Coordinate: 34°24′22.07″N 105°08′04.28″E

Grotte di Maijishan

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Grotte di Maijishan
麥積山石窟
Màijīshān Shíkū
Veduta d'insieme del Maijishan
UtilizzoGrotta
Tempio
EpocaV secolo
Localizzazione
StatoBandiera della Cina Cina
PrefetturaGansu
Altitudine1 742 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie4 837 100 
Mappa di localizzazione
Map

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Mappa di localizzazione: Cina
Grotte di Maijishan
Grotte di Maijishan
Localizzazione delle Grotte di Maijishan, in Cina.
Sculture gigantesche di Buddha e Bodhisattva sulla parete del Maijishan

Le grotte di Maijishan (cinese: 麥積山石窟, caratteri semplificati: 麦积山石窟, pinyin: Màijīshān Shíkū) sono un gruppo di 194 grotte a carattere buddhista scavate sul fianco del monte omonimo a Tianshui nella provincia del Gansu. Comprendono oltre 7.200 sculture buddhiste e 1.000 m² di affreschi. L'inizio della costruzione risale alla dinastia dei Qin Posteriori (384-417 CE) del periodo dei Sedici regni.

Le grotte di Maijishan sono poste lungo la via della seta, e sono posteriori alle più occidentali grotte del tempio Bingling, a loro volta influenzate dalle precedenti strutture quali i Buddha di Bamiyan, mentre sono a Occidente delle successive grotte di Yungang e grotte di Longmen.

Il più antico riferimento a una comunità buddhista sul Maijishan si trova nel Gāosēng zhuàn (高僧傳, Biografie di monaci eminenti, T.D. 2059), composto nel 519, ove si descrive l'arrivo di un centinaio di monaci al seguito del monaco Tanhung tra il 420 e il 422, seguiti dall'arrivo di Xuangao che portò a 300 i membri della comunità. Verso il 440 però, le persecuzioni antibuddhiste e il periodo di guerre continue portò all'abbandono dell'area.

La più antica iscrizione datata presente nelle grotte si trova nella grotta 115 e reca la data del 502. Ma la struttura subì continui rimaneggiamenti e ampliamenti nel corso di tutta la storia dinastica cinese.

L'immagine buddhista più frequentemente rappresentata è quella del Buddha Amitābha, affiancato da Avalokitesvara e Mahasthamaprapta, chiaro segnale che la tradizione del buddhismo amidista fosse qui prevalente. Altre statue sono rappresentazioni del Buddha storico e del Buddha futuro.

Nel 759 fu meta di una visita del poeta Dù Fǔ.

La zona del Maijishan fu occupata dall'impero tibetano in seguito alla ribellione di An Lushan durante la dinastia Tang, riuscì così a salvarsi dalla grande distruzione dei templi avvenuta in Cina durante la persecuzione antibuddhista dell'845.

Nel 1952-53 il Maijishan fu oggetto di rilievi da parte di una missione archeologica cinese, e, successivamente, di una campagna di foto promossa da Michael Sullivan, storico dell'arte cinese.

Nel 1961 fu inserito nella lista dei 全国重点文物保护单位 (pinyin: Quánguó zhòngdiǎn wénwù bǎohù dānwèi): Siti culturali di importanza nazionale sotto protezione dello stato.

Nel 2010 è stata rigettata la candidatura delle grotte di Maijishan quale sito patrimonio dell'umanità.

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