Follie di Brooklyn

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Follie di Brooklyn
Titolo originaleThe Brooklyn Follies
AutorePaul Auster
1ª ed. originale2005
1ª ed. italiana2005
GenereRomanzo
Lingua originaleinglese
AmbientazioneBrooklyn
ProtagonistiNathan Glass

Follie di Brooklyn (The Brooklyn Follies) è un romanzo dello scrittore statunitense Paul Auster pubblicato nel 2005 e ambientato nel quartiere di Brooklyn a New York, luogo che la prestigiosa testata giornalistica The Guardian ha definito, sulla scorta di un'attenta lettura del libro, "La città dei sognatori"[1]

Il libro è stato tradotto in polacco[2], portoghese[3], macedone[4], ebraico[5], galiziano[6], basco[7], serbo[8], spagnolo[9], italiano e molte altre lingue[10].

Il romanzo racconta la storia di Nathan Glass, che torna a Brooklyn dopo cinquantasei anni di assenza dalla zona di New York in cui i suoi genitori lo avevano cresciuto prima di trasferirsi altrove. Si sta riprendendo da un cancro ai polmoni ed è alla ricerca di "un posto tranquillo per morire". È in pensione, ha divorziato dalla moglie Edith e fatica a mantenere una buona relazione con la figlia Rachel. Vince la sua battaglia con il cancro e decide di annotare, per un libro da pubblicare in futuro, momenti, impressioni, eventi, storie ed incontri delle sue giornate a Brooklyn. Il titolo provvisorio è "The Book of Human Folly". Il progetto si sviluppa mentre Nathan, inizialmente privo di stimoli e quasi arresosi all'eventualità della morte, incontra Tom Wood, l'amato nipote con cui ritrova una gradevole consuetudine di confidenza. Lo seguirà nella sua passione per i libri e nelle sue difficoltà a costruirsi una carriera d'insegnante come sarebbe stato suo desiderio. Affronterà con lui le incertezze dell'esistenza.

Attraverso questa relazione sarà coinvolto nella vita della nipote Aurora e di sua figlia Lucy, conoscerà dei vicini pronti a stabilire con lui dei rapporti, recupererà insomma una dimensione esistenziale positiva correlata alla coscienza del carattere effimero della condizione umana. La sua "nuova vita" di relazione, che dà il titolo a uno dei capitoli conclusivi del libro, si basa sulla certezza della vanità dell'esistenza della gente comune, che non lascia traccia di sé. Di qui il progetto editoriale della stesura e pubblicazione di biografie commissionate da parenti e amici delle persone ordinarie, la cui memoria rischia di svanire, per far sì che qualcosa - pagine e parole - sopravviva alle loro esistenze e sia a disposizione di chi le ha amate. Mai sottovalutare il potere dei libri, dice il narratore.

Edizioni in italiano

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  • Paul Auster, Follie di Brooklyn, traduzione di Massimo Bocchiola, Torino: Einaudi, 2005
  • Paul Auster, Follie di Brooklyn, traduzione di Massimo Bocchiola, Roma: La Biblioteca di Repubblica-L'Espresso, 2018
  1. ^ (EN) A city of dreamers, su theguardian.com. URL consultato il 28 luglio 2024.
  2. ^ (EN) Szaleństwa Brooklynu, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  3. ^ (EN) Desvarios no Brooklyn, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  4. ^ (EN) Brukliski budalaštini, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  5. ^ (EN) שגיונות ברוקלין/ Shigyonot Bruḳlin, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  6. ^ (EN) Brooklyn follies, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  7. ^ (EN) Brooklyngo erokeriak, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  8. ^ (EN) Bruklinska revija ludosti, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  9. ^ (EN) Bogeries de Brooklyn, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.
  10. ^ (EN) The Brooklyn Follies by Paul Auster, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 luglio 2024.

Collegamenti esterni

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