Giovanni Battista Unterveger

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Giovanni Battista Unterveger, Autoritratto, 1875 circa

Giovanni Battista Simone Unterveger (Trento, 21 novembre 1833Trento, 6 gennaio 1912[1]) è stato un fotografo italiano, il primo fotografo stabile del Trentino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giacomo Bresadola e William Alphonso Murrill

Il padre Giovanni Unterveger era impiegato del Magistrato di Trento come custode delle carceri, ma nel 1846 fu licenziato e privato della pensione a causa di inadempienze lavorative, dovute probabilmente all'alcolismo. La madre Domenica Moggioli era levatrice, ma aveva guadagni ridottissimi. La famiglia viveva quindi in condizione economiche molto difficili, dovendo contare sulla pubblica elemosina.

Dopo aver frequentato il seminario, diventò praticante nello studio di un pittore, per diventare pittore-decoratore. Entrò poi nella scuola di disegno di Agostino Perini, che decise di occuparsi personalmente della sua educazione, garantendogli anche un compenso. A causa di una malattia (era di salute cagionevole, con problemi in particolare al braccio destro) però Unterveger smise per un po' di frequentare Perini, che nel frattempo avviò una tipografia e fondò alcuni periodici, e si dedicò meno a seguirlo. Unterveger ricominciò quindi a lavorare anche come pittore-decoratore e a diventò apprendista anche del litografo Zippel.

Nel 1854 incontrò il dagherrotipista e fotografo Ferdinand Brosy,[2] che lo assunse come ritoccatore. Unterveger lo seguì nei suoi frequentissimi spostamenti e iniziò ad apprendere il mestiere. Qualche mese dopo Brosy lo sostituì con un pittore tedesco e Unterveger torno a Trento, dove lavorò come fotografo, pittore-decoratore e fabbricante di vernici e prodotti chimici. Collaborò col chimico Luigi Manetti, con cui inaugurò il primo studio fotografico di Trento, dedicandosi ai ritratti.

G. B. Unterveger, Veduta del santuario di San Romedio dal fondovalle, ante 1881

Successivamente si associò con Giovanni Battista Altadonna, a cui poi cedette l'attività: si trattò forse di un mero cambio di titolarità per sfruttare il maggior prestigio di Altadonna, pittore oltre che fotografo. Unterveger iniziò - per primo - a dedicarsi alla fotografia di paesaggi e monumenti trentini.[3]

Nel 1882 realizzò per la Società degli alpinisti tridentini l'album fotografico Vedute del Trentino, dedicando particolare attenzione ai castelli.[4]. Fra il 1880 e il 1894 pubblica quattro edizioni del suo Catalogo delle vedute e nel 1906 le sue Memorie.[5][6]

Nel 1896 lasciò lo studio al figlio Enrico. Morì a Trento nel 1912[1].

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

La Provincia autonoma di Trento possiede il fondo Unterveger comprendente 100 lastre al collodio[7] (il fotografo ne aveva realizzate migliaia, ma la maggior parte furono distrutte quando il figlio Enrico fu arrestato per le sue attività irredentistiche: quelle rimaste sono state esposte in una mostra nel 2002[6]) e 69 stampe.[8]

Nel 2013 alcuni suoi scatti sono stati al centro di una mostra al Castello del Buonconsiglio.[9]

Gli è stata intitolata una via a Trento nord.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Menapace 2002.
  2. ^ Roberto Caccialanza, Ferdinand Brosÿ e la sua famiglia: vita e attività dei dagherrotipisti itineranti, youcanprint self-publishing, 2019..
  3. ^ Archivio Fotografico Storico, su cultura.trentino.it, Trentino Cultura. URL consultato il 18 aprile 2018.
  4. ^ Roberto Pancheri (a cura di), L'Anaunia in posa, 2016, pp. 8-10.
  5. ^ Floriano Menapace, Per lo studio di casa nostra - L’illustrazione fotografica del Trentino. (G.B. Trener 1899) (PDF), in Vittorio Curzel, Beppo Toffolon (a cura di), Paesaggio trentino, fotografia territorio paesaggio, n. 3, Provincia autonoma di Trento – tsm Trentino School of Management, 2015.
  6. ^ a b Il presidente Dellai inaugura oggi pomeriggio la mostra di Palazzo Tambosi, a Trento IL TRENTINO DI FINE OTTOCENTO NELLE FOTOGRAFIE DI UNTERVEGER Cento lastre al collodio che decoreranno poi il Palazzo della Provincia [collegamento interrotto], su regioni.it, 27 settembre 2002. URL consultato il 19 aprile 2018.
  7. ^ Fondo Unterveger - Lastre al Collodio, su cultura.trentino.it, Trentino Cultura. URL consultato il 15 aprile 2018.
  8. ^ Fondo Unterveger - Album di Viaggi, su cultura.trentino.it, Trentino Cultura. URL consultato il 18 aprile 2018.
  9. ^ Buonconsiglio in bianco e nero, su buonconsiglio.it, Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provinciali. URL consultato il 15 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Caccialanza, Ferdinand Brosÿ e la sua famiglia: vita e attività dei dagherrotipisti itineranti, youcanprint self-publishing, 2019.
  • Stefania Lucchetta, Lo sguardo obiettivo. Giovanni Battista Unterveger e l'illustrazione fotografica del territorio, Fondazione Museo Storico del Trentino, 2013.
  • Floriano Menapace, Giovanni Battista Unterveger (1833-1912), in Poster Trentino, n. 4, 2002.

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