Hasan Yeşilbudak

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Hasan Yeşilbudak
Nazionalità Bandiera della Turchia Turchia
Altezza 190 cm
Pallavolo
Ruolo Libero
Squadra Fenerbahçe
Carriera
Giovanili
1996-1997Adana Sosa
1997-2006Arçelik
Squadre di club
2006-2007Arçelik
2007-2012Halkbank
2012-2015Arkas
2015-2020Halkbank
2020-Fenerbahçe
Nazionale
2009-Bandiera della Turchia Turchia
Statistiche aggiornate al 7 dicembre 2020

Hasan Yeşilbudak (Adana, 11 gennaio 1984) è un pallavolista turco, libero del Fenerbahçe.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

La carriera di Hasan Yeşilbudak inizia nell'Adana Sosa[1], nel quale gioca una sola annata prima di entrare a far parte del settore giovanile dell'Arçelik[1], col quale debutta nella stagione 2006-07 da professionista in Voleybol 1. Ligi. Nella stagione seguente si accasa all'Halkbank[1], dove milita per cinque annate. Nel campionato 2012-13 viene ingaggiato dall'Arkas[1], conquistando lo scudetto, bissato nel campionato 2014-15, e venendo premiato come miglior libero.

Fa ritorno all'Halkbank[1] nella stagione 2015-16 e vi resta nuovamente per cinque annate, in cui conquista tre scudetti, la Coppa di Turchia 2017-18 e due supercoppe nazionali, insignito per ben tre annate consecutive del premio come miglior libero. Nel campionato 2020-21 si trasferisce al Fenerbahçe[2], conquistando la Supercoppa turca.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 debutta in nazionale turca in occasione del campionato europeo.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

2012-13, 2014-15, 2015-16, 2016-17, 2017-18
2017-18
2015, 2018, 2020

Premi individuali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (TR) Hasan Yeşilbudak, su fenerbahce.org, 1º agosto 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  2. ^ (TR) Fenerbahçe HDI Sigorta’nın Yeni Sezon Yapılanması Hakkında Takımımıza Hoş Geldiniz, su fenerbahce.org, 12 giugno 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]