Fondazione Stauffer

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Fondazione Stauffer
TipoFondazione
Fondazione19 ottobre 1970
FondatoreWalter Stauffer
ScopoCentro di Musicologia
Sede centraleBandiera dell'Italia Cremona
PresidenteAlessandro Tantardini
Sito web

Fondazione Stauffer, è un centro di ricerca e formazione privato per la musicologia. Costituita nel 1970 a Cremona per volontà dell'imprenditore italo-svizzero Walter Stauffer, la Fondazione ha lo scopo di favorire e sostenere l'alta formazione musicale per strumentisti ad arco, l'insegnamento della liuteria tradizionale cremonese e la ricerca in ambito musicologico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La donazione di Walter Stauffer[modifica | modifica wikitesto]

La Fondazione Stauffer nasce il 29 luglio 1969 da una donazione di 100 milioni in buoni del tesoro fatta da Walter Stauffer al Comune di Cremona[1]. La donazione serviva all'acquisto di un immobile che ospitasse le varie realtà finalizzate all'istruzione degli studi liutari, facendo tesoro della liuteria tradizionale cremonese a partire dai grandi liutai Andrea Amati, Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù. Le istituzioni da insediare nell'immobile dovevano essere:

  • la Scuola di Liuteria;
  • il Museo Stradivariano;
  • la Scuola di Musica;
  • la Scuola di Paleografia musicale;
  • l'eventuale Facoltà di Musicologia;
  • la Biblioteca Gaetano Cesàri;
  • un convitto per ospitare gli studenti.

L'immobile scelto fu il palazzo Raimondi-Bellomi[2] che all'epoca erano stati donati dalla famiglia Bellomi-Boccaccio a due istituti del comune di Ostiano. L'acquisto venne completato il 27 luglio 1970[3] e successivamente il 19 ottobre 1970 venne sottoscritto l'atto che costituiva il "Centro di Musicologia Walter Stauffer", che porta il nome del suo fondatore Walter Stauffer.

Il Centro di Musicologia Walter Stauffer[modifica | modifica wikitesto]

L'atto di fondazione[4] del Centro di Musicologia fu stipulato alla presenza di Ennio Zelioli Lanzini e Giovanni Lombardi, il primo ex Presidente del Senato e il secondo ex Sindaco di Cremona e Senatore, a sostegno dell'importanza che aveva l'iniziativa di Walter Stauffer. La necessità di istituire il Centro di Musicologia era sorta per garantire che le finalità della donazione iniziale fossero rispettate dal Comune di Cremona e, per rafforzare il supporto, all'atto di fondazione del Centro furono accreditati altri 100 milioni di lire[5]. Il successivo testamento di Walter Stauffer assegnava al Centro ulteriore liquidità e beni in Italia, Svizzera e Germania, in modo da rendere autosufficiente l'istituzione. Le rendite dei beni servivano a finanziare le borse di studio per facilitare il soggiorno a Cremona di giovani studenti che aspiravano allo studio musicale e di liuteria. Le borse di studio sono ancora erogate e sono rivolte a finanziare gli studenti della Scuola di Liuteria e del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.

Palazzo Raimondi, sede istituzionale della Fondazione Stauffer e del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.
Palazzo Raimondi, sede istituzionale della Fondazione Stauffer e del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.

I lavori per la sede a Palazzo Raimondi-Bellomi iniziarono nel settembre 1972, nel frattempo Walter Stauffer sostenne l'iniziativa di Raffaello Monterosso per ospitare la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale[6] nel complesso assieme alla Biblioteca Gaetano Cesàri[7]. Successivamente un rappresentante del Centro di Musicologia Walter Stauffer venne invitato nel Consiglio della Scuola di Liuteria[8], mentre nel 2013 il Centro è tra i fondatori della Fondazione del Museo Stradivariano[9] chiudendo il cerchio delle volontà di Walter Stauffer.

Palazzo Raimondi, particolare degli affreschi sul cornicione della facciata su Corso Garibaldi.
Palazzo Raimondi, particolare degli affreschi sul cornicione della facciata su Corso Garibaldi.

Fondazione Stauffer[modifica | modifica wikitesto]

Con la morte di Walter Stauffer nel 1974, il presidente del Centro di Musicologia divenne l'amico e notaio di una vita Giuseppe Gambaro che ricoprirà la carica fino al 1989. Il ruolo che svolse Gambaro fu duplice: da una parte adempiere alle finalità della Fondazione e dall'altro preservare il patrimonio ereditato dai lasciti di Stauffer. I primi anni furono dedicati a definire quali aziende della Stauffer Spa mantenere e quali dismettere[10], in un regime di grande economia per riservare la massima disponibilità alle iniziative, alle borse di studio e alla sistemazione della sede. Durante il suo mandato fu completata la ristrutturazione della sede del complesso Raimondi-Bellomi, e la fornitura di strumenti musicali e tecnici sia per la Scuola di Liuteria che per il Dipartimento di Paloegrafia e Filologia Musicale. Vennero introdotti dal 1974 corsi integrativi di violoncello, di intaglio e plastica, oltre all'erogazioni di nuove borse di studio per la Scuola di Liuteria. Nel frattempo venivano finanziate le pubblicazioni di musicologi, la cui raccolta sarà acquisita nel 1991[11] dalla biblioteca del Dipartimento di Paleografia e Filologia Musicale diventando il Fondo Stauffer. La Fondazione finanzierà negli anni attività come la Cooperativa Editoriale Liutaria fondata da Gio Batta Morassi e manifestazioni come il Festival Claudio Monteverdi della Fondazione Teatro Ponchielli, di cui la Fondazione Stauffer è socio fondatore.

Nel 1986 Gambaro, su suggerimento di Andrea Mosconi, istituì all'interno della Fondazione Stauffer l'Accademia Stauffer con lo scopo di formare i musicisti di strumento ad arco.

Giuseppe Gambaro, per la gestione della Fondazione, viene insignito della Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte nel 1988[12].

Negli anni successivi alla gestione Gambaro, la Fondazione ha continuato a crescere[13] contando, nel 2013, di un bilancio di 3 milioni di euro, con cui finanzia tutte le attività e i corsi completamente gratuiti per gli studenti ammessi dell'Accademia Stauffer, la copertura dei costi di materiale della Scuola di Liuteria, e il finanziamento dell'Orchestra da Camera Italiana.

Palazzo Stauffer nel 2013 prima del restauro
Palazzo Stauffer nel 2013 prima del restauro
Ingresso principale di Palazzo Stauffer, sede dal 2015 della Fondazione Stauffer.
Ingresso principale di Palazzo Stauffer, sede dal 2015 della Fondazione Stauffer.

Collezione Stauffer[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1980 la Fondazione Stauffer, grazie al presidente Gambaro, iniziò l'acquisizione di alcuni capolavori della liuteria tradizionale cremonese, con l'acquisizione del violino, oggi detto Stauffer, di Giuseppe Guarneri del Gesù del 1734. Successivamente saranno acquisiti altri strumenti tra cui spiccano il violino Enrico Ceruti del 1868, la viola “Stauffer” di Andrea Amati del 1615 e il violoncello “Stauffer – ex Cristiani” di Antonio Stradivari del 1700. Gli strumenti sono esposti al Museo del Violino.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro Città di Cremona - nastrino per uniforme ordinaria
«[...] quale riconoscimento al contributo per la formazione dei migliori interpreti del concertismo mondiale, garantendo così la trasmissione di quei saperi che perpetuano la grande scuola solistica e cameristica italiana, del suo sostegno alle attività culturali e musicali della nostra città e del suo generoso e dinamico mecenatismo verso le istituzioni locali, pubbliche e private, attuando concretamente la volontà di Walter Stauffer uomo dotato di profondo intuito e sensibilità, che molto si è speso per Cremona e a favore dei giovani talenti.[14]»
— Cremona 17 marzo 2014

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Atto n. 12612/6856 di repertorio del notaio Giuseppe Gambaro.
  2. ^ Il complesso Raimondi-Bellomi è costituito da più corpi di fabbrica sviluppati dalla struttura originaria di fine del XV secolo. I fabbricati, che formano un'ampia corte interna porticata, oggi ospitano alcuni uffici amministrativi e la sede istituzionale della Fondazione Stauffer, e il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.
  3. ^ Atto notarile di compravendita numero 13366/7124 di repertorio a rogito del notaio Giuseppe Gambaro. L'atto faceva seguito ad un altro atto 12671/6881 del 25 settembre 1969 che perfezionava la Delibera Comunale 15578/927, che prevedeva l'accordo per l'acquisto dell'immobile per 99.185.810 lire da versare entro il 31 luglio 1970 a stipula del contratto d'acquisto.
  4. ^ Atto costitutivo di fondazione, 19 ottobre 1970, rogito presso il Notaio Gambaro, numero 13486/7171 di repertorio: sette i commi dell'atto, diciotto gli articoli dello Statuto (parte integrante dell'atto).
  5. ^ La somma viene indicata al punto 4 dell'atto di fondazione.
  6. ^ Storia del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, su mbc.dip.unipv.it.
    «L'attuale Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali è l'esito di una storia iniziata nel 1952 con l'istituzione a Cremona della Scuola di Paleografia Musicale all'interno dell'Università degli Studi di Parma [...]. Nel 1970 assunse la denominazione di Scuola di Paleografia e Filologia Musicale, che mantenne quando passò all'Università degli Studi di Pavia con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 ottobre 1971. Nel 1972 avvenne il trasferimento a palazzo Raimondi-Bellomi, donato da Walter Stauffer al Comune di Cremona, e fu approvata la collocazione presso la nuova sede della sezione musicologica "Gaetano Cesari" della Biblioteca Statale di Cremona. Nello stesso anno divenne direttore della Scuola il prof. Raffaello Monterosso.»
  7. ^ Elena Contucci Quintani, Walter Stauffer - Uno svizzero cremonese e la sua fondazione, Centro di Musicologia "Walter Stauffer", 2002, p. 98.
  8. ^ Richiesta della Scuola di Liuteria in data 2 gennaio 1973. Il rappresentante individuato dal Centro Stauffer sarebbe poi stato proposto alla Regione Lombardia per la nomina nel CdA dell'istituto per il successivo triennio.
  9. ^ Atto costitutivo del 27 marzo 2013
  10. ^ Elena Contucci Quintani, Walter Stauffer - Uno svizzero cremonese e la sua fondazione, Cremona, Centro di musicologia Walter Stauffer, 2002, pp. 138-140.
  11. ^ Biblioteca del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali - cenni storici, su biblioteche.unipv.it.
    «Nel 1991 poi, con la l’acquisizione in regime di comodato del fondo librario istituito dal Centro di musicologia Walter Stauffer, che ha sede nello stesso Palazzo Raimondi, la biblioteca acquista l’attuale articolata fisionomia.»
  12. ^ Onorificenze del Quirinale, su quirinale.it.
  13. ^ Pierluigi Panza, La Casa dei violinisti riscalda il mito di Cremona, in Corriere della Sera, 14 dicembre 2015. URL consultato il 3 ottobre 2023.
    ««La Fondazione Stauffer», racconta il presidente Paolo Salvelli, «si fonda sul patrimonio lasciato dal fondatore e ha un bilancio di 3 milioni l’anno. Sostiene molte realtà cremonesi che, altrimenti, non esisterebbero. Come la Scuola internazionale di liuteria, la scuola statale a cui rimborsiamo il materiale per la costruzione dei violini. Per l’università abbiamo costituito un fondo di cinquemila volumi, sosteniamo il Festival Monteverdi, siamo soci fondatori del Museo del violino e, fiore all’occhiello, abbiamo i corsi della nostra Accademia, dalla quale è nata l’Orchestra da Camera italiana»»
  14. ^ https://www.cremonaoggi.it/2014/04/29/medaglia-doro-citta-di-cremona-alla-stauffer-cerimonia-il-20-maggio/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elena Contucci Quintani, Walter Stauffer - Uno svizzero cremonese e la sua fondazione, Cremona, Centro di musicologia Walter Stauffer, 2002.
Controllo di autoritàVIAF (EN142052335 · J9U (ENHE987007454389805171