IRAS F00183-7111

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IRAS F00183-7111
Galassia luminosa all'infrarosso
IRAS F00183-7111
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneTucano
Ascensione retta00h 20m 34.7s
Declinazione-70° 55′ 27″
Distanza3,534 miliardi di a.l. (distanza percorsa dalla luce)  
Magnitudine apparente (V)17,7
Dimensione apparente (V)0,14' x 0,11'
Redshiftz = 0,326999
Velocità radiale98.032 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia luminosa all'infrarosso
Altre designazioni
GALEXASC J002034.99-705525.8, MRSS 050-057376, 2XMM J002034.9-705526
Mappa di localizzazione
IRAS F00183-7111
Categoria di oggetti astronomici

Coordinate: Carta celeste 00h 20m 34.7s, -70° 55′ 27″

IRAS F00183-7111 è una galassia iperluminosa all'infrarosso (HyLIRG)[1], situata nella costellazione del Tucano, la cui luce ha impiegato circa 3,5 miliardi di anni per giungere fino alla Terra.

A centro è presente un nucleo galattico attivo che la rende estremamente luminosa e, nonostante la grande distanza, risulta una delle galassie più luminose dell'Universo osservabile con una produzione di energia pari a quella di un quasar[2], ipotizzando perfino che possa trattarsi di una forma di transizione verso un quasar[3][4].

IRAS F00183-711, essendo fortemente oscurata dalla polvere della stessa galassia, emette la maggior parte della sua luminosità nelle lunghezze d'onda dell'infrarosso. Pertanto è stata oggetto di studio con osservazioni effettuate mediante il Telescopio spaziale Spitzer[5].

L'analisi spettrografica, effettuata nelle lunghezze d'onda comprese tra 4 e 20 micron, ha messo il evidenza la presenza, ovviamente, di idrogeno molecolare, ma anche di silicati, idrocarburi, anidride carbonica, monossido di carbonio ed acqua ghiacciata, tutti elementi utili anche per favorire lo sviluppo della vita[6]. Nello spettro si rileva anche un picco che corrisponde alla presenza di neon, utile per valutare l'attività di formazione stellare in galassie distanti[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Rowan-Robinson, Hyperluminous Infrared Galaxies, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 316, n. 4, 21 agosto 2000, pp. 885-900, DOI:10.1046/j.1365-8711.2000.03588.x. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  2. ^ Ray P. Norris, Emil Lenc e Alan L. Roy, The radio core of the Ultraluminous Infrared Galaxy F00183-7111: watching the birth of a quasar, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 422, n. 2, 11 maggio 2012, pp. 1453-1459, DOI:10.1111/j.1365-2966.2012.20717.x. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  3. ^ Ray P. Norris, Minnie Y. Mao e Emil Lenc, The brightest ULIRG:watching the birth of a quasar, in arXiv:1301.3953 [astro-ph], 16 gennaio 2013. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  4. ^ Minnie Y Mao, F00183-711: Are AGNs turned on by mergers? (PDF), in The 29th Annual New Mexico Symposium, Socorro, New Mexico - USA, NRAO, 17 Gennaio 2014.
  5. ^ Galaxy IRAS F00183-7111 - NASA Spitzer Space Telescope, su NASA Spitzer Space Telescope. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  6. ^ H. W. W. Spoon, L. Armus e J. Cami, Fire and Ice: Spitzer Infrared Spectrograph (IRS) Mid-Infrared Spectroscopy of IRAS F00183-7111, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 154, 1º settembre 2004, pp. 184-187, DOI:10.1086/422813. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  7. ^ H. W. W. Spoon, L. Armus e J. A. Marshall, High-velocity neon line emission from the ULIRG IRAS F00183-7111: revealing the optically obscured base of a nuclear outflow, in The Astrophysical Journal, vol. 693, n. 2, 10 marzo 2009, pp. 1223-1235, DOI:10.1088/0004-637X/693/2/1223. URL consultato il 14 gennaio 2016.

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