Fondazione di Modena

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Fondazione di Modena
Palazzo Montecuccoli degli Erri, sede dal 1993 della Fondazione di Modena
TipoFondazione bancaria
Fondazione1991
ScopoAttività filantropica nei settori arte, cultura, ricerca e solidarietà sociale
Sede centraleBandiera dell'Italia Modena
Area di azioneProvincia di Modena
PresidenteMatteo Tiezzi
DirettoreLuigi Benedetti
Sito web

La Fondazione di Modena è una fondazione bancaria italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Fondazione di Modena, originariamente denominata Fondazione Cassa di Risparmio di Modena[1], è stata costituita il primo agosto 1991, dopo la fusione della Cassa di Risparmio di Modena ed il Monte di Bologna e Ravenna nella Carimonte Banca S.p.A., secondo quanto previsto dalla legge 218/90 “Amato-Carli”. Dalla fusione del Credito Romagnolo con Carimonte Banca S.p.a. è nata Rolo Banca 1473, successivamente entrata a far parte del gruppo UniCredit[2].

La Cassa di Risparmio di Modena, fondata nella prima metà dell'Ottocento, era un ente pubblico nel quale convivevano due anime: quella rivolta all'esercizio del credito e quella rivolta a effettuare interventi di utilità sociale nei confronti della comunità. La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena persegue le tradizioni civiche e filantropiche che erano proprie della Cassa di Risparmio di Modena e si prefigge – come espresso nel suo Statuto - “la promozione della ricerca scientifica e delle attività culturali, in particolare attraverso la conservazione, il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico-culturale e ambientale, nonché le attività di rilevante valore sociale, volte principalmente alla formazione giovanile e alla tutela delle categorie più deboli”[3].

Sede[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1993 la sede dell'ente è Palazzo Montecuccoli, in via Emilia Centro, 283, a Modena: un edificio sorto nella seconda metà del Settecento sulle vestigia di una chiesa dedicata a San Biagio, abbattuta nel 1775 nell’ambito del progetto di sistemazione del tracciato della via Emilia voluto da Francesco III. Sull'area della chiesa e della canonica fu costruito, con un progetto di Raimondo Cavazzuti, il palazzo dei Conti Munarini, che divenne successivamente di proprietà della famiglia Montecuccoli degli Erri. Considerevoli sono stati gli interventi progettati e diretti nell’ultimo decennio del secolo scorso dall’ingegnere Vincenzo Maestri per conto del marchese Giuseppe Montecuccoli degli Erri, che conferirono al palazzo, derivato dall’unione di più edifici, l’aspetto che ha tuttora[4].

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Il patrimonio della Fondazione, costituito dal patrimonio dell’Ente Cassa di Risparmio di Modena e da proventi di partecipazioni bancarie dirette e indirette, è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari. La Fondazione non può quindi esercitare funzioni creditizie, né erogare finanziamenti o sovvenzioni.

L’ambito di operatività della Fondazione è riferito prevalentemente al territorio della provincia di Modena.

Le aree di intervento[5] sono:

  • Arte, attività e beni culturali
  • Ricerca scientifica e tecnologica
  • Attività di rilevante valore sociale

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito ModenaToday.it, su modenatoday.it.
  2. ^ Birindelli, G. (2002). Strutture proprietarie e sistemi di governance: riflessioni sull'esperienza delle banche italiane (Vol. 219). FrancoAngeli. (pp.103 -104).
  3. ^ Sito web della Fondazione di Modena (PDF), su fondazionedimodena.it. URL consultato il 24 gennaio 2020.
  4. ^ Belloi, P., & Colombini, E. (1992). Guida di Modena: manuale per l'uso storico artistico della città utile al modenese e al viaggiatore. E. Colombini editore..
  5. ^ Sito web di European Foundation Center, su efc.be. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • N. Delai, Valutare il non profit. Per una misurazione condivisa delle attività associative, Pearson Paravia Bruno Mondadori, 2005.
  • Pier Luigi Sacco, Il fundraising per la cultura, Meltemi Editore srl, 2006.
  • Local Economic and Employment Development (Program)/Organisation for Economic Co-operation and Development, Investment strategies and financial tools for local development, a cura di Greg Clark e Debra Mountford, OECD Publishing, 2007.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN121792576 · ISNI (EN0000 0000 8190 2348 · LCCN (ENno2001039593 · J9U (ENHE987007310774205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2001039593