Filmografia della Savoia Film

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Voce principale: Savoia Film.

La filmografia della "Savoia Film" si estende dal 1911 al 1918, anche se la parte prevalente della produzione è concentrata negli anni precedenti la Prima guerra mondiale, dal 1911 al 1914. Dopo il 1918 la società ha continuato ad esistere per alcuni anni, ma senza più produrre in proprio nuovi titoli, anche se alcuni film risultano usciti sugli schermi negli anni successivi.

Per la ricostruzione della filmografia completa della "Savoia" si è fatto riferimento ai vari volumi editi dal C.S.C. e da E.R.I. relativi al cinema muto italiano, limitatamente ai titoli dei film a soggetto, argomento di quella collana. Per quanto riguarda i pochi documentari, i titoli sono stati ricavati dall'opera di Maria Adriana Prolo, citata nella bibliografia, da cui sono stati tratte anche alcune limitate integrazioni ai film a soggetto.

Le fonti in qualche caso divergono sull’attribuzione di un titolo ad un anno specifico, poiché vengono utilizzati criteri diversi: c'è chi considera l'anno della produzione, oppure la data del visto di censura (ma in questo caso va tenuto conto che nel 1913 molte opere già uscite anni prima, furono sottoposte ad un nuovo nulla osta del neonato ufficio nazionale di "revisione cinematografica"), oppure il giorno della disponibilità della copia o della data della prima visione, ecc. Per quanto noto e possibile, le opere sono state classificate secondo quel che risulta l'anno di uscita, criterio che potrebbe generare qualche differenza nel conteggio delle pellicole per ogni anno di attività aziendale. Caratteristica delle opere della "Savoia" è la scarsissima indicazione, ancora più carente che in quella di altre aziende, degli interpreti e, ancor più, dei registi, i cui nomi raramente compaiono in quanto le fonti non li hanno individuati.

Dell'azienda torinese è rimasto veramente molto poco, con un tasso di perdita superiore persino a quello già elevato di altre Case. Infatti dei circa 220 titoli attribuiti alla "Savoia" dalle fonti citate (film a soggetto più documentari) oggi, secondo la recente ricerca di Aldo Bernardini (citata nella bibliografia) ne sono sopravvissuti soltanto una dozzina, e non sempre completi. Pochi di essi sono custoditi in cineteche ed archivi italiani, com’è il caso del colossal In hoc signo vinces, per quanto incompleto, e dell'unico documentario superstite Tra le pinete di Rodi. Assieme al film storico “costantiniano” hanno superato le traversie del tempo altri due film diretti da Oxilia ed interpretati dalla Jacobini, cioè Il cadavere vivente (negli Stati Uniti) e il focolare domestico. Della serie di” Rirì” restano due sole comiche (una comprende anche “Pipetto”) di cui una si trova a Londra. Perduti invece il primo successo della "Savoia", il "colossal" Erodiade e la rievocazione, anch'essa di notevole lunghezza, della vita di Torquato Tasso. Mancano all'appello anche tutti i film patriottici del periodo bellico.

Nelle poche pellicole superstiti sono presenti quattro interpretazioni di Adriana Costamagna, e poche altre di Cristina Ruspoli, Dillo Lombardi, Lydia Quaranta ed Antonietta Calderari.


1911[modifica | modifica wikitesto]

1912[modifica | modifica wikitesto]

1913[modifica | modifica wikitesto]

1914[modifica | modifica wikitesto]

1915[modifica | modifica wikitesto]

1916[modifica | modifica wikitesto]

1917[modifica | modifica wikitesto]

1918[modifica | modifica wikitesto]

1919[modifica | modifica wikitesto]

1920[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il cinema muto italiano, annate dal 1911 al 1920, edite in varie anni da C.S.C. - E.R.I. ISBN diversi
  • Maria Adriana Prolo, Il cinema muto italiano, Milano, il Poligono, 1951, ISBN non esistente
  • Aldo Bernardini, Le imprese di produzione del cinema muto italiano, Bologna, Persiani, 2015, ISBN 978-88-98874-23-1

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