 años después de la guerra |accesso = 30 luglio 2021}}</ref>.

Tra gli stati membri del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]], in alcuni dei quali è sovrano il re [[Carlo III del Regno Unito]], vi sono molti che hanno aderito alla petizione argentina riguardo all'invito delle [[Nazioni Unite]], di stabilire un dialogo tra i due contendenti delle isole. Tali paesi ([[Bahamas]], [[Barbados]], [[Dominica]], [[Grenada]], [[Guyana]], [[Giamaica]], [[Saint Lucia]], [[Saint Kitts e Nevis]] e [[Saint Vincent e Grenadine]]), avendo partecipato al XXII vertice della [[Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi]] (CELAC), tenutosi nel 2010 a [[Playa del Carmen]], [[Messico]], hanno approvato l'ordine del giorno nel quale era presente la rivendicazione argentina.<ref>{{Cita web | lingua = es |url = http://www.opalc.org/web/index.php?option=com_content&view=article&id=531&catid=120&Itemid=212&c9ae27c2f1d8f1528bf1ec58a79711c6=f9f388ebfbe3cab310c87a206026e233 | titolo = Nuevo consenso latinoamericano detrás del reclamo por las Malvinas | data = 26 febbraio 2010 | accesso = 6 dicembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20120913212056/http://www.opalc.org/web/index.php?option=com_content&view=article&id=531&catid=120&Itemid=212&c9ae27c2f1d8f1528bf1ec58a79711c6=f9f388ebfbe3cab310c87a206026e233 | dataarchivio = 13 settembre 2012 }}</ref><ref>{{Cita web |url = http://www.pagina12.com.ar/diario/elpais/1-185202-2012-01-11.html |editore = Página/12 |titolo = El país - El Mercosur no modifica su posición |data = 11 gennaio 2012 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>
Nel febbraio del 2012, un gruppo di intellettuali argentini ha chiesto una revisione della politica del governo in carica, che ha rivendicato nuovamente la sovranità sull'arcipelago.<ref>{{Cita web |lingua = es |url = http://www.lanacion.com.ar/1450381-malvinas-un-grupo-de-intelectuales-pide-cambiar-la-politica |titolo = Malvinas: un grupo de intelectuales pide cambiar la política |data = 21 febbraio 2012 |giornale = La Nación |accesso = 3 aprile 2016 |dataarchivio = 14 gennaio 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160114083908/http://www.lanacion.com.ar/1450381-malvinas-un-grupo-de-intelectuales-pide-cambiar-la-politica |urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |lingua = es |url = http://www.lanacion.com.ar/1450787-una-vision-alternativa-sobre-la-causa-de-malvinas |titolo = Una visión alternativa sobre la causa de Malvinas |giornale = La Nación |accesso = 3 aprile 2016 |dataarchivio = 6 dicembre 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161206084851/http://www.lanacion.com.ar/1450787-una-vision-alternativa-sobre-la-causa-de-malvinas/ |urlmorto = sì }}</ref> Per tutta risposta il governo di Buenos Aires ha emesso una moneta che commemora il tentativo di conquista delle isole da parte della giunta militare nel 1982.<ref>{{Cita pubblicazione |lingua = es |url = https://economia.elpais.com/economia/2012/09/21/agencias/1348179604_599108.html |titolo = Argentina pone en circulación el billete de Evita y la moneda de las Malvinas |giornale = El País |data = 21 settembre 2012 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>

Con il [[referendum]] del 10 marzo 2013 il 99,8% della popolazione locale ha votato per mantenere sull'arcipelago lo status politico di [[Territori d'oltremare britannici|territorio britannico d'oltremare]]. Infatti dei 1517 votanti (il 92% degli aventi diritto), solo tre hanno risposto in modo negativo alla richiesta di conferma della situazione attuale<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/uk-21731760|editore = BBC News |titolo = Falklands referendum: islanders vote on british status|lingua=en|data=14 marzo 2013 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-03-12/falkland-tutti-londra-tranne-111950.shtml?uuid=AbuFRFdH|giornale=Il Sole 24 Ore |titolo = Referendum Falkland, tutti con Londra tranne tre |data=14 marzo 2013 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref>. Il governo argentino ha reagito al risultato disconoscendo la validità dell'esito del voto,<ref>{{Cita pubblicazione |lingua = en |url = http://www.guardian.co.uk/uk/2013/mar/12/falkland-islands-referendum-votes-yes |giornale= The Guardian |titolo = Falkland Islands: respect overwhelming 'yes' vote, Cameron tells Argentina |data = 12 marzo 2013 |accesso = 3 aprile 2016}}</ref> giudicato dalla presidente argentina [[Cristina Fernández de Kirchner|Kirchner]] come una "parodia".<ref>{{Cita pubblicazione |url = http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Falkland-Kirchner-referendum-parodia/13-03-2013/1-A_005381009.shtml |giornale = Corriere della Sera |titolo = Falkland: Kirchner, referendum è parodia |data = 14 marzo 2013 |accesso = 3 aprile 2016 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150511183821/http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Falkland-Kirchner-referendum-parodia/13-03-2013/1-A_005381009.shtml |dataarchivio = 11 maggio 2015 }}</ref>

