Finestra inginocchiata
La finestra inginocchiata è un tipo di apertura usata a partire dal Cinquecento soprattutto in area toscana.
Si tratta di un tipo monumentale di finestra usato esclusivamente al pian terreno, dove il davanzale poggia su due sostegni sporgenti che assomigliano a due "gambe" dal ginocchio in giù, da cui il nome. Tipica del periodo manierista e del barocco toscano, è di solito incorniciata e coronata da timpano chiusa da una grata e con eventuali decorazioni, spesso zoomorfe: per esempio i due sostegni vengono spesso scolpiti come zampe leonine e talvolta lo spazio tra essi è decorato da un bassorilievo.
La prima finestra inginocchiata è tradizionalmente quella di palazzo Medici Riccardi a Firenze, attribuita a Michelangelo[1], che venne realizzata per occupare il grande arco di un portale che un tempo conduceva a una loggia di famiglia.
Tra gli architetti che si sono sbizzarriti nella creazione e decorazione di finestre inginocchiate ci furono Bartolomeo Ammannati e Bernardo Buontalenti.
Note
- ^ Ne rimane un disegno di sua mano a Casa Buonarroti e l'invenzione è citata anche da Vasari.
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