Eparchia di Amida dei Siri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Amida dei Siri
Sede arcivescovile titolare
Arcieparchia Amidensis Syrorum
Chiesa sira
Sede titolare di Amida dei Siri
Localizzazione della città di Amida in Turchia
Vescovo titolareJules Boutros
Istituita1963
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Amida dei Siri
Eretta1862
SoppressaXX secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'eparchia di Amida dei Siri (in latino: Eparchia Amidensis Syrorum) è una sede soppressa della Chiesa cattolica sira e sede arcivescovile titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo vescovo siro-cattolico di Amida fu Antun Samheri, nominato amministratore di Amida quando dovette fuggire da Mardin, a causa delle persecuzioni dei giacobiti. Pochissimi tuttavia erano i siro-cattolici di questa città.

L'eparchia fu eretta il 28 settembre 1862 con la nomina di Philip Arkousse come primo eparca. Quando questi fu eletto patriarca di Antiochia, assunse in sé anche l'amministrazione di Amida, tramite un vicario. Infine, con decreto della Congregazione di Propaganda Fide nel maggio 1888 l'eparchia di Amida fu unita a quella di Mardin.

Nel 1898 la sede di Amida contava 500 fedeli, 4 preti ed una sola parrocchia, mentre a Mardin c'erano 4.000 fedeli, 23 preti e 8 chiese.

La sede, congiuntamente a quella di Mardin, fu soppressa agli inizi del XX secolo per la scomparsa nella regione di fedeli cattolici siri, in seguito alle persecuzioni perpetrate dai turchi durante la prima guerra mondiale.

Dal 1963 Amida dei Siri è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari dalla Chiesa cattolica; dal 12 maggio 2022 il vescovo titolare[1] è Jules Boutros, vescovo di curia del patriarcato di Antiochia dei Siri.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

  • Flavien Zacharie Melki † (6 luglio 1963 - 30 novembre 1989 deceduto)
  • Jules Boutros, dal 12 maggio 2022

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ha dignità vescovile, pur essendo la sede titolare arcivescovile.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi