Ephraim-Palais

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Ephraim-Palais
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
LocalitàBerlino-Mitte
IndirizzoPoststraße 16, Berlin
Coordinate52°30′57.05″N 13°24′25.7″E / 52.515848°N 13.40714°E52.515848; 13.40714
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1762–1766
Demolizione1935
Ricostruzione1983–1987
Stilerococò
Realizzazione
ArchitettoFriedrich Wilhelm Diterichs
ProprietarioStiftung Stadtmuseum Berlin

L'Ephraim-Palais è un palazzo storico di Berlino. Si trova nel Nikolaiviertel, una zona del quartiere Mitte.

L'ingresso di questo palazzo era definito die schönste Ecke Berlins, l'angolo più bello di Berlino.

È posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).[1]

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo venne ultimato nel 1766 su progetto di Friedrich Wilhelm Dietrichs per Nathan Veitel Heinrich Ephraim, direttore della zecca e gioielliere di Federico il Grande. Il palazzo venne costruito in puro stile rococò. Nel 1935, in occasione dell'allargamento del ponte di Mühlendamm, il palazzo fu demolito. Parti della facciata che si salvarono dalla demolizione vennero riposte in un deposito. Dal 1983, nel giro di circa quattro anni, il palazzo venne ricostruito, anche se arretrato di circa 12 metri a nord rispetto alla sua posizione originale, in vista del 1987, 750º anniversario della città di Berlino. Il 19 maggio 1987 ebbe luogo la grande riapertura del palazzo.

Una delle stanze del primo piano ha un soffitto barocco, appartenente al demolito Palazzo Wartenberg progettato da Andreas Schlüter. Oggi il palazzo ospita una sezione dello Stadtmuseum Berlin; al piano terra sono esposte le ceramiche della Königliche Porzellan-Manufaktur Berlin, mentre al primo e secondo piano sono esposti quadri di artisti berlinesi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Palais Ephraim, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 19 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2018).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Sito ufficiale del museo

Controllo di autoritàVIAF (EN150558142 · ISNI (EN0000 0001 2177 2040 · ULAN (EN500272672 · LCCN (ENn98018848 · GND (DE2136714-0 · J9U (ENHE987007265604605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n98018848