Fernanda Tollemeto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Fernanda Tollemeto nel 2009

Fernanda Tollemeto (Nardò, 16 giugno 1943) è un'artista italiana nota per la sua attività di mosaicista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

È nata e vissuta fino al 1959 in Salento, dove ha inizialmente frequentato l'Istituto d'Arte di Lecce e successivamente, trasferitasi a Roma, ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte della Capitale[1].

Studia il mosaico frequentando il primo dei corsi istituiti e tenuti a Parigi alla fine degli anni '50 da Gino Severini e con Riccardo Licata: nell'ambiente parigino ha incontrato alcuni artisti del tempo in ambito artistico e letterario. Dal 1961 al 1965 ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma, studiando Storia dell'Arte quale allieva di Mario Rivosecchi e di Ferdinando Bologna, diplomandosi in Scultura sotto la guida di Pericle Fazzini e discutendo la tesi intitolata Il mosaico nilotico di Palestrina.[1]

Attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1958 inizia a lavorare come mosaicista[2][3]. Basandosi sulle teorie di Gino Severini, Fernanda Tollemeto progetta e, allo stesso tempo, realizza le proprie opere[4][5]. L'artista riunisce così in modo rivoluzionario due ruoli che per secoli erano stati sempre distinti: quello del pictor imaginarius, che inventa l'idea e stabilisce i colori, e quello del pictor musivarius, cioè dell'artigiano che manualmente produce il mosaico[6]. Dal contesto storico artistico del novecento deriva il suo distacco dalla rappresentazione figurativa del soggetto, cercando di suscitare un'emozione in chi osserva l'opera, comunicando attraverso figure astratte delle quali contano tanto gli abbinamenti cromatici quanto i riflessi e le forme stesse delle tessere[7]. Il suo approccio alla tecnica del mosaico non si limita ad utilizzare le tessere del mosaico cementate nella malta, includendo nel corso degli anni materiali sempre più eterogenei come frammenti grossolani di scoglio, scarti delle vetrerie artistiche di Murano[8] come ad esempio colature di crogiolo, sfruttando la luce naturale o artificiale proveniente dal retro dell'opera, che spesso diventa così scultura tridimensionale[9]. L'artista utilizza anche pietre vulcaniche (ossidiane, pomici, lapilli), sabbie di spiagge di varie località marine e di deserti, di cui sfrutta le colorazioni naturali o che colora artificialmente con aniline, ma anche lamiere, specchi che rendono l'immagine del visitatore parte dell'opera stessa, luci e resistenze elettriche che generano effetti visivi e tattili in cui il visitatore può toccare l'opera, cambiare l'angolazione di osservazione o girare intorno alla scultura[10]. Nel corso della sua attività sperimentale di ricerca artistica, la Tollemeto ha fondato negli anni '80 l'associazione Mosaico Oggi e la Museo Mosaico Oggi - Fondazione Fernanda Tollemeto. Numerose le sue partecipazioni alle conferenze e mostre organizzate biennalmente dalla AIMC[11] (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei), ad esempio la XIV AIMC World Conference and Exhibition of Contemporary Mosaic in Vienna nel 2014[12].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Gino Severini le ha affidato nel 1972 la direzione artistica del rifacimento dei suoi mosaici al Palazzo dell’Esposizione Universale di Roma (EUR)[13].

Carlo Levi le consegnò pubblicamente[14] la medaglia d'oro del presidente della Repubblica nel novembre 1973 (premio "Città Eterna", Galleria Nazionale d'Arte, 11/11/1973), riconoscendole una "libertà espressiva innovante l’antica tecnica musiva".

Nel 2002 l'ANFACI e la SSAI hanno commissionato sue opere, in particolare la Stele 2002[15], per donarle all'epoca al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e al Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Opere esposte[modifica | modifica wikitesto]

  • Ministero della Pubblica Istruzione (Roma 1964)
  • Roosevelt Hotel (USA, New York 1974)
  • Dom Drusbij (Mosca 1975)
  • Pinacoteca di S. Maria la bruna e Arcivescovado (Napoli 1975)
  • Museo d’Arte Sacra (Bagnoregio 1976)
  • Fondazione Rèpaci (Reggio Calabria 1978)
  • Giardini Miri (Porto Cesareo 1979)
  • Banca d’Italia (Roma 1981)
  • Comune di Martano (Lecce 1984)
  • Chiesa di San Damaso, (Roma 1984)
  • Istituto di Cultura italiano di Bruxelles (Belgio 1986)
  • Istituto di Cultura e Pinacoteca di Abbaye de Forest (Belgio 1986)
  • Les salles du Club Les Colombes di Hammamet (Tunisia 1987)
  • Pinacoteca di Saponara (Messina 1989)
  • Palazzo dei Notai in Via dei Gracchi (Roma 1989)
  • Hotel Monteverde (Roma 1990)
  • Athena Medica e C.F.R. (Roma 1990)
  • Fondazione Parisi di Maccagno (Varese 1990)
  • Pinacoteca civica di Stamford (USA, Connecticut 1992)
  • Museo di scultura (Fregene 1993)
  • Banca CRT (Roma 1994)
  • Villa Marignoli (Roma 1994)
  • Chiesa della Sacra Famiglia al Portuense, (Roma 1994)
  • Museo delle Arti (Cina, Pechino 1995)
  • Memorial Garden di McAllen (Texas 1997)
  • Moody Medical Library di Galveston (USA, University of Texas 1998)
  • Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno, SSAI[16] (Roma 1998)
  • Tilburg (Olanda 2000)
  • Trevignano Romano[17] (2002)
  • Chiesa di Santa Maria del Carmelo, Roma
  • Chiesa di Santa Maria in Domnica alla Navicella, Roma

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Intervista con l'artista di Alessandra Manieri, in: "Il Mosaico di Fernanda Tollemeto - la libertà dell'innovazione, il crepitio e lo scintillio della spiritualità e della speranza.", Università degli studi La Sapienza di Roma, facoltà di Scienze Umanistiche, Relatore Prof. Claudio Zambianchi, 2005
  2. ^ M. Cennamo, Arte Oggi - Antologia d'arte Contemporanea 1976, Edizioni Romane d'Arte S.p.A., Roma, pag. 383
  3. ^ Archivio storico degli artisti d'Italia - '900, Vol. 12 A-Z, I.E.D.A. Istituto Editoriale d'Arte srl Milano, 1975, pag. 238
  4. ^ Paese Sera, 18 aprile 1973, "L'arte musiva di Tollemeto"
  5. ^ Il Giornale d'Italia, 18 aprile 1973, "Fernanda Tollemeto"
  6. ^ Casa Editrice Online, articolo del 9 agosto 2021, su https://casaeditriceonline.it/349/fernanda-tollemeto/
  7. ^ Il Secolo d'Italia, 26 giugno 1974, pag. 3, nella rubrica "La vita delle arti - Mostre e artisti correnti", articolo di Luigi Tallarico dal titolo "Il talento musivo di Tollemeto"
  8. ^ Mosaic Today, Elaine M. Goodwin, pagg. 82-83, 2008, David Porteous Editions, ISBN 978-1-870586-55-9
  9. ^ Articolo di Giorgio Blanco su Rivista "Riscoperta del Mosaico", Anno II n. 4, aprile 1998, pagg. 24-29 Sydaco Editrice srl Roma
  10. ^ orodedeoro.com, https://www.orodedeoro.com/lopera-musiva-di-fernanda-tollemeto/.
  11. ^ https://www.aimcinternational.org/it/
  12. ^ Contemporary Mosaic, Editor & Exhibition Curator Edda Maily, Copyediting Scott Clifford Evans, Publisher Letter P. Vienna, ISBN 978-3-9503168-7-2, pagg.163, 288 e 289
  13. ^ Il Messaggero, 4 agosto 1972, pag. 3, Artisti alla ribalta: Fernanda Tollemeto
  14. ^ Foto pubblicata a pag. 383 del libro di M. Cennamo "Arte Oggi - Antologia d'arte Contemporanea 1976", Edizioni Romane d'Arte S.p.A.
  15. ^ Fernanda Tollemeto - un racconto di pietre e colori, testo di Alessandra Manieri, a cura di Luisa Decorti, stampato da Editrice Salentina, Galatina (Lecce), dicembre 2008
  16. ^ Rivista "Riscoperta del Mosaico", Anno II n. 6, giugno 1998, Sydaco Editrice srl Roma
  17. ^ Stemma del municipio posto sotto l'arco di entrata al centro storico

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fernanda Tollemeto: dal 9 al 21 aprile 1973 Roma: Galleria Della Pigna, 1973 Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\IEI\0287692]
  • Mosaico oggi: Fernanda Tollemeto [S.l. : s.n.], stampa 1997 (Roma: Stilgraf) Monografia - Testo a stampa IT\ICCU\BVE\0157230
  • Mosaico oggi - Fernanda Tollemeto, Roma 1997, Stilgraf San Paolo Tipografica Editoriale
  • P. Fischer, Mosaico-Arte contemporanea sconosciuta diffusa in tutto il mondo e all'altezza dei tempi, in Scuola di mosaico e di mosaici, Catalogo della mostra di Spilimbergo, 1998
  • Premio Paola e Lucia Molin: 10. edizione - 2004: trasparenze: dentro la scultura: Oki Izumi, Rodica Tanasescu, Fernanda Tollemeto: Piove di Sacco (Padova), Centro Piovese d'arte e cultura, 7-21 marzo 2004 / segnalazioni e testi critici di Rossella Delaidini, Giorgio Segato [S.l.] : Gruppo Artisti della Saccisica, stampa 2004 Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\VEA\0983318]
  • Fernanda Tollemeto - Un racconto di pietre e colori, di A. Manieri, a cura di L. Decorti, Galatina (LE) 2008, Editrice Salentina
  • I mosaici di Fernanda Tollemeto - Casa editrice online, Cultura, 27 settembre 2010
  • L'opera musiva di Fernanda Tollemeto – Orodedeoro
  • Fernanda Tollemeto - Mosaico Ravenna
  • Museo Mosaico Oggi - Fondazione Fernanda Tollemeto | itinari
  • AA.VV., Il mosaico. Storia e tecnica, S. Di Fraia Editore
  • RavennaMosaico, Primo Festival Internazionale di Mosaico Contemporaneo, IV edizione 2015, Comune di Ravenna, stampato nel maggio 2016, pag. 54

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]