Ferrovia del Vouga
Ferrovia del Vouga | |
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Nome originale | Linha do Vouga |
Stati attraversati | Portogallo |
Inizio | Espinho |
Fine | Aveiro |
Attivazione | 1908 |
Gestore | Comboios de Portugal |
Precedenti gestori | Companhia do Vale do Vouga |
Lunghezza | 99,2 km |
Scartamento | scartamento ridotto 1000 mm |
Diramazioni | per Visieu (dismessa) |
Ferrovie | |
La Ferrovia del Vouga (in portoghese Linha do Vouga, in origine nota come Linha do Vale do Vouga) è l'ultima linea rimasta in esercizio della, un tempo vasta, rete a scartamento metrico del Portogallo; è gestita dalle Comboios de Portugal. La linea serve le località di Aveiro, Águeda, Sernada do Vouga, Albergaria-a-Velha, Oliveira de Azeméis, São João da Madeira, Santa Maria da Feira ed Espinho. La diramazione Sernada do Vouga-Viseu, nota come Ramal de Visieu è chiusa all'esercizio dal 1º gennaio 1990[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto di costruzione di una linea per la Valle del Vouga ebbe un iter molto travagliato e solo all'inizio del XX secolo iniziò a concretizzarsi la possibilità di costruirla. Nel febbraio 1902 si sperava che la costruzione della linea iniziasse nel marzo dello stesso anno[2]. L'inclusione della linea sulla rete ferroviaria nazionale fu richiesta dal comune di São Pedro do Sul nella sessione legislativa del 1902-1903, ma senza successo[3].
Nonostante le numerose varianti proposte, il progetto continuò a non aver seguito. Un decreto del 17 marzo 1906 accordava la concessione ad una nuova società, la Compagnie Française pour la Construction et Exploitation des Chemins de Fer à l'Étranger[4] la cui ragione sociale portoghese era Companhia do Vale do Vouga[5]. L'instabilità politica del periodo, con la caduta del governo di Hintze Ribeiro e la formazione del nuovo governo di John Franco, ritardò il processo e solo dopo molte pressioni dell'azienda fu promulgata la legge del 20 dicembre 1906 che approvava l'accordo provvisorio. Frattanto la Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses da Beira Alta, nel settembre del 1905, aveva presentata opposizione, in quanto il tracciato della linea correva parallelo e a meno di 40 km di distanza da una parte della ferrovia della Beira Alta; il 30 luglio del 1908 un pronunciamento del Tribunale Arbitrale pose termine alla questione[4].
La prima tratta tra Espinho e Oliveira de Azeméis fu aperta al traffico il 21 dicembre 1908; alla cerimonia inaugurale presenziò il re Manuele II del Portogallo[4]; la successiva sezione fu aperta fino a Albergaria-a-Velha[4]. Il tratto tra Ul e Albergaria-a-Velha entrò in servizio il 1º aprile 1909, mentre il successivo fino a Macinhata Vouga e il prolungamento su Aveiro fu aperto l'8 settembre 1911.
In tale periodo fu approntato il progetto tra Sernada do Vouga e Viseu, che comprendeva importanti opere d'arte, quali il ponte di San Giacomo, che inaugurò in Portogallo l'uso di ponti a grandi luci in muratura[4]. Il tratto Sernada-Rio Mau (Vouga), di circa 4 km, entrò in servizio il 5 maggio 1913; il 5 settembre fu aperto il tratto Bodiosa-Viseu e, il 4 novembre, il tratto dal fiume Mau a Ribeiradio[4]. Il 30 novembre la linea raggiunse Vouzela e fu completata con l'apertura della sezione tra Vouzela e Bodiosa il 5 febbraio 1914, raggiungendo il totale complessivo di 79 km[4]. Al suo apice, la rete ferroviaria del Vouga si estendeva per circa 178 km.
Nelle ultime fasi della prima guerra mondiale la Companhia dovette affrontare numerose difficoltà di approvvigionamento e di gestione, dato che la sede principale, dalla quale dipendeva, era in territorio francese; di fronte al pericolo di una revoca di concessione, venne avviato un processo di nazionalizzazione della "Compagnie Française" e delle sue obbligazioni, ratificato poi dall'Assemblea generale dei soci del 7 luglio 1923. Il 1º aprile 1924 furono pubblicati i nuovi statuti creando la nuova entità interamente portoghese, la Companhia Portuguesa para a Construção e Exploração de Caminhos de Ferro[4]. Fu un periodo di prosperità economica per l'azienda, nelle sue nuove vesti, cui corrispose il miglioramento delle infrastrutture e del materiale rotabile; i proventi del traffico, nel 1926, erano aumentati a 30 000 escudos per chilometro e i ricavi netti totali superarono il milione. I primi anni trenta furono densi di attività e frequentazione turistica[6], tuttavia nella seconda metà del decennio cominciarono a farsi sentire gli effetti della concorrenza del trasporto su strada.
Il 7 settembre 1945 fu emanata la legge n. 2008 che stabiliva che venissero unificate in un unico ente le concessioni ferroviarie del Portogallo, allo scopo di migliorarne l'efficienza della gestione[7]. La "Companhia" gestì la rete ferroviaria fino a tutto il 1946. Il 30 dicembre dello stesso anno la linea fu statalizzata e posta sotto il controllo della Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses; il 1º gennaio 1947, la linea del Vouga e il Ramal de Aveiro operavano con la nuova gestione[8].
Nel 1975, a causa dei frequenti incendi provocati dalle locomotive a vapore, la diramazione per Visieu venne chiusa e successivamente riaperta con esercizio Diesel. Nel 1990 l'intera linea Sernada-Visieu venne chiusa al traffico ferroviario.
Nel 2005 il tratto tra le stazioni di Espinho ed Espinho-Vouga venne chiuso in seguito all'interramento della ferrovia del Nord di cui la stazione faceva parte; in seguito a ciò la linea del Vouga venne attestata nella stazione di Espinho-Vouga[9]. Nel febbraio 2010 la circolazione tra São Paio de Oleiros e Aveiro fu interrotta a causa della caduta di alberi di alto fusto[10].
Nell'ottobre 2013 REFER ha dato disposizione di ridurre la velocità con rallentamento a 10 km/h sulla sezione Sernada-Espinho e 20 km/h tra Sernada e Águeda, per "problemi di sicurezza, a causa dell'alto degrado della ferrovia"; nello stesso mese CP ha annunciato l'istituzione di un servizio sostitutivo temporaneo su strada nella sezione tra Sernada do Vouga, Águeda e Oliveira de Azeméis, dal 1º novembre.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La rete della Valle del Vouga era costituita da una linea a scartamento metrico che partiva da Espinho, sulla Linea del Nord percorrendo, a binario unico, 61 km fino alla stazione di diramazione di Sernada do Vouga; da essa infatti si dipartivano il "Ramal de Aveiro" (la cui progressiva chilometrica raggiungeva il chilometro 37) e il "Ramal de Visieu" che proseguiva invece la progressiva chilometrica fino al chilometro 140+586 nella stazione di Visieu. La linea fu esercita con trazione a vapore. Successivamente fu iniziata la dieselizzazione, con impiego di autobus su rotaia e più recentemente di automotrici. Dopo il 1990, la diramazione di Visieu è stata dismessa e parzialmente trasformata in ciclovia. Il capolinea di Espinho è stato arretrato in seguito ai lavori di potenziamento della Ferrovia del Nord, privando la linea dell'immediato interscambio.
