Essex girl

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Posizione dell'Essex nel Regno Unito, immediatamente a nordest di Londra.

Essex girl ("ragazza dell'Essex") è un appellativo che, come stereotipo spregiativo, è usato nel nel Regno Unito per indicare una donna ritenuta promiscua e poco intelligente, qualità che scherzosamente si attribuiscono alle donne dell'Essex. Ha avuto ampia diffusione in tutto il Paese ed è divenuto comune soprattutto negli anni ottanta e novanta del XX secolo.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'immagine stereotipata si è formata come variante dello stereotipo della bionda/bimbo, con riferimento ad accento Estuary English, tacchi a spillo bianchi, minigonna, seni al silicone, capelli platinati, uso sfacciato di abbronzatura artificiale (fino ad assomigliare a un'arancia), promiscuità, eloquio volgare e chiassoso e facile socializzazione nei night club di quart'ordine.

La rivista Time riportò:

«Nella tipologia dei britannici, c'è un posto speciale riservato alla Essex Girl, una signora della periferia orientale di Londra che veste sandali bianchi con le cinghie e crema solare, si fa le mèche bionde, ha una padronanza dello spagnolo che arriva appena alla parola Ibiza, e ricerca un'aria di bellezza volgare. Victoria Beckham — Posh Spice, com'era[2] — è la regina riconosciuta di quel reame…[3]»

Battute sulla Essex girl[modifica | modifica wikitesto]

Le battute sulla Essex girl sono fondamentalmente delle varianti delle battute sulla bionda sciocca e spesso sono volgarità a sfondo sessuale. ("Come fa un'Essex girl ad accendere la luce dopo un rapporto sessuale? — Apre la porta della macchina.")[1]

Lotta allo stereotipo della Essex girl[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 Bob Russell, parlamentare liberal-democratico del Collegio di Colchester (Essex), promosse un dibattito alla House of Commons sull'argomento, caldeggiando il boicottaggio del tabloid The People, che più volte aveva pubblicato insinuazioni offensive sulle ragazze dell'Essex.[4]

Nel 2010[5] fu fondato lo Essex Women’s Advisory Group per combattere lo stereotipo negativo sulle ragazze dell'Essex attraverso il sostegno alle organizzazioni di beneficenza presenti nell'Essex che aiutano le persone in difficoltà, ed anche finanziando progetti che promuovano l'apprendimento ed il successo di donne e ragazze nella scienza, nella tecnologia, nelle arti, nello sport e negli affari. Il fondo di beneficenza è amministrato dalla Essex Community Foundation.

Il 6 ottobre 2016 Juliet Thomas e Natasha Sawkins di The Mother Hub lanciarono una campagna sui social media per attrarre attenzione sulla definizione negativa della Essex girl nell'Oxford English Dictionary e nel Collins Dictionary.[6] Lo scopo principale era aumentare la consapevolezza e aprire una discussione sullo stereotipo peggiorativo "Essex girl". La loro campagna puntava a riportare la definizione di "Essex girl" ad un significato neutro come "una ragazza che abita nell'Essex o proviene da esso", incoraggiando le donne ad usare l'hashtag #IAmAnEssexGirl, ed inoltre propose una petizione perché fossero cambiate o cancellate le definizioni nei dizionari. La campagna fu notata dalla stampa nazionale.[7][8][9]

La Essex girl fu citata nel 2017 a proposito di una discussione su Twitter circa la diversità etnica nella Britannia Romana, in particolare notando "la meravigliosa coppia di South Shields, Barates e Queenie (‘Regina’), lui di Palmira, lei una Essex girl. Su questo non c'è dubbio."[10][11][non chiaro]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Anita Biressi e Heather Nunn, Class and Contemporary British Culture, London, Palgrave Macmillan, 2013, pp. 23–43, ISBN 978-0-230-24056-8.; Part 2: "Essex: class, aspiration and social mobility", Section 4: "Class, Taste and the Essex Girl"
  2. ^ Spice Girls Facts, su thespicegirls.com. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2007). (Posh Spice significa la Spice sofisticata).
  3. ^ Michael Elliott, Smitten with Britain, in Time, 19 luglio 2007. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2013).
  4. ^ David Rose, MP urges boycott of The People over Essex Girl jokes, in PressGazette, 26 marzo 2004. URL consultato il 12 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).
  5. ^ Essex girls set up their own charity, in The Telegraph, 5 marzo 2010. URL consultato il 21 gennaio 2017.
  6. ^ Benedict Moore-Bridger, Essex girl campaigners meet with dictionary bosses in bid to have term removed, in Evening Standard, 25 ottobre 2016. URL consultato il 21 gennaio 2017.
  7. ^ Simon de Bruxelles, The only way is out for Essex girl label, in The Times, 25 ottobre 2016. URL consultato il 21 gennaio 2017.
  8. ^ Marisa Bate, The problem with the phrase "Essex girl", su The Pool, 25 ottobre 2016. URL consultato il 21 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  9. ^ Mary Beard, Essex Girl in Ancient Times, su The Telegraph, 6 agosto 2017. URL consultato il 6 agosto 2017.
  10. ^ Mary Beard, Roman Britain in Black and White, su Times Literary Supplement, 3 agosto 2017. URL consultato il 5 agosto 2017.
  11. ^ Mary Beard, Mary Beard in 'misogynistic' race row over black Romans in BBC cartoon, su The Telegraph, 6 agosto 2017. URL consultato il 6 agosto 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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