Excusatio non petita, accusatio manifesta
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Excusatio non petita, accusatio manifesta è un proverbio latino[1] di origine medievale.[2] La sua traduzione letterale è "Scusa non richiesta, accusa manifesta", forma proverbiale in italiano insieme all'equivalente "Chi si scusa si accusa".[3]
Il senso di questa locuzione è: se non hai niente di cui giustificarti, non scusarti. Affannarsi a giustificare il proprio operato senza che sia richiesto può infatti essere considerato un unico indizio del fatto che si abbia qualcosa da nascondere, anche se si è realmente innocenti.
Già San Girolamo, nelle sue lettere (Epist. 4) avvertiva: dum excusare credis, accusas ("mentre credi di scusarti, ti accusi").[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Proverbiorum trilinguium collectanea Latina .s. Itala, et Hispana: in luculentam redacta concordantiam, Apud Lazarum Scorigium, 1636. URL consultato il 5 gennaio 2018.
- ^ Giacomo Lucchesi, Fra ninnole e nannole, Giacomo Lucchesi, 16 giugno 2016, ISBN 9786050458879. URL consultato il 5 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
- ^ La Civiltà cattolica, La Civiltà cattolica, 1860. URL consultato il 5 gennaio 2018.
- ^ aavv, Dizionario delle sentenze latine e greche, Rizzoli libri, 1991, ISBN 9788858690208. URL consultato il 5 gennaio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- excusatio non petita, accusatio manifesta, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Excusatio non petita, accusatio manifesta, su frasilatine.it.