Gazzetta d'Alba

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Gazzetta d'Alba
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàsettimanale (martedì)
Generestampa locale
Formatotabloid
Fondazione1882
Sedepiazza San Paolo 12, Alba
EditoreSt. Pauls International srl, società del gruppo Periodici San Paolo
Tiratura15 500 copie (2017[1])
Direttoredon Giusto Truglia
Sito webwww.gazzettadalba.it
 

Gazzetta d'Alba è un settimanale italiano di ispirazione cattolica, fondato ad Alba nel 1882 con una tiratura attuale di circa 15 000 copie settimanali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La sede della Gazzetta d'Alba

Il periodico fu fondato il 3 giugno 1882[2] da un'idea di monsignor Lorenzo Carlo Pampirio. Dal 1885 al 1900 fu particolarmente diffuso, tanto che la pubblicazione diventò bisettimanale. Diversa è la situazione nel 1910 che porterà ad una scissione interna e alla creazione del giornale Alba nuova che si risolse poco dopo[3]. Nel 1913 la direzione del giornale venne affidata a don Giacomo Alberione, su incarico del vescovo di Alba Giuseppe Francesco Re, grazie a cui verrà successivamente diffusa sotto il gruppo Edizioni San Paolo[4]. Il 18 febbraio 1914 la proprietà del giornale passa dalla Associazione buona stampa a don Alberione che prende anche i debiti precedentemente cresciuti[5]. Nel 1919 venne deciso di portare il periodico nelle case di ogni famiglia, nonostante l'analfabetismo diffuso e i vari problemi del primo dopoguerra, aumentando la tiratura a 10 000 copie, un numero elevato per l'epoca[3].

Per un periodo non venne pubblicato assiduamente, in quanto alcuni numeri non vennero messi in commercio, ma dal 9 febbraio 1944 venne decisa la divulgazione quindicinale, secondo le deliberazioni del ministero della Cultura[6]. Alcuni degli articoli storici sono custoditi presso la Biblioteca Civica di Alba[7].

Nel 2002 la Società San Paolo promosse il concerto Musica Caeli in occasione dei centoventi anni dalla nascita del settimanale, oltreché per ricordare la nascita di Famiglia Cristiana, La Domenica e Vita Pastorale[3]. L'anno successivo, quando don Antonio Rizzolo diventò direttore della Gazzetta, il giornale non è scritto in bianco e nero, ma a colori con contenuti digitali e rinnovando la grafica[8].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Al giornale contribuiscono circa sei giornalisti e ottanta collaboratori che in un'ottica cristiana scrivono circa ottanta pagine settimanali, precedentemente sessanta[4], raccontando i fatti che avvengono principalmente a livello locale. Con il passare degli anni, è stato aperto anche uno spazio digitale dove leggere le notizie[1].

Ha un bacino di utenza che copre Alba e Bra, oltre ai paesi di Langa e Roero. Il giornale fa parte della Federazione italiana settimanali cattolici[8].

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Tra i suoi direttori si possono ricordare don Giacomo Alberione dal 1913, successivamente Paolo Cirio[9], Lamberto Schiatti[10], don Antonio Rizzolo, dirigente del giornale dal 2003 al 2016, quando gli è succeduto don Giusto Truglia[8] che attualmente ricopre la carica.

Firme[modifica | modifica wikitesto]

La seguente è una lista parziale dei giornalisti che hanno fatto o ne fanno attualmente parte delle firme del settimanale:

  • Cristian Borello
  • Marcello Pasquero

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 il giornale ha vinto un premio al Meeting nazionale dei giornalisti cattolici e non nella sezione 50&più per il pezzo "Racconto della storia di Marilena e Sergio volontari presso la casa di riposo di Guarene (Cn)" del giornalista Marcello Pasquero[11], così come nel 2016, ma quest'anno per "La fede al tempo del Bataclan" nella sezione giornalismo[12]. L'anno successivo ha invece ricevuto il premio come miglior portale[13].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gazzetta d'Alba: 135 anni di presenza sul territorio, fisc.it, 24 maggio 2017. URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2018).
  2. ^ Gazzetta d'Alba festeggia 135 anni con il concerto Spirituality e con la Messa trasmessa dalla Rai, targatocn.it, 23 maggio 2017. URL consultato il 25 aprile 2018.
  3. ^ a b c Da oltre cent’anni la voce delle Langhe e del Roero, sanpaolo.org. URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2018).
  4. ^ a b Settimanali e Periodici Diocesani, su fisc.it. URL consultato il 2 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2018).
  5. ^ La Civiltà cattolica. URL consultato il 25 aprile 2018.
  6. ^ F. Angeli, Regione Piemonte, Cattolici, guerra e resistenza in Piemonte, 1987, p. 196. URL consultato il 25 aprile 2018.
  7. ^ Giovanni Romano, Fondazione Ferrero, Macrino d&Alba, L'Artistica Editrice, 2001, p. 207. URL consultato il 25 aprile 2018.
  8. ^ a b c Don Giusto Truglia è il nuovo direttore della Gazzetta d'Alba, gruppoeditorialesanpaolo.it, 17 ottobre 2016. URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2018).
  9. ^ Catalogo dei periodici italiani, Bibliografica, 1983. URL consultato il 25 aprile 2018.
  10. ^ Roberto Maini, Catalogo dei periodici italiani, Bibliografica, 1995. URL consultato il 25 aprile 2018.
  11. ^ Papa Francesco ha inviato un messaggio al meeting dei giornalisti di Grottammare, lanuovariviera.it. URL consultato il 24 giugno 2015.
  12. ^ Clarus vince! Miglior sito tra i portali di informazione cattolica, clarusonline.it, 20 giugno 2016. URL consultato il 25 aprile 2018.
  13. ^ Gazzetta trionfa nella sfida dei giornalisti a Pescara del Tronto, gazzettadalba.it, 4 luglio 2017. URL consultato il 25 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianfranco Maggi, Gianni Boffa, Alba e la sua Gazzetta, Gazzetta d'Alba, 2002.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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