Joanne Greenberg

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Joanne Greenberg, nota anche con lo pseudonimo di Hannah Green (New York, 24 settembre 1932), è una scrittrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Joanne Greenberg nasce a Brooklyn (New York) il 24 settembre 1932 e si laurea presso l'American University di Washington con una specializzazione in antropologia e letteratura inglese. Nel 1955 sposa Albert Greenberg che la incoraggia a scrivere il suo primo libro, The King's Persons, a cui seguiranno altri 12 romanzi e quattro raccolte di racconti. Oggi vive con il marito in una casa nei pressi di Lookout Mountain, Colorado, e insegna antropologia culturale e scrittura narrativa presso la Colorado School of Mines.[1]

Conosciuta nel mondo per l'autobiografia romanzata dal titolo Non ti ho mai promesso una giardino di rose, scritta con lo pseudonimo di Hannah Green, uscita negli Stati Uniti nel 1964 e adattata per il cinema nel 1977[2]. Il libro è stato tradotto in 13 lingue e venduto in più di 6 milioni di copie.[3]

Ha ricevuto il premio Harry and fiction Ethel Daroff Memorial e il Jewish Book Council of America Award nel 1963 per il romanzo The King's Persons.[4]

Non ti ho mai promesso un giardino di rose[modifica | modifica wikitesto]

"Ho scritto questo romanzo, che è un'autobiografia romanzata, per dare un quadro di ciò che sente uno schizofrenico, di come e che cosa può essere realizzato in un rapporto di fiducia tra un terapeuta di talento e un paziente disponibile. Non è un caso clinico o di studio. Mi piace pensare che sia un inno alla realtà." (Joanne Greenberg)[5]

Attraverso il personaggio di Deborah Blau, ricoverata a 16 anni al Chesnut Lodge con diagnosi di schizofrenia, Joanne Greenberg racconta il dramma della malattia e l'incontro con Frieda Fromm-Reichmann, la psicoterapeuta che la curerà. Tormentata dalle voci e convinta di non appartenere alla Terra, Deborah si rifugia nel mondo di Yr in cui è regina e vittima, e dove si sente superiore agli esseri umani che disprezza per la falsità e per la capacità di far soffrire. La fredda superbia della malattia mentale verrà intaccata, nel percorso di psicoterapia. Un percorso duro e doloroso, segnato da ricadute, ma che le permetterà di acquisire lentamente la consapevolezza di sé e del reale.[6]

Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1964 con lo pseudonimo di Hannah Green e nel 1992 e 2009 con il nome dell'autrice. Nel 2015 è uscito in Italia, pubblicato da L'Asino d'oro edizioni e tradotto da Cecilia Iannaco.[7]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • The King's Persons (1963)
  • Non ti ho mai promesso un giardino di rose (1964)[1]
  • The Monday Voices (1965)
  • Summering: A Book of Short Stories (1966)
  • In This Sign (1970)
  • And Sarah Laughed (1972)
  • Rites of Passage (short stories) (1972)
  • Founder's Praise (1976)
  • High Crimes and Misdemeanors (short stories) (1979)
  • A Season of Delight (1981)
  • The Far Side of Victory (1983)
  • In the City of Paris (as Hannah Green; for children) 1985.
  • Simple Gifts (1986)
  • Age of Consent (1987)
  • Of Such Small Differences (1988)
  • With The Snow Queen (short stories) (1991)
  • No Reck'ning Made (1993)
  • Where The Road Goes (1998)
  • Appearances (2006)
  • Miri, Who Charms (2009)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia di Joanne Greenberg, su mountaintopauthor.com. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
  2. ^ Scheda film su movieplayer.it, su movieplayer.it.
  3. ^ Joanne Greenberg, Non ti ho mai promesso un giardino di rose, Roma, L'Asino d'oro edizioni, 2015, ISBN 978-88-6443-330-1.
  4. ^ Biografia, su bookrags.com.
  5. ^ Libri di Joanne Greenberg, sito ufficiale, su mountaintopauthor.com. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2018).
  6. ^ Joanne Greenberg, Introduzione alla traduzione italiana di Cecilia Iannaco, in Non ti ho mai promesso un giardino di rose, Roma, L'Asino d'oro edizioni, 2015, pp. XXV-XXXVI, ISBN 978-88-6443-330-1.
  7. ^ Scheda del libro, su lasinodoroedizioni.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • The online portfolio of Joanne Greenberg (Sito ufficiale) [2]
Controllo di autoritàVIAF (EN84025807 · ISNI (EN0000 0001 0802 4945 · LCCN (ENn79040149 · GND (DE108333019 · BNF (FRcb12297053x (data) · J9U (ENHE987007420535505171 · NDL (ENJA00669758 · CONOR.SI (SL137988195 · WorldCat Identities (ENviaf-84025807