Evangeliario d'oro di Enrico III

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Folio 3 - La Vergine Maria benedice Enrico III, Imperatore del sacro Romano Impero e la sua consorte Agnese. Sullo sfondo la cattedrale di Spira

L'Evangeliario d'oro di Enrico III, anche Codex Aureus di Spira o Vangeli di Spira (Speyerer Evangeliar), (El Escorial, Real Biblioteca, Cod. Vitrinas 17) è un evangelario miniato dell'XI secolo.

Il manoscritto contiene le versioni in volgare dei quattro vangeli e le prefazioni, comprese le tavole del canone eusebiano. Fu probabilmente realizzato nell'abbazia di Echternach con il patrocinio di Enrico III, imperatore del Sacro Romano Impero. Nel 1046 Enrico donò il manoscritto alla cattedrale di Spira per celebrare la dedicazione dell'altare maggiore della cattedrale.

Il manoscritto è composto da 171 fogli di 500 mm x 335 mm ed è riccamente miniato. Contiene 13 miniature a pagina intera e 43 miniature a mezza pagina, 12 pagine decorate di tavole canoniche e oltre 40 pagine decorate con iniziali a mezza pagina.

Il manoscritto diventò proprietà di Massimiliano I e in seguito passò nei Paesi Bassi come proprietà della figlia di Massimiliano, Margherita e della nipote Maria. Nei Paesi Bassi il manoscritto fu utilizzato da Erasmo. Successivamente fu acquistato da Filippo II, re di Spagna, che lo donò al monastero di El Escorial.

Dal punto di vista stilistico, è affine con la cosiddetta Bibbia dell'Imperatore, attualmente conservata presso la Biblioteca universitaria di Uppsala, in Svezia.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Emperor's Bible, su ub.uu.se. URL consultato l'8 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2022).

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