Il bugiardo (Corneille)

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Il bugiardo
Commedia in 5 atti in versi
AutorePierre Corneille
Titolo originaleLe Menteur
Lingua originaleFrancese
Generecommedia
Composto nel1644
Prima assoluta1644
Parigi
Personaggi
  • Geronte, padre di Dorante
  • Dorante, figlio di Geronte
  • Alcippe, amico di Dorante, innamorato di Clarice
  • Philiste, amico di Dorante e di Alcippe
  • Clarice, padrona di Alcippe
  • Lucrezia, amica di Clarice
  • Isabella, cameriera di Clarice
  • Sabina, cameriera di Lucrezia
  • Cliton, servitore di Dorante
  • Lycas, servitore di Alcippe
 

Il bugiardo è un'opera teatrale in cinque atti in versi alessandrini di Corneille, scritta nel 1644 e rappresentata per la prima volta lo stesso anno nel Teatro del Marais di Parigi.

La commedia, che si ispirava a La verdad sospechosa del messicano Juan Ruiz de Alarcón[1], fu un grande successo di pubblico ed ebbe influenza anche sul successivo stile di Molière[2][3].

Nel 1645, l'autore scrisse anche un secondo capitolo, Il seguito del Bugiardo, che però non ebbe alcun riscontro di pubblico.

All'opera si ispirò anche Carlo Goldoni per la stesura della sua commedia Il bugiardo (1750)[4].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dorante, bugiardo incallito, s'innamora di Clarice, credendola - per un fraintendimento - Lucrezia. Per conquistare la sua amata, Dorante si infila in un ginepraio di bugie che metteranno a dura prova anche il rapporto con il suo più caro amico, Alcippe. Tutto si risolverà felicemente solo alla fine, quando Dorante si deciderà a dire tutta la verità.

Poetica[modifica | modifica wikitesto]

L'opera, che in alcuni punti sembra parodiare alcuni passaggi della più famosa commedia Il Cid dello stesso Corneille, rappresenta l'ultima commedia barocca dell'autore: gaia e spigliata [5], è una commedia di carattere che fra intrecci, inganni ed equivoci, riesce brillantemente ad evocare le menzogne e le dissolutezza del costume dell'epoca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E. Canonica, Cara y cruz de la verdad en el teatro europeo de los siglos XVII y XVIII: desde La verdad sospechosa de Ruiz de Alarcón hasta Il bugiardo de Goldoni, pasando por Le menteur de Corneille, Edizioni Voz y Letra, 2001,
  2. ^ Jules Barbey d’Aurevilly, Corneille, Les Œuvres et les Hommes, Edizioni Les Poètes, 1889
  3. ^ Montinaro-Perrone, Tre bugiardi. Alarcòn, Corneille, Goldoni, IBN Editore, 2012
  4. ^ Carlo Goldoni, prefazione a Il bugiardo
  5. ^ Treccani, Corneille[1]

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