God Is an Automaton

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God is an Automaton
album in studio
ArtistaSybreed
Pubblicazione24 settembre 2012(EN) God Is An Automaton, su AllMusic, All Media Network.
Durata59:41
Dischi1
Tracce11
GenereIndustrial metal
Groove metal
Alternative metal
Dance rock
Avant-garde metal
Death metal
Metalcore
EtichettaListenable Records
ProduttoreRhys Fulber
Registrazione2011 - 2012
FormatiCD, LP
Sybreed - cronologia
Album precedente
(2009)
Album successivo

God is an Automaton è il quarto album di studio dei Sybreed. È uscito in Europa il 24 settembre e in Nord America il 2 ottobre; è stato registrato tra la metà del 2011 e l'inizio del 2012, e vede anche in esso la produzione di Rhys Fulber, il quale aveva già lavorato in precedenza con la band svizzera per The Pulse of Awakening.

L'album è stato pubblicato "a pezzi" giorno per giorno sulla pagina di SoundCloud della band a partire da giugno.

È un concept album che ruota attorno a tre concetti chiave che vengono legati tra loro: ateismo, transumanesimo e postumanesimo. Tutti e tre gli argomenti sono rivisti sotto un'ottica nichilista.

Lo stile si mantiene approssimativamente sui canoni già presentati dal precedente album, distaccandosi sempre più e molto fortemente dai primissimi album: le tracce sono più lunghe, più elaborate, presentano un suono più duro e aggressivo, e allo stesso tempo ancor più intriso di sonorità elettroniche che diventano il vero e proprio marchio di fabbrica dei Sybreed. Il suono è sempre più vicino a quello dei loro padrini ispiratori Meshuggah, con l'utilizzo dei tipici ritornelli puliti e melodici che si richiamano molto ai Fear Factory. Anche God Is An Automaton si presenta come un disco nel quale il metal estremo e il metalcore incontrano sonorità elettro-industrial e new wave revival degli anni '80.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Posthuman Manifesto – 4:49
  2. No Wisdom Brings Solace – 4:37
  3. The Line of Least Resistance – 4:32
  4. Red Nova Ignition – 5:08
  5. God Is an Automaton – 5:59
  6. HighTech versus LowLife – 5:15
  7. Downfall Inc. – 5:00
  8. Challenger – 4:36
  9. A Radiant Daybreak – 5:30
  10. Into the Blackest Light – 4:28
  11. Destruction and Bliss – 9:44

Note[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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