Gramm-Leach-Bliley Act

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Gramm-Leach-Bliley Act
Stato Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Titolo esteso An Act to enhance competition in the financial services industry by providing a prudential framework for the affiliation of banks, securities firms, and other financial service providers, and for other purposes
Proposta da Phil Gramm (R)
Texas
Date fondamentali
Proposta 28 aprile 1999
Passata 1 luglio 1999 (Camera)
6 maggio 1999 (Senato)
Firmata 12 novembre 1999
Leggi correlate Glass-Steagall Act

Il Gramm-Leach-Bliley Act (GLBA), anche conosciuto come Financial Services Modernization Act of 1999, è una legge statunitense che ha abrogato le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking (reintroducendo quindi la possibilità di formare delle banche miste o universali), senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Phil Gramm (R, Texas), Jim Leach (R, Iowa) e Thomas J. Bliley, Jr. (R, Virginia), promotori della Gramm–Leach–Bliley Act.

La legge fu proposta al Senato da Phil Gramm e alla Camera Jim Leach e Thomas J. Bliley, Jr. Venne firmata dal presidente Bill Clinton il 12 novembre 1999.

Tale legge è stata accusata da diverse parti di essere una delle principali cause all'origine della bolla speculativa immobiliare degli anni 2000 e del successivo crash del 2006-2007 che portò al fallimento della Lehman Brothers e alla grande recessione del 2008-2009, creando società bancarie "Too big to fail".[1][2][3] I difensori del GLBA, al contrario, sostengono che essa non abbia avuto alcun impatto nel determinare tali eventi o che addirittura li abbia mitigati[4][5]: il Cato Institute sostiene che sia stata piuttosto la quotazione in borsa di molti istituti finanziari ad aver permesso tali speculazioni.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ten Questions for Those Fixing the Financial Mess - WSJ, su web.archive.org, 22 settembre 2015. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
  2. ^ (EN) Who's Whining Now? Economists Hit Gramm, su archive.wikiwix.com, 19 settembre 2008. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) John McCain: Crisis Enabler | The Nation, su web.archive.org, 21 settembre 2008. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2010).
  4. ^ (EN) Bill Clinton on the Banking Crisis, McCain, and Hillary - Businessweek, su Bloomberg, 23 settembre 2008. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2015).
  5. ^ (EN) Reinstating an Old Rule Is Not a Cure for Crisis, su The New York Times, 22 maggio 2012. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2017).
  6. ^ (EN) Mark A. Calabria, "Did Deregulation Cause the Financial Crisis?" (PDF), su Cato Institute, 26 luglio 2009. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2009).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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