== Società ==

Le isole contavano {{formatnum:3398}} abitanti nel 2016; in massima parte di origine britannica (in particolare [[Scozzesi|scozzese]]). A differenza dei residenti in altri territori d'oltremare del [[Regno Unito]], e nel [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]], che hanno varie forme di autonomia, in risposta alla respinta invasione argentina, gli abitanti delle Falkland hanno ora la piena cittadinanza britannica in virtù del ''British Nationality (Falkland Islands) Act 1983''<ref>{{Cita web |lingua = en |url = http://www.legislation.gov.uk/ukpga/1983/6 |titolo = British Nationality (Falkland Islands) Act 1983 |accesso = 4 aprile 2016}}</ref> (Legge sulla Nazionalità<ref>Più correttamente si parla di "cittadinanza" (citizenship) e non di "nazionalità"</ref> Britannica (Isole Falkland) del 1983).

=== Religioni ===

La [[Chiesa anglicana]], principale denominazione cristiana nelle isole Falkland/Malvine, è presente nell'[[arcipelago]] attraverso la [[parrocchia anglicana delle Isole Falkland]].
La [[Chiesa cattolica]] conta circa 300 fedeli, che fanno capo alla [[prefettura apostolica delle Isole Falkland o Malvine]].

=== Lingua ===
La lingua ufficiale delle Isole Falkland è l'[[Lingua inglese|inglese]]. Ci sono anche [[Lingua spagnola|ispanofoni]] per via della vicinanza geografica con l'[[Argentina]].

== Politica ==
Il [[Capo di Stato]] del territorio è il [[Sovrano britannico]] rappresentato dal [[Governatore delle Isole Falkland|Governatore]], che, dal luglio 2022, è [[Alison Mary Blake]].

Il [[parlamento]] delle Isole Falkland è, [[unicamerale]], l'[[Assemblea legislativa delle Isole Falkland|Assemblea legislativa]]; in funzione dal 1845 con il [[Consiglio legislativo delle Isole Falkland|Consiglio legislativo]] che dal 2009 cambia la denominazione con la riforma della Costituzione. I membri sono undici, di cui otto eletti ogni quattro anni e due membri del [[Consiglio dell'esecutivo delle Isole Falkland|Consiglio dell'esecutivo]] cioè il [[Capi dell'esecutivo delle Isole Falkland|Capo dell'esecutivo]], il Direttore delle finanze ed il Presidente dell'Assemblea.

Il Capo dell'esecutivo (o governatore)  ha un ruolo simile al [[Primo ministro]]. Dal 2021 è [[Andy Keeling]].

Le elezioni vengono convocate ogni quattro anni. Non esistono dei partiti politici.

Le materie di cui il governo locale non può occuparsi, secondo la costituzione delle isole, sono la difesa e i rapporti con l'estero.

== Economia e trasporti ==
Le principali fonti di sostentamento dell'arcipelago sono la [[pesca (attività)|pesca]] e l'[[allevamento]]; si ritiene inoltre che nel sottosuolo dell'area vi siano [[Campo petrolifero|giacimenti petroliferi]].

Grazie anche alla base militare costruita dai britannici dopo il 1982 e allo sviluppo turistico, l'economia dell'arcipelago è in costante miglioramento.

