Fausto Tesio

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Dott. Fausto Tesio (Moncalieri, 1898Roma, 1974) è stato un medico italiano che fu inviato dalla associazione "Italica Gens" nel Regno di Giordania nel 1921.

Fu il primo medico europeo che entrò alla corte di Giordania e con spirito veramente pioneristico organizzò un ospedale che con gli anni si sviluppò fino a diventare un ospedale modello.

Nel 1922 appena laureato a Torino con il Prof. Bobbio, collega di quelli che poi hanno rappresentato la scuola chirurgica torinese (Dogliotti, Biancalana, Delle Piane, Roccia), su invito del Senatore Schiapparelli, fu inviato a fondare una serie di Ospedali missionari italiani. Capace, dinamico, pieno di buona volontà era riuscito in breve ad accettivarsi la stima della corte giordana ed era diventato medico di fiducia curando tre Re della dinastia hascemita di cui Re Hussein I ha visto la luce sotto la sua assistenza. Nel 1927 fonda il primo ospedale italiano ad Amman, la capitale, e poi un secondo ospedale a Kerak costituendo il più importante polo medico della zona. Il dott. Tesio acquistò subito una vasta rinomanza come chirurgo e ginecologo e quando la trasformazione dello stato Giordano portò Amman al ruolo di capitale la sua fama crebbe e il suo nome è ancora oggi conosciuto in tutto il paese.La sua casa di Amman diventò anche un importante salotto di incontro per intellettuali ed imprenditori italiani in visita in Giordania, onorato anche dell'amicizia sincera della casa reale.[senza fonte]

Allo scoppio della seconda guerra mondiale conobbe il periodo forse il più buio della sua vita perché Glubb Pascià, il generale inglese (all'epoca il regno di Giordania era un protettorato inglese) che era praticamente il padrone della Giordania temendo la sua popolarità lo fece internare in un campo di concentramento in Australia. Lì il dott. Fausto Tesio passò sei anni fra filo spinato, umiliazioni e fame mentre la sua famiglia (la moglie Giselda e i figli Flavia e Franco) erano sfollati in Italia. Quando nel 1946 poté fare ritorno ad Amman la gente lo accolse come un eroe, imbandierarono persino le case e la casa reale giordana proclamò festa nazionale.

Nel 1949 viene insignito della Stella della Solidarietà Italiana con il titolo di Commendatore dell'Ordine della Stella d'Italia.

Il 29 Ottobre 1965 ricevette dal Santo Padre la nomina a Commendatore di San Gregorio.