Stazioni e fermate | ||||||||
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Ferrovia del Nord Porto Campanhã | |||||||
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0 | Espinho | ||||||
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Ferrovia del Nord Lisbona Santa Apolónia | |||||||
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0+694 | Espinho-Vouga | ||||||
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Silvalde | |||||||
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Monte de Paramos | |||||||
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Lapa | |||||||
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6+553 | Oleiros | ||||||
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9+042 | Paços de Brandão | ||||||
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11+004 | Rio Meão | ||||||
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14+094 | São João de Vêr | ||||||
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Cavaco | |||||||
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Sanfins | |||||||
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19+502 | Santa Maria da Feira | ||||||
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Escapães | |||||||
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23+507 | Arrifana | ||||||
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24+867 | São João da Madeira | ||||||
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Faria | |||||||
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28+590 | Couto de Cucujães | ||||||
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30+750 | Santiago de Riba/Ul | ||||||
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32+747 | Oliveira de Azeméis | ||||||
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35+200 | Ul | ||||||
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Travanca / Macinhata da Seixa | |||||||
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Figueiredo | |||||||
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43+628 | Pinheiro da Bemposta | ||||||
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45+949 | Branca | ||||||
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48+466 | Albergaria-a-Nova | ||||||
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Urgeiras | |||||||
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54+949 | Albergaria-a-Velha | ||||||
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0+00/61+650 | Sernada do Vouga | ||||||
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Ferrovia di Aveiro | Ferrovia di Viseu (Dismessa) | ||||||
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2+700 | Macinhata do Vouga | Carvoeiro -km 63+700 | |||||
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Carvalhal da Portela | Poço de Santiago | ||||||
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Valongo do Vouga | Paradela-Sever do Vouga -km 71+936 | ||||||
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Aguieira | Cedrim -km 75+733 | ||||||
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10+100 | Mourisca do Vouga | Ribeiradio -km 80+498 | |||||
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14+400 | Águeda | Arcozelo das Maias -km 83+861 | |||||
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Oronhe | Vila Chã -km 88+722 | ||||||
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Casal Álvaro | Pinheiro de Lafões -km 93+540 | ||||||
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Cabanões | Oliveira de Frades -km 97+719 | ||||||
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Travassô | S. Vicente de Lafões -km 99+805 | ||||||
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Taipa/Requeixo | Vouzela -km 106+200 | ||||||
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23+700 | Eirol | Termas de São Pedro do Sul -km 110+005 | |||||
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São João de Loure | São Pedro do Sul -km 113+464 | ||||||
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27+800 | Eixo | Real das Donas -km 120+847 | |||||
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Azurva | Moçâmedes -km 123+559 | ||||||
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Esgueira | Bodiosa -km 129+294 | ||||||
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Ferrovia del Nord per Porto Campanhã | Travanca de Bodiosa -km 131+861 | ||||||
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37+700 | Aveiro | Campo -km 135+461 | |||||
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Ferrovia del Nord per Lisbona Santa Apolónia | |||||||
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Linea del Dão da Santa Comba Dão | |||||||
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Viseu -km 140+586 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Silva-Ribeiro, p. 69.
- ^ Linhas Portuguezas, in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 15, n. 339, 1º de Fevereiro de 1902, pp. 42.
- ^ Simões J. de Oliveira, As vias ferreas no parlamento (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 16, n. 370, 16 maggio 1903, p. 160. URL consultato il 9 luglio 2016.
- ^ a b c d e f g h José Fernando de Sousa, As Linhas do Vale do Vouga e o seu Congresso Ferroviário (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 46, n. 1104, 16 dicembre 1933, pp. 643-646. URL consultato il 9 luglio 2016.
- ^ Manuel Margarido Tão, Atrelagens: Uma Breve Abordagem Histórica, in O Foguete, vol. 4, n. 13, Entroncamento, Associação de Amigos do Museu Nacional Ferroviário, 2005, p. 38, ISSN 124550 .
- ^ Armando Ferreira, Umha Companhia...simpatica (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 46, n. 1104, 16 dicembre 1933, p. 642. URL consultato il 9 luglio 2016..
- ^ Decreto 7 settembre 1945, n. 2008: Portogallo, Presidencia de la República - Secretaria. Pubblicato nel Diário de la República n. 200, Serie I, del 7 settembre del 1945. Paços del Gobierno de la República.
- ^ Los Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, pp. 62, 63.
- ^ Nuno Neves, Espinho: Enterramento causa transtornos, in Jornalismo Porto Net, 22 dicembre 2005. URL consultato il 9 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2013).
- ^ Corte nas linhas ferroviárias do Norte e Vouga devido a queda de árvores- ANPC, su destak.pt, 27 febbraio 2010. URL consultato l'8 luglio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (PT) Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, CP-Comboios de Portugal e Público-Comunicação Social S. A., 2006, p. 238, ISBN 989-619-078-X.
- (PT) Armando Castro, A Economia Portuguesa do Século XX (1900-1925), Lisbona, Edições 70, 1979, p. 233.
- (PT) João Paulo Martins, Madalena Brion, Miguel de Sousa, Maurício Levy, Óscar Amorim, O Caminho de Ferro Revisitado; O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.
- (PT) José Ribeiro da Silva, Manuel Ribeiro, Os Comboios em Portugal, III, Lisbona, Terramar - Editores, Distribuidores e Livreiros, Lda, 2007, p. 203, ISBN 978-972-710-408-6.
Voci correlate
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