Franz von Lenbach

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Franz von Lenbach

Franz von Lenbach (Schrobenhausen, 13 dicembre 1836Monaco di Baviera, 6 maggio 1904) è stato un pittore tedesco, specializzato in ritratti.

Giovane pastore, 1860

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Per assecondare i desideri del padre s'iscrisse alla Scuola di arti e mestieri di Landshut e lì studiò, dal 1847 al 1852, anno in cui entrò al Politecnico di Augusta (Germania). Visse a Monaco di Baviera, nella villa italiana che apriva ogni giorno a visitatori, ai quali mostrava le sue ultime creazioni. Alla pittura giunse tardi, nel 1857, quando s'iscrisse all'Accademia di belle arti di Monaco.[1] Si distinse per il dipinto Contadini che fuggono sotto un temporale.

Fece ritratti all'imperatore Guglielmo I, al re di Prussia, al principe Otto von Bismarck e al maresciallo prussiano Helmuth Karl Bernhard von Moltke.

Compì viaggi di studio in Italia e in Fiandra, assimilando l'arte di Tiziano, del Giorgione e dei pittori fiamminghi del Seicento. Realizzava copie di tele celebri.[1] A Roma, dove si fermò nel 1858-1859, era in compagnia di Karl Theodor von Piloty, che era stato suo maestro all'Accademia. Tornò a Roma nel 1863-1864, per eseguire su commissione copie di quadri famosi e celebrati. Per un breve periodo fu anche a Madrid, per copiare tele di Velazquez.[1]

Nelle sue opere rendeva molto scura la tonalità del fondo, in modo tale che la luce si concentrasse sul viso (o su gambe e braccia) della persona ritratta, per dare così maggiore risalto al soggetto del dipinto.

Eseguì un ritratto di papa Leone XIII che tuttavia lo rifiutò, considerandolo di qualità scadente: Lenbach aveva dipinto il papa nell'istante in cui si alzava e nei suoi occhi era concentrata la luce. Il dipinto fu esposto a Monaco, nella Galleria Moderna, accanto ad un ritratto di Bismarck e a quello di Ignaz Döllinger, teologo cattolico. Secondo Lenbach le tre figure rappresentano tre forze: l'azione, il pensiero, la politica. Divenne membro dell'Accademia di belle arti di Berlino (1883) e di Anversa (1891).

Il Lenbach era considerato un pittore di maniera, perché ripeteva la stessa tipologia di ritrattoː ma egli rappresentava le persone usando un fine intuito psicologico e sapeva dipingere una personalità in forma aulica, esattamente come il suo committente desiderava essere ritratto.

Sua allieva fu la pittrice austriaca Elise Ransonnet-Villez. Opere di Franz von Lenbach sono conservate nella Galleria Lenbach, a Monaco di Baviera, creata in quella che un tempo era la sua abitazione.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 418.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Valsecchi, I paesaggisti dell'800, Milano, Electa-Bompiani, 1972 p. 319, tav. 222, SBN IT\ICCU\SBL\0437189.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7518656 · ISNI (EN0000 0001 2119 5124 · BAV 495/208847 · Europeana agent/base/150632 · ULAN (EN500009477 · LCCN (ENn80122677 · GND (DE118571516 · BNF (FRcb14795159x (data) · J9U (ENHE987007264462205171 · CONOR.SI (SL90531171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80122677