I collegamenti aerei regolari dall'Europa per le Isole Falkland sono gestiti dalla [[Royal Air Force]] britannica tramite la compagnia di leasing aereo AirTanker, con due voli settimanali dalla base aerea di Brize Norton, accessibili anche a passeggeri civili. I collegamenti aerei regolari dal Sud America sono invece gestiti dalla compagnia aerea cilena [[LATAM Airlines]], con un volo settimanale da [[Santiago del Cile]] via [[Punta Arenas]], che una volta al mese aggiunge uno scalo a [[Río Gallegos]] per i passeggeri argentini. Non esistono collegamenti navali regolari, anche se le isole sono scalo relativamente frequente di navi mercantili e occasionalmente da crociera.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.falklands.gov.fk/more-information/getting-here/|sito = falklands.gov.fk|titolo = Getting to the Falkland Islands.|accesso = 30 luglio 2021|dataarchivio = 30 luglio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210730105326/https://www.falklands.gov.fk/more-information/getting-here/|urlmorto = sì}}</ref>

== Sport ==

=== Calcio ===
Le Isole Falkland hanno un proprio [[Campionato di calcio delle Falkland|campionato di calcio]].

== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Image:WhaleboneArchCathedral.JPG|Cattedrale di Stanley.
Image:Camp-Settlement.jpg|[[Fattoria]].
Image:Upland.jpg|Veduta dell'interno.
Image:Falkland_Islands_topographic_map-es_(argentinian_names_places).svg|Isole Falkland/Malvine con [[toponomastica]] [[Lingua spagnola|spagnolo-argentina]].
Image:Aerial photo Port Stanley.jpg|Veduta di Stanley.
Image:Gypsy-Cove.jpg|[[Pinguino|Pinguini]] a [[Gypsy Cove]].
</gallery>

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{Cita libro |lingua = en |autore = L.L. Ivanov ''et al''. |titolo = [[s:en:The Future of the Falkland Islands and Its People|The Future of the Falkland Islands and Its People]] |città = Sofia |editore = Manfred Wörner Foundation |anno = 2003 |isbn = 954-91503-1-3}} {{es}} [[s:es:El Futuro de las Islas Falkland y de Su Pueblo|Capitolo principale]] in spagnolo.
* {{Cita libro |lingua = es |autore = Carlos Escudé |autore2 = Andrés Cisneros |url = http://www.cema.edu.ar/ceieg/arg-rree/historia_indice00.htm |voce = Historia general de las relaciones exteriores de la República Argentina |titolo = Obra desarrollada y publicada bajo los auspicios del Consejo Argentino para las Relaciones Internacionales (CARI) |città = Buenos Aires |editore = GEL/Nuevohacer |anno = 2000 |isbn = 950-694-546-2 |urlmorto = sì |accesso = 9 giugno 2006 |urlarchivio = https://archive.is/20070528111721/http://www.cema.edu.ar/ceieg/arg-rree/historia_indice00.htm |dataarchivio = 28 maggio 2007 }}
* {{Cita libro |lingua = en |autore = Graham Pascoe |autore2 = Peter Pepper |url = http://www.falklandshistory.org/gettingitright.pdf |titolo = Getting it right: The real history of the Falklands/Malvinas |mese = maggio |anno = 2008 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120216085223/http://falklandshistory.org/gettingitright.pdf |dataarchivio = 16 febbraio 2012 }} {{Cita web |lingua = es |url = http://www.falklandshistory.org/spanish4.pdf |titolo = Versione in spagnolo |accesso = 3 aprile 2016 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110221054539/http://www.falklandshistory.org/spanish4.pdf |dataarchivio = 21 febbraio 2011 }}
* {{Cita libro |lingua = en |autore = D.W. Greig |url = http://www.austlii.com/au/journals/AUYrBkIntLaw//1978/2.pdf |titolo = Sovereignty and the Falkland Islands Crisis |rivista = Australian Year Book of International Law |volume = 8 |anno = 1983 |pagine = 20–70 |issn = 0084-7658 |accesso = 3 aprile 2016}}

== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=https://www.falklands.gov.fk|2=Sito ufficiale del governo delle Isole Falkland|lingua=en|accesso=10 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161211102148/http://www.falklands.gov.fk/|dataarchivio=11 dicembre 2016|urlmorto=sì}}
* [http://www.yendor.com/vanished/i-falklands-war.html Cronaca delle Falklands / Malvinas] Storia e guerra del [[1982]].
* {{Treccani|isole-falkland||accesso=3 febbraio 2012}}

{{America meridionale}}
{{Suddivisioni del Regno Unito}}
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{{portale|America|isole|Regno Unito}}

[[Categoria:Isole Falkland| ]]