Giuseppe Bringa

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Giuseppe Bringa (in greco Ὶωσῆφ Βρίγγας?; ... – 965) è stato un funzionario e ammiraglio bizantino. Durante i regni dell'imperatore Costantino VII (r. 945-959) e dell'imperatore Romano II (r. 959-963). Giuseppe Bringa servì come primo ministro sotto Costantino VII e reggente con Romano II. Dopo essersi invano opposto all'ascesa di Niceforo Foca al trono imperiale nel 963, fu esiliato in un monastero, dove morì nel 965.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Oro solidus dell'imperatore Costantino VII (r. 945-959) con suo figlio ed erede, Romano II.

Lo storico contemporaneo Leone il Diacono riporta che Bringa proveniva dalla Paflagonia[1]. Gradualmente salì la scala gerarchica fino al rango di Patrikios e al posto a corte di praepositus sacri cubiculi. L'imperatore Costantino VII lo nominò prima come sakellarios e poi drungarios (ammiraglio) della flotta imperiale, posizione che tenne fino alla morte dell'imperatore bizantino[2]. Quando il figlio dell'imperatore Costantino VII, Romano, salì al trono, nominò Bringa parakoimomenos (ciambellano). Il giovane imperatore bizantino preferiva trascorrere il suo tempo a caccia, mentre lasciava gli affari di stato a lui[3]. In questa veste, Bringas sventò un complotto contro Romano guidato da un gruppo di nobili intorno al magistros Peteinos Basil. I cospiratori furono arrestati, torturati ed esiliati, sebbene la maggior parte di loro, con l'eccezione di Peteinos, furono ben presto richiamati[4][5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Talbot, Sullivan, 2005, p 30.
  2. ^ ODB, p. 325.
  3. ^ Talbot, Sullivan, 2005, p. 34;. Garland 1999 pp 127-128
  4. ^ Talbot, Sullivan, 2005, pp. 34-35.
  5. ^ ODB, pp. 325-326.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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