Giovanni Senzani

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Giovanni Senzani (Forlì, 21 novembre 1942) è un terrorista italiano.

Criminologo ed ex esponente di primo piano della formazione guerrigliera denominata Brigate Rosse. Laureato in Giurisprudenza a Bologna, vince una borsa di studio del Cnr e svolge ricerche presso il carcere minorile di Ancona. Dal 1971 al 1978 dirige l'Enaip di Torre del Greco. In questo lungo periodo ha anche modo di trascorrere, da borsista del Cnr, un periodo presso l'Università di Berkeley, in California, per ricerche sul disadattamento minorile. Alla fine del 1978 ottiene l'insegnamento all'università di Firenze e Siena.

Attività terroristica

Entra per la prima volta in una indagine riguardante le Brigate Rosse nel settembre del 1978, per una telefonata fatta ad un docente universitario, medico chirurgo presso l'ospedale San Martino di Genova, sospettato di connivenza con il gruppo eversivo. In questa telefonata, fatta mentre era in corso il sequestro di Aldo Moro, Senzani chiedeva notizie delle condizioni di salute di un brigatista in carcere, rimasto ferito durante un'azione condotta in quei giorni a Torino. L'episodio dimostra che a quel tempo Senzani era già in contatto diretto con la colonna genovese delle BR.

Per quella telefonata, viene arrestato una prima volta nel marzo 1979, ma rilasciato dopo soli tre giorni. Appena liberato, entra in clandestinità e scala velocemente posizioni all'interno dell'organizzazione terrorista, fino a diventare uno dei terroristi di massimo prestigio, al fianco di Mario Moretti.
Insieme, i due progettano e portano a compimento il sequestro di Giovanni D'Urso, direttore dell'ufficio terzo della direzione generale degli istituti di prevenzione e pena, che è anche una delle ultime azioni unitarie delle BR prima della frammentazione in più sigle. Dopo l'arresto di Moretti e di Enrico Fenzi, cognato dello stesso Senzani (aprile 1981), è proprio il criminologo ad assumere la direzione unitaria dell'organizzazione. In tale ruolo, accentua la spinta movimentista e l'attenzione al mondo carcerario.
Nel dicembre '81, con la fondazione del Partito della Guerriglia, attua la frattura con l'ala militarista delle Br. Come leader delle BR-PdG, Senzani persegue l'intesa con strati sempre più ampi di proletariato ai limiti e al di fuori della legalità, camorra compresa, come nel caso del sequestro dell'assessore democristiano campano Ciro Cirillo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Ciro Cirillo.

Sotto la sua leadership ricade anche l'episodio di stampo mafioso del sequestro, interrogatorio e della feroce esecuzione di Roberto Peci, fratello di Patrizio Peci primo brigatista pentito. L'interrogatorio, eseguito dallo stesso Senzani, e l'esecuzione, con 11 proiettili, furono filmati[1]

Lo stesso argomento in dettaglio: Roberto Peci.

Giovanni Senzani viene arrestato definitivamente il 9 gennaio 1982, a Roma, in circostanze mai del tutto chiarite.

Situazione attuale

Il 29 gennaio del 1999, ottiene la semilibertà, dopo aver scontato 17 anni di carcere. Tornato a Firenze, cura il coordinamento editoriale della casa editrice Edizioni della Battaglia.

Nel 2001 suscitò alcune polemiche l'impiego dell'ex brigatista, attraverso una convenzione tra l'associazione di volontariato Pantagruel e la Regione Toscana, al centro di documentazione "Cultura della legalità democratica".

È definivamente libero dall'ottobre del 2004.

Note

  1. ^ [1]

Voci correlate