Habus ibn Maksan

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al-Muzaffar Ḥabūs ibn Māksan ibn Zāwī ibn Zīrī ibn Manād al-Ṣanhājī (in arabo زاوي بن زيري بن مناد الصنهاجي?; ... – Granada, 1038), fu un sultano ziride della Ta'ifa di Granada in al-Andalus (Spagna islamica) dal 1019 al 1038.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1019 Zāwī ibn Zīrī, il fondatore della dinastia degli Ziridi di Granada della Ta'ifa di Granada, partì per il Maghreb, secondo Ibn Khaldun perché pentito per gli eccessi e le atrocità commesse dai suoi uomini durante la guerra civile in al-Andalus, temendo che una vendetta divina potesse portare alla rovina del regno che aveva creato. Altre teorie dicono che invece voleva semplicemente conquistare il Maghreb e unire tutti i domini Ziridi sotto il suo controllo. Prima di partire lasciò come governatore suo figlio Buluggīn ibn Zāwī, che divenne presto impopolare e venne sostituito dal cugino Ḥabūs ibn Māksan che era stato fino a quel momento governatore di Jaén e Iznájar.[1]

Riorganizzò l'esercito sul modello del Califfato di Cordova, divise il suo regno in distretti militari dove ogni governatore locale doveva reclutare una quota di soldati proporzionale alla dimensione e alla popolazione del territorio,[2] e iniziò la fortificazione di Granada.[3] Il suo esercito era formato da berberi Ṣanhāja e Zanata, e da schiavi neri ed europei.[4]

Il regno di Ḥabūs fu relativamente lungo e piuttosto tranquillo.

Dopo il periodo di anarchia scoppiato a seguito della caduta del Califfato di Cordova, molti ebrei lasciarono Cordova e la regione circostante per rifugiarsi a Granada. Tra di questi ci fu Samuel ibn Naghrela che divenne il segretario del visir Abū l-Qāsim ibn al-ʿArif. Nel 1027, il visir, in punto di morte, confessò a Ḥabūs che i suoi successi furono dovuti principalmente al suo segretario ebreo. Ḥabūs nel 1030 nominò quindi Samuel ibn Naghrela visir.

Morì nell'estate del 1038 e gli succedette al trono il figlio Bādīs b. Ḥabūs.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ibn Khaldun, p. 62.
  2. ^ Sarr Marroco 2009, p. 181
  3. ^ Sarr Marroco 2009, p. 139
  4. ^ Sarr Marroco 2009, pp. 182-183.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ibn Khaldun, Abd-ar-Rahman ibn Muhàmmad; MacGuckin de Slane, William (traductor). Histoire des Berbères et des dynasties musulmanes de l'Afrique septentrionale, vol. 2. Algeri, Imprimerie du Gouvernement, 1854, 635 p.
  • Sarr Marroco (b), Bilal J.J. La Granada Zirí (1013-1090). Análisis de una Taifa Andalusí. Granada, Università di Granada, 2009. ISBN 9788469227268.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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