IDCS J1426.5+3508

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IDCS J1426.5+3508
Ammasso di galassie
IDCS J1426.5+3508 (Telescopio spaziale Hubble)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBoote
Ascensione retta14h 26m 28.8s
Declinazione+35° 07′ 48.0″
Distanza9,607 miliardi di a.l. - distanza comovente 21,2 miliardi di a.l.  
Redshiftz = 1,750578
Velocità radiale524.637 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso di galassie
Mappa di localizzazione
IDCS J1426.5+3508
Categoria di ammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 14h 26m 28.8s, +35° 07′ 48″

IDCS J1426.5+3508 è un ammasso di galassie situato nella costellazione del Boote con un reshift di circa 1,75 ("lookback time" di circa 10 miliardi di anni luce)[1]. L'ammasso è stato individuato inizialmente nell'infrarosso dal telescopio spaziale Spitzer[2][3] e successivamente studiato anche con i dati raccolti dai telescopi spaziali Hubble e Chandra, rispettivamente nella luce visibile e nella banda dei raggi X[1].

Le immagini dell'ammasso si riferiscono a quando l'Universo aveva circa 3,8 miliardi di anni, più o meno un quarto dell'età attuale, e questo significa che si è formato piuttosto rapidamente. Altra particolarità di IDCS J1426.5+3508 essere piuttosto massiccio, in relazione all'epoca a cui si riferisce, con una massa complessiva stimata in circa 500 miliardi di masse solari[1].

IDCS J1426.5+3508, tramite l'effetto di lente gravitazionale ha permesso di rilevare la presenza di una struttura con morfologia ad arco gigante che corrisponde ad una galassia remota che ci appare ingrandita e distorta per l'effetto della gravità dell'ammasso. Si stima per questa galassia un reshift di z ~ 6, per un tempo di percorrenza della luce di circa 12,8 miliardi di anni, anche se i risultati non possono dirsi conclusivi[4].

Con le osservazioni del telescopio spaziale Chandra, nella banda dei raggi X, si è potuto constatare che circa il 90% dell'ammasso è costituito da materia oscura. Le luminose emissioni di raggi X, distribuite in gran parte al centro di IDCS J1426.5+3508, determinate dalla presenza di gas ad altissima temperatura fanno ipotizzare che vi sia stata la collisione o l'interazione con un altro ammasso entro i 500 milioni di anni precedenti[5][6]. Quindi la rapida fusione tra ammassi più piccoli potrebbe spiegare la rapidità con cui si sono formati ammassi di galassie massicci in epoche precoci della vita dell'Universo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c HubbleSite - NewsCenter - NASA's Hubble Spots Rare Gravitational Arc from Distant, Hefty Galaxy Cluster (06/26/2012) - The Full Story, su hubblesite.org. URL consultato l'8 gennaio 2016.
  2. ^ S. A. Stanford, M. Brodwin e Anthony H. Gonzalez, IDCS J1426+3508: Discovery of a Massive, IR-Selected Galaxy Cluster at z = 1.75, in The Astrophysical Journal, vol. 753, n. 2, 10 luglio 2012, p. 164, DOI:10.1088/0004-637X/753/2/164. URL consultato l'8 gennaio 2016.
  3. ^ M. Brodwin, A. H. Gonzalez e S. A. Stanford, IDCS J1426.5+3508: Sunyaev-Zel'dovich Measurement of a Massive IR-selected Cluster at z=1.75, in The Astrophysical Journal, vol. 753, n. 2, 10 luglio 2012, p. 162, DOI:10.1088/0004-637X/753/2/162. URL consultato l'8 gennaio 2016.
  4. ^ Anthony H. Gonzalez, S. A. Stanford e Mark Brodwin, IDCS J1426.5+3508: Cosmological implications of a massive, strong lensing cluster at Z = 1.75, in The Astrophysical Journal, vol. 753, n. 2, 10 luglio 2012, p. 163, DOI:10.1088/0004-637X/753/2/163. URL consultato l'8 gennaio 2016.
  5. ^ Chandra :: Photo Album :: IDCS J1426.5+3508 :: January 7, 2016, su chandra.harvard.edu. URL consultato l'8 gennaio 2016.
  6. ^ Mark Brodwin, Michael McDonald e Anthony H. Gonzalez, IDCS J1426.5+3508: The Most Massive Galaxy Cluster at $z > 1.5$, in arXiv:1504.01397 [astro-ph], 6 aprile 2015. URL consultato l'8 gennaio 2016.

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