Frenulo linguale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Frenulo linguale
La cavità della bocca: al centro si nota il frenulo linguale.
Versione sagittale di bocca, faringe e naso: al centro si nota il frenulo
Anatomia del Gray(EN) Pagina 1125
Localizzazione anatomicacavità orale
Identificatori
MeSHA14.549.885.431
TAA05.1.04.012
FMA54659

Il frenulo linguale è una piccola parte di tessuto che si ritrova all'interno della bocca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Con la lingua alzata si mostra il frenulo linguale

Una volta esisteva l'abitudine in Italia di recidere il frenulo linguale, a ciò il primo ad opporsi fu Girolamo Fabrici d'Acquapendente[1]

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

Il frenulo linguale unisce la parte sottostante della lingua al basamento della cavità orale, a differenza dei frenuli delle labbra contiene fibre elastiche.[2] Lo si può osservare sollevando la lingua.

Malformazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il frenulo linguale può presentare delle malformazioni sin dal nascita:

Se il frenulo appare corto e grosso può porre problemi per quanto riguarda la distanza fra i denti, creando un diastema anomalo.[3] In casi eccessivi, quando il tessuto che costituisce il frenulo non sia abbastanza lungo da consentire il normale funzionamento della lingua si viene a mostrare il quadro clinico definito come anchiloglossia.[4]. Tale anomalia limitando la mobilità della lingua complica alcune attività della vita quotidiana: si mostra difficoltà nell'articolare il linguaggio o nel contribuire al lavoro meccanico durante la masticazione del cibo.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

In caso di frenulo eccessivamente corto sin dalla nascita si può intervenire mediante alcuni piccoli interventi chirurgici: frenulotomia,[5] o in alternativa la frenuloplastica, essi restituiranno la normale mobilità alla lingua, che potrà pertanto assolvere alle sue funzioni.

Patologia[modifica | modifica wikitesto]

Indirettamente il frenulo linguale è interessato dalla ranula, in quanto divide le due cisti[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salvatore de Renzi, Storia della medicina Italiana pp. 298-299, Filiatre-Sebezio, 1845, ISBN 978-88-212-0563-7.
  2. ^ Gastone Lambertini, Anatomia umana seconda edizione p. 605, PICCIN, 1977, ISBN 978-88-212-0563-7.
  3. ^ Albini Riccioli, Vademecum di ortognatodonzia: prevenzione delle malocclusioni: testo-atlante p. 132, PICCIN, 1983, ISBN 978-88-212-0922-2.
  4. ^ Chu MW, Bloom DC., Posterior ankyloglossia: A case report., in Int J Pediatr Otorhinolaryngol., vol. 73, 1973, pp. 881-3.
  5. ^ Cunha RF, Silva JZ, Faria MD., Clinical approach of ankyloglossia in babies: report of two cases, in J Clin Pediatr Dent., vol. 32, 2008, pp. 277-81.
  6. ^ Guido Gallusi, Compendio di odontostomatologia pediatrica p. 161, PICCIN, 1985, ISBN 978-88-299-0372-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frank H. Netter, Atlante di anatomia umana, terza edizione, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2976-7.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]