Hermes (periodico)

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Hermes
StatoBandiera dell'Italia Italia
GenereRivista letteraria
FondatoreEnrico Corradini e Giuseppe Antonio Borgese
Fondazione1º gennaio 1904
Chiusuraluglio 1906
SedeFirenze
DirettoreEnrico Corradini e Giuseppe Antonio Borgese
 

Hermes è stata una rivista letteraria italiana fondata a Firenze nel 1904 da Enrico Corradini e dal giovane Giuseppe Antonio Borgese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Hermes nasce 1º gennaio del 1904 come rivista di critica e letteratura di ispirazione colta e dannunziana a Firenze. Prende il nome dal personaggio mitologico greco, il conduttore di "molte anime al di là dei confini del mondo, nel fantastico Ade".

Come viene esplicitamente dichiarato nella Prefazione-Manifesto, la rivista presenta subito una chiara impronta paganeggiante e dannunziana. Il primo numero riporta al posto d'onore la prosa Le parabole del bellissimo nemico. Il figliuol prodigo di Gabriele D'Annunzio e si dichiara come rivista dalle disposizioni, più che critiche, emotive.

I dodici grossi fascicoli di Hermes, stampati a mano su carta e adorni di incisioni in legno, riportano le parole prodotte dagli intellettuali di un piccolo gruppo borghese: Corradini e Giovanni Papini prima di tutti insieme a Borgese e poi il gruppo dei minori come Mario Maffei, Nello Tarchiani, Marcello Taddei, Luigi Dami.

Nel Congedo dell'ultimo numero della rivista, nel 1906, XII, p. 266, viene fatto un consuntivo compiaciuto e generico dell'opera svolta ("fummo alacri scandagliatori di verità e di bellezza, di fantasie e di coscienza"), viene ribadito il culto della forma espressa, formulata la certezza del "prossimo risorgimento" nazionalistico e soprattutto confermata l'idolatrica devozione dannunziana